0.1 #Incontricasuali

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POV. EMILY

Sono appena tornata dalle vacanze, è stata una bella vacanza, l'italia non è male...ma avrei preferito passarla con la mia migliore amica Hanna.
Prima vivevo a LA , ma mia madre ha trovato lavoro qui a Rosewood e quindi sono costretta a lasciare tutti I miei amici..menomale che Hanna abita qui dalla madre, almeno ho compagnia anche perchè sembra che tutti sono molto chiusi.
Adoro traslocare solo per fare le valigie, ma è una tortura portare tutti gli scatoloni dentro e mettere in ordine.
Siamo solo io e mia madre in questa casa enorme, è davvero bella la villa,da fuori sembra moderna, ma dentro ha dei mobili classici.
La mia camera è al piano di sopra, credo che ci vorrà un po' per capire dove si trova la porta..
La mia stanza è abbastanza grande, io come al solito voglio un posto tutto mio, così mi limito ad una panca davanti alla finestra.
Dopo aver piegato i miei vestiti scendo di sotto per aiutare mia madre con la cucina e gli altri scatoloni.

____________
Sono passati solo tre giorni dal mio arrivo e oggi è il primo giorno di scuola, mi alzo presto per fare colazione e subito vado a scavare nell'armadio per cercare qualcosa di carino da mettermi, ma come al solito sono in ritardo e così prendo la prima cosa che mi capita tra le mani.Jeans stracciati, un paio di stivali neri e una camicetta di seta nera con dei fiori bianchi,cerco di sembrare più carina truccandomi e aggiustandomi i capelli, ma senza alcun risultato.
Sono passati altri dieci minuti..forse dovrei andare..
Corro per le scale rischiando di cadere due o più volte.
Passo per la cucina salutando velocemente la mamma aprendo la porta in legno bianca.Decido di andare a piedi visto che l'auto serve a mia madre.

Cammino senza sapere nemmeno dove andare, cosi decido di seguire dei gruppetti di ragazzi.
Mi ritrovo fuori ad un college, credo sia questo..mi guardo attorno e vedo un gruppo di ragazze fissarmi, ma non ci penso molto, sono nuova, è normale.
Ad un tratto sento una voce urlare il mio nome.
"Emilyy!"
Mi giro e vedo Hanna corrermi incontro
"Cosa urli?"la saluto ridendo
"Avevi detto di chiamarmi, ma visto che non l'hai fatto perchè come al solito la testa non la usi, ti ho chiamata tre volte e non mi hai risposta. "
La sento ringhiare contro di me
"Hanna, sono le otto di mattina, mi hai già confuso la mente.Scusa,ero in ritardo e credo di aver dimenticato il telefono sulla scrivania"dico controllando nella borsa.
"Si vabbè lascia stare
Piuttosto, hai già conosciuto qualcuno?"
"Oltre al barista? No.sai da quanto sono qui? Sono stata tutto il tempo ad aiutare mia madre e a riconoscere la strada per ritornare a casa, dio sono tutte uguali queste strade."dico guardandola confusa
"Oh, quindi ti farò conoscere delle mie amiche"dice con un sorriso soddisfatto tirandomi verso l'entrata del college.È così grande.

Giro per tutta la scuola alla ricerca della mia classe, come faccio a riconoscerla?
Tra tutti i miei pensieri si aggiunge una voce, era la ragazza che mi fissava fuori scuola, la bionda.
"Ti serve aiuto?"mi guarda sorridendo, spostando subito lo sguardo sul fogliettino che ho in mano
"Sarebbe fantastico!Sto cercando la classe di inglese"la guardo imbarazzata
"Vieni ti accompagno"mi sorride e incominciamo a camminare
"Sei nuova?"mi guarda incuriosita
"Direi proprio di si, mi sono trasferita qui qualche giorno fa.."le sorrido guardando la classe davanti a me
"Comunque io sono Alison"esclama sorridendo
"Oh, io sono..."
La nostra conversazione si interrompe al suono della campanella
"Scusa devo andare"la guardo entrando in classe sedendomi al terzo banco.
Sono così imbarazzata e non credo nemmeno di sapere il motivo..forse perchè me ne sono andata via senza nemmeno dirle il mio nome o perchè sono in questa classe vicino ad un ragazzo che lancia aeroplani di carta.. siamo al liceo e si comportano ancora cosi.
I miei pensieri si interrompono appena sento il mio nome pronunciato dalla professoressa.
"Lei è Emily Fields, che ne dici di presentarti?"dice indicandomi
Accenno mentre sento le mie guance andare a fuoco.
Finisco la mia presentazione in due minuti e appena sento la campanella suonare scappo via da quella situazione e mi piombo vicino al mio armadietto prendendo il libro di latino.

Vedo Hanna in lontananza e mi avvicino salutandola con un bacio sulla guancia.
"Sei pronta per fare nuove conoscenze? "Mi guarda facendomi l'occhiolino.Accenno e ci rechiamo in mensa, mi avvicino al tavolo e vedo due ragazze more e una bionda di spalle, Hanna come al solito ama mettermi in imbarazzo e così urla alle amiche lasciandomi da sola in piedi come un pupazzo di neve"Ehi rgazze, vi presento la mia amica"le ragazze mi guardano e vedo la ragazza bionda di prima, era Alison
"Bhe..noi ci siamo già presentate"dico guardandola
"In realtà non mi hai detto come ti chiami"mi guarda facendomi un sorrisetto
"Oddio che imbarazzo"dico scuotendo la testa"comunque sono Emily"le sorrido e mi siedo accanto ad Aria.

Dopo una lunga chiacchierata le saluto ed esco da sola dalla scuola visto che le altre sono impegnate nel pomeriggio.
Mi incammino ma all'improvviso sento una voce lontana chiamarmi, è Alison
"Ehi..non eri impegnata oggi?"la guardo confusa
"Certo, devo andare dal parrucchiere.Devi andare dritto?"mi chiede con voce affannata dopo aver camminato a passo veloce per raggiungermi
"Bhe..credo di si..cioè, mi sembra che questa sia la strada giusta"rido imbarazzata
"Se vuoi ti accompagno, vivo qui da quando sono nata, conosco a memoria ogni strada di Rosewood"mi sorride mettendo il suo braccio sotto al mio.
Accetto senza dire altro.
Sono talmente imbarazzata che è quasi sempre lei a mettere il discorso in mezzo.
Sono sempre stata una ragazza timida, odio tremendamente questo mio difetto.

Arrivate sulla soglia della porta la ringrazio toccandole la spalla con la mano.
Lei mi sorride, mi giro e dopo nemmeno tre secondi sento dinuovo la sua voce chiamarmi
"Emily..Stasera faccio una festa a casa mia, vuoi venire? "Mi chiede convinta
"Non lo so..dovrei aiutare mia madre con gli scatoloni.."dico cercando di essere convincente
"Dai, ci divertiremo un casino, e poi ti prometto che domani ti aiuterò a mettere in ordine"
Sorride dolcemente aggiustandomi una ciocca di capelli
"Va bene, ma dimmi dove abiti"
"Non preoccuparti, passo a prenderti io alle nove"mi sorride
"E mi raccomando, fatti bella" dice facendomi l'occhiolino.

È la prima storia oddio
Spero che vi piaccia...
Tra poco posto il continuo

#Emison ●○SecretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora