Capitolo 1

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Amo la notte.
L'ho sempre amata, sin da quando ero piccola,adoravo dormire con la finestra aperta cosi da addormentarmi cullata dall'aria fresca della notte. Starei a guardare per ore quel cielo nero riempito da piccoli puntini luminosi,ma purtroppo quella scassapalle di Jody doveva destare la mia tranquillitá.

-Jane muoviti, John dice che se non muovi il culo puoi dire addio ai tuoi soldi.-

Alzai gli occhi al cielo e mi incamminai all'interno del locale.
Faccio vari lavori ma diciamo che non sono pienamente legali. Per questo lavoro solo la notte.

Questa sera devo cantare in questo angusto locale per degli ubriaconi pensionati. Almeno mi pagano.

Vi starete chiedendo cosa c'è di male nel cantare in un vecchio bar.
Bene, il problema è che in questo bar gira droga e si vendono donne o ragazze, beh si prostituzione.

E io faccio parte di tutte e due le cose.

Sono in questo disastro che è la mia vita da quel giorno. Dopo avermi portato via mia sorella,che era l'unica cosa che mi rimaneva della mia famiglia, sono caduta in una spirale di depressione, sono stata una senza tetto per quasi un anno mangiando poco e niente ed elemosinando per le varie vie di Londra. Finché un giorno, mentre ero seduta sul ciglio della strada, sento due uomini parlare di aver perso un ragazza e di volerne cercare un'altra. Cosi mi avvicinai a loro e chiesi se potessi essere io quella ragazza nonostante non avessi la minima di idea di quello che avrei dovuto fare. Tanto cosa avevo da perdere?

E cosi finí in questo bar e presto scoprí che dovevo vendere il mio corpo a uomini. All'inizio ero un pó interdetta, ma poi pensai che non avevo ne casa ne soldi ed ero completamente sola, e di scelta non ne avevo poi molta.
Quindi andai a casa di uomini diversi quasi ogni sera, finché una notte andai da quest'uomo di mezza età che mi disse che se non avessi preso una pastiglia prima di fare sesso con lui, non mi avrebbe pagato e avrebbe fatto scoppiare un casino col mio 'capo'. Cosi presi questa pastiglia, che scoprí più tardi fosse uno stupefacente e da quel giorno sono diventata dipendente e ho cominciato a spacciare a mia volta per ottenere più soldi.

Quindi la mia vita attualmente è: scopa, spaccia e drogati. È brutto triste e anche volgare ma è così, e una volta che sei dentro a questi giri non puoi più uscirne.

L'unica cosa che risultava abbastanza normale tra tutte era cantare, è una passione che ho sin da quando avevo si e no 4 anni.

-Jade, muoviti, sali su quel palchetto e canta, non ti pago per guardare il cielo come una scema tutta la notte!-

-John, fottiti. Ora vado datti una calmata.-

Non sono propriamente femminile io, come si è già visto.
E sono anche molto fredda e diretta, forse troppo, ma è tutta colpa di quel giorno.

Salgo sul palchetto mezzo stinfio prendo la mia chitarra e sistemo l'asta col microfono, Dopodichè faccio un cenno ai tizi che suonano batteria, basso e chitarra (non impareró mai I loro nomi) e iniziamo a cantare la cover di Mayhem degli Halestorm.

Facciamo ancora sei o sette cover e poi finiamo dato che il 'pubblico' non c'è più data la tarda ora.

Cosi saluto tutti e torno al mio appartamento, buttandomi sul letto.
Mi addormento dopo non poco pensando alla mia piccola maya.

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