Labbra carnose,direi molto,soppraccigli folte,capelli corti di color nero. E la barba che si accaneva e quel suo sguardo penetrante ti uccideva. Dovrei dire che non assomiglia per niente a James.«Comunque avevi ragione figliolo» guardo James stranita che ha un sorriso forzato. Mi avvicino a lui e sussurro«Di che stà parlando?» «Che assomigli a mia madre» «Ah» «Cris siediti pure» dice il conte che nel frattempo si era già seduto. Mi siedo vicino a lui che é il capo tavola e James vicino a me.«Allora Cris mi racconti qualcosa di te?». Arrossii e dissi«Sono nata il dodici dicembre del novantaotto...«Il 12/12/98?» «Si,signiore!» «Scusami tesoro ma devo andare mi racconterai un'altra volta di te» «Ah,ok».'Sono dispiacuta che mi abbia detto di raccontarmi qualcosa di me e poi andare via'. «Piccola non te la prendere mio padre é fatto cosí» dice James giustificandolo. «Dopo ti porto a fare shopping ok? Cosí magari ti faccio sorridere un po'» dice mentre si aposta e viene verso di me. «E adesso dammi un piccolo bacio ok?» gli do un bacio sulla guancia. Fa il labbruccio e fa con la testa "NO" lo bacio da per tutto tranne dove vuole lui. Fa ancora il labbruccio, prendo il suo labbro inferiore fra i denti e gliel'ho mordo senza lasciare sengni.«oho,ti sei scaldata!!» «No,mi ero stancata. Comunqe si mi sono accaldata e non scaldata» dico io infuocando. «Allora sarà meglio aprire qualcosa» dice mentre si avicina a me lentamente. Aviccina le sue mani verso il mio seno sto rettelarmente andando a fuoco. Sbottona la camicia fino a far vedere il mio regiseno nero con il pizzo. «Ok,adesso va meglio» dice con un sorriso malizioso. La abbottino fino a coprire il regiseno e dico«Ora va meglio» dico io con aria soddisfatta «Comunque sei bella uguale» dice dandomi un bacio a stampo.
Arrivarono due bistecche una cotta a puntino e l'altra insqnguinata diciamo cotta tanto per dire.
