Capitolo 2 - Rinascita

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Quel mercoledì mattina Kyle sembrava proprio non volersi muovere di un passo dal suo letto. Si rannicchiò meglio nel suo piumone e si coprì leggermente il viso con la mano destra quando un raggio di sole gli colpì il viso. Poteva sentire il suo respiro rilassato, il battito del suo cuore che rimbombava nel silenzio. L' odore delle frittelle che sua madre stava preparando in cucina gli pizzicava il naso, quanto mancava all' ora in cui avrebbe dovuto alzarsi? Kyle pensò mancasse solo una manciata di minuti, visto il delizioso profumino che proveniva da sotto la soglia. D' un tratto sentì una folata di vento smuovergli i capelli; pensò fosse sua madre venuto a svegliarlo ma non aveva sentito il cigolio della porta aprirsi come avrebbe dovuto. Aprì leggermente l' occhio sinistro non coperto dal cuscino ed infine se lo sfregò, pensando che ciò che aveva appena visto fosse solo una visione post-sonno. E se non fosse una visione, un' allucinazione? Ora non riusciva nemmeno ad aprire gli occhi, la mano pietrificata sotto al proprio fianco. Aprì gli occhi di scatto, come volesse strappare un cerotto e per fortuna niente gli apparì dinanzi, la sua visione era sparita o forse, non era mai esistita.
Sono stato proprio un idiota.
Pensò sedendosi nel centro del proprio letto, con le gambe a penzoloni. Si sentiva un vero fifone ad aver creduto ad una cosa simile, così sbuffò strofinandosi l' occhio destro con l' indice.
Si alzò dal proprio letto, sistemando le lenzuola e tirandole sotto, dando poi qualche colpetto al cuscino per poterlo sistemare. Andò in bagno ed aprì il rubinetto per potersi sciacquare il viso; si buttò un po' d' acqua in volto sfregandola leggermente, per poi fermarsi notando un qualcosa nello specchio di fronte a lui. Il tempo di alzare lo sguardo e quella figura già non c' era più.
Sto proprio impazzendo.
Pensò il giovane ridacchiando e pulendosi il viso con l' asciugamano lì vicino. Si girò ancora divertito e non potette trattenere un salto all' indietro, finendo con l' anca contro il lavandino, quando vide la ragazza di fronte a lui.
- Ciao Kyle! -
Disse spensieratamente la giovane dai capelli corvini, come se niente fosse successo.
Kyle annaspò come un pesce fuor d' acqua alla vista della ragazza che sapeva persino il suo nome, ma che lui non sembrava conoscere.
- C-Chi sei tu? Cosa ci fai qui? Come sei entrata?! - affermò prendendo tra le mani la boccetta di sapone liquido per le mani, la prima cosa che gli capitasse a tiro.
- Non lo so. - rispose lei ingenuamente tenendo lo sguardo sulle sue scarpe infangate.
-Come sarebbe non lo so?-
- La risposta a tutte e tre le tue domande è non lo so. Non so chi sono, non so cosa ci faccio qui e non so come ci sono entrata.- contò lei sulle punta delle dita le proprie affermazioni, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Questa è tutta matta.
Pensò Kyle strabuzzando gli occhi a ciò che diceva la mora di fronte a lui.
Non sapeva cosa doveva fare; e se fosse entrata sua madre e avesse capito qualcosa di sbagliato? E se fosse una pazza criminale pronta solo ad accoltellarlo nel momento più opportuno?
-Kyleeeeeee.-
La voce di sua madre rimbombò per le scale facendolo trasalire. Dove poteva nascondere quella ragazza che sembrava così ingenua, così... fuori dal mondo? La spinse nella doccia, sotto lo sguardo divertito di lei che sembrava non preoccuparsi minimamente di ciò che stava accadendo.
La madre bussò con le nocche sulla porta in legno del bagno del figlio che era ancora occupato a chiudere per bene la tendina. Aprì la porta cercando di sembrare rilassato, sotto lo sguardo perplesso di sua madre. Madge era una donna sulla cinquantina, i capelli mori raccolti in un ordinato chignon adornato da due piccoli boccoli che le ricadevano ai lati del volto. Perfettamente truccata e preparata per il lavoro, scrutò attentamente il bagno disordinato di suo figlio.
-Kyle, come mai sei ancora in pigiama? Le frittelle si fredderanno e farai tardi per la scuola, devi muoverti.- disse controllando l' ora sul proprio orologio da polso.
- Sì mamma, lo so, è che non ho subito sentito la svelgia stamattina. - disse il giovane ridacchiando leggermente e passandosi una mano tra i capelli arruffati.
- Mh, capisco. Comunque ora devi accellerare, io intanto prendo i panni sporchi che hai sicuramente messo a terra nella doccia, così posso lavarli.- Madge si avviò alla cabina, poggiando una mano sulla tendina con l' intenzione di spostarla e il figlio non potè fare niente per fermarla sul momento.
È la fine.
Pensò lui mordendosi leggermente il labbro ed affacciando lo sguardo verso l' interno della doccia, riuscendo a notare la ragazza dai capelli corvini che giocherellava con i pollici. Madge aprì la tendina, prese la maglietta sporca del figlio, lo salutò come suo solito e scese al piano di sotto senza dire una sola parola. Come era potuto succedere? Come non aveva potuto vedere la giovane se era lì, sotto gli occhi di Kyle che strappava l' etichetta del bagnoschiuma?
Appena la donna chiuse la porta, la mora finalmente sembrò accorgersi della faccia sbalordita del ragazzo che la osservava sconcertato.
- Sei l' unico che può vedermi, finora. Non so chi sono, nè cosa voglio. So solo che tu sei Kyle ma non so il perchè, nè perchè sono qua. Ma so che tu puoi aiutarmi. -

ANGOLO AUTRICE
Saaalve gente, leggete, commentate e votate, come ricompensa un pandacorno.
Yahi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31, 2015 ⏰

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