Capitolo 1

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«mamma perfavore vai più veloce, rischierò di arrivare tardi a scuola.» le sorrisi, sperando che accettasse il tono con cui le avevo ordinato di accelerare. Poi, siccome non successe nulla, mi riconcentrai sulla tazza piena di latte e cereali. Tutte le mattine mangiavo nel van di mia madre perché, diciamocelo pure, alla fine sono sempre in ritardo. Ma questa volta la questione era un po' più seria, del tipo che devo andare al college più prestigioso d'America e sono in ritardo. Mamma stava percorrendo l'autostrada, e di lì a un'ora sarei arrivata nella mia nuova scuola.
Mamma voleva che fossi assolutamente perfetta.
Così non la ho ascoltata e mi sono preparata a modo mio. Lei ha dei canoni di bellezza che sono pari a zero, quindi preferisco fare da me.
Mi sistemai lo chinion disordinato con cui avevo riordinato i miei capelli biondo cenere. Mi misi l'eyeliner e il mascara, poi mi addormentai con la testa appoggiata alla portiera della macchina.
Mamma mi svegliò. Accidenti se era euforica.
«collegiale, siamo arrivate alla BWA» batté un paio di volte le mani, tanto per sottolineare che era euforica ed assolutamente eccitata. Io intanto mi stavo ancora stropicciando gli occhi, sperando che il mascara non si rovinasse.
Quando scesi dalla macchina, mi si spalancò automaticamente la bocca.
Attorno a me c'era un gigantesco parco con numerosissimi alberi, dei laghetti, panchine, fiori, altalene, tavoli e sedie, gazebo e statue di marmo bianco. Tutto assolutamente in ordine.
Poi, seguendo un sentiero di sassolini bianchi che attraversava il prato, si arrivava davanti a una struttura imponente, anch'essa solo di marmo bianco.
«questa dev'essere la scuola.» mi informò mamma.
Scoprii anche che sparse per il parco c'erano la segreteria, la mensa, la biblioteca, la palestra e i dormitori.
Non avevo parole. Davvero era questa la BWA? Non avrei mai avuto intenzione di scappare di qui.
Vicino a un albero si era formato un gruppo di persone.
«dovremmo andare lì, cioé, dovresti. Sono tutti quelli della tua età, prova a fare amicizia e...» ma ero già scomparsa prima che finisse di parlare.
Una donna era al centro, con la divisa della BWA color porpora. Ci stava salutando.
«benvenuti ragazzi. Sperando che questa modesta scuola sia di vostro gradimento, vi invitiamo a dividervi in due gruppi secondo il sesso.» che voce assolutamente graziosa. Mi veniva voglia di romperle un vaso in testa. Per di più parlava anche bassa voce. Ma vai a farti fottere.
Ci dividemmo in due gruppi: maschi e femmine. Poi, lei, uno a uno, ci consegnò le chiavi delle stanze del dormitorio per sistemare le valige, poi disse che ci saremmo dovuti recare in segreteria per registrarci e per ricevere l'uniforme.
«stanza 501.» sorrisi. Poi abbracciai mamma. «ci vediamo tra una settimana. Grazie per l'opportunità che mi avete dato.» mamma ricambiò l'abbraccio, e sono sicura che stesse piangendo, anche se non voleva farmelo vedere.
«certo. Domenica ti passo a prendere alle 8.40, fatti trovare pronta.» sorrise, poi si staccò e mi lasciò le valige da portare in camera.

«scusate, sapreste dirmi dov'é la camera 501?» chiesi ad un gruppo di ragazze vestite in modo provocante. Fortunatamente dopo ci consegneranno le uniformi.
«sì..» e mi spiegarono il tragitto per raggiungere la mia camera.

Arrivai davanti alla mia camera è bussai.
«ehy, io sono Camilla.»

Theo James come Theo
Allison Black come Allison Black
Tom Rider come Tom Rider
Chanel Avaranage come Chanel Avaranage.

Allison BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora