Prologo

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Con questo mio scritto, pubblico senza alcuno scopo di lucro. Non intendo dare rappresentazioni veritiere riguardante il carattere dei personaggi, ne di offendere nessuno in alcun modo.
Detto questo, informo di contenuti non adatti a persone inferiori ai 18 anni.
Mi disoccio da ogni tipo di problema questo porti a chi ne ha di meno.

Buona lettura, spero sia un minimo decente.
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Apro gli occhi non appena la musica proveniente dal piano di sotto comincia a far tremare i muri della mia stanza. Il buio totale mi circonda, quasi stessi ancora dormendo ed avessi gli occhi completamente serrati.
So già che i vicini ci odieranno e verrano, se non oggi, domani o il giorno successivo a reclamare il volume troppo alto. Ma poco me ne importa. Finché è mio fratello che viene sgridato, va anche bene.
Tendo la mano sotto il cuscino tirando poi fuori il cellulare, schiacciando il tasto home per illuminare la stanza. Mi tiro su facendo pressione sui gomiti e tasto il vuoto, mentre, sorpassando e sbattendo contro scatoloni, non arrivo alla finestra per aprirla, pur avendo le tapparella completamente abbassata. Faccio dietrofront e cammino in punta di piedi fino alla porta che poi spalanco e sorpasso dirigendomi spedita verso il bagno. Non mi degno nemmeno di uno sguardo mentre vado a sedermi sulla tavoletta del WC. Lavo poi le mani evitando accuratamente lo specchio dinanzi a me. Esco da lì in fretta, arrivando al piano inferiore e trovando Ashton intento a preparare qualcosa da mangiare suppongo, con i nuovi mobili e fornelli da cucina.
- Buongiorno Principessa, dormito bene? - resto ferma a fissarlo per quelli che sembrano ore per poi annuisco lentamente preferendo mentirli.
- Mamma e papà sono a lavoro.- mi sorride radioso mentre gli passo accanto vedendo le pastiglie riposte sulla mensola.
Gli faccio in cenno di assenso non curandomi pienamente delle sue parole e prendo poi una pastiglia dalla scatolina ingoiandola con un bicchere d'acqua.
"Che schifo" mi dico, girandomi a guardare Ash per chiederli che ore siano.
- Quasi le sette. -
Mi allarmo leggermente sapendo che la scuola dista più o meno venti minuti da qui e a piedi non ce la farò mai ad arrivare per le otto. Devo ancora lavarmi, vestirmi e preparare la cartella.
-Tranquilla, ti porto io. Tanto la mia scuola è vicina alla tua. Mi pare sia l'edificio accanto - mi risponde notando la mia espressione, annuendo da solo mentre io mi limito a tirare un sospiro di solievo e sorriderli grata.
- Dove sono le altre scatole?-
-Sono in salotto- dice -papà le ha lasciante lì stamani prima di uscire; andava di fretta e non le ha portate di sopra. - annuisco pensierosa andando verso l'altra stanza. Individuo subito la scatola evidenziata in blu e aprendola cautamente ne tiro fuori la borsa che userò poi per andare a scuola. Mi appoggio poi al muro dietro sospirando lentamente; non sono sicura di essere pronta.
-Lola..- mi giro trovando Ash sul uscio della porta del salotto ancora spoglio e privo di colore, incitandomi a seguirlo in cucina. Scuoto la testa in negazione; non ho intenzione di mangiare.
- ti prego Lo, ti ho pure preparato la colazione .- mi implora congiungendo le mani a mò di preghiera.
- lo fai sempre.- sussurro io, arrendendomi però per seguirlo poi dall'altra parte della casa.
- Allora sorellina, elettrizzata? Stai per andare in una nuova scuola.-
Gemo in risposta facendoli intuire che non ne voglio parlare. Come tutto dal resto. Lo vedo incurvare leggermente le labbra verso l'altro, facendo spuntare la fossetta che stona completante con il verde ramato dei suoi occhi.
- Dai, farai nuove amicizie, vedrai.
Così come io, ovviamente... Almeno spero.- alzo gli occhi al soffitto; come se la cosa me ne fregasse più di quel tanto. Addento lentamente un pezzettino di crêpes sentendo i conato di vomito salirmi piano su.
Si prospera una lunga giornata di merda. E non sono ancora a scuola.

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Okay, slave a tutti. O almeno a quei pochi che ci sono (se ci sono). Mi chiamo Lia e questa è la primissima storia che scrivo.
Ammetto che questa bozza c'è l'ho da mesi. Ma non ho mai avuto le palle (scusate il termine) di pubblicarla.
Boh, ho poco da dire.
Spero che come inizio vi abbia fatto un buon effetto. :)
Un bacio a tutte.

~Lia.

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