Capitolo 3

32 1 0
                                    

Salimmo in camera sua e lui scoppiò a piangere, non capivo il motivo, lui era seduto sul letto con le mani in faccia, lo sentivo singhiozzare e continuavo a non capire il perché. Ad un tratto si girò, mi guardò e mi disse

A:"Allora? Che hai da guardare? Non hai mai visto un ragazzo piangere"
Io pensai tra me e me 'no, non è che non ho mai visto un ragazzo piangere, è che non mi aspettavo che  quel ragazzo si mettesse a piangere'

Così lo guardai e gli chiesi
E:"Perché piangi?"
A:"Non sono affari tuoi" mi disse bruscamente
E:"E allora scusa perché mi hai fatto venire fin qui?"dissi io seccata
A:"Scusa ma in questo periodo non ho voglia di stare con la gente"
E:"Non mi piace vedere la gente piangere, perché dopo un po' mi metterei a piangere pure io"
A:"È-è che m-mio fratello s-sta per morire" e scoppiò di nuovo in lacrime.

Io non potevo credere a quelle parole che aveva appena detto, non riuscivo a pensare che quel bambino che avevo visto qualche settimana fa, correre in quel parco e buttarsi per terra per poi scoppiare in una fragorosa risata, stava per morire.

Un po' titubante dalla paura della risposta che mi poteva dare gli chiesi
E:"S-scusa per la domanda...ma...che cos'ha tuo fratello"
A:"Gli hanno appena diagnosticato un cancro al cervello e...e..."non finì di dire la frase che scoppiò di nuovo in lacrime.

Istintivamente mi 'lanciai' su di lui e lo abbracciai, lui fece lo stesso con me e mi sussurrò un 'grazie'.

***

Dopo aver parlato un po' scese in cucina e dopo pochi minuti risalì con delle ciambelle bellissime, ci coricammo sul letto e iniziammo a mangiare quelle bellissime e soprattutto buonissime ciambelle.

POV ALESSIO

Eravamo li coricati così vicini, potevo sentire il suo respiro, ad un tratto vidi che sulla guancia aveva un pezzo di ciambella, mi avvicinai per togliergliela ma lei si ritrasse.

L'avevo spaventata? Ma perché? Non avevo fatto niente di male...ad un tratto mi alzai di scatto e andai alla finestra

POV ELISA

Si alzò e andò alla finestra, pensai che la mia reazione l'avesse turbato, anche se era lui che aveva turbato me con quello che stava per fare...pensavo si stesse per girare e tirarmi uno schiaffo, ma aveva degli occhi così dolci, quasi ci usciva del miele, e forse non era neanche quello il suo intento.

Tutt'a un tratto si girò, mi prese per un polso e mi gettò al muro, si avvicinò a me talmente tanto che potevo sentire il suo respiro, mi disse bruscamente

A:" Piccola, è ora di divertirsi un po' "
Inizio a toccarmi il fondoschiena, poi sali e mise una mano sotto la mia maglietta, io scoppiai a piangere e lui non smise, continuava a toccarmi ovunque, avevo paura, piangevo e lui se ne fregava...ad un tratto presi coraggio e gli tirai un ceffone così rumoroso che rimbombò per tutta la stanza.

Lui mi prese il collo come per strozzarmi e mi disse
A:" Non ti permettere mai più troia!"
Io continuavo a piangere, ad un tratto mollò la presa e mi lasciò andare.

***

Tornata a casa mi feci una doccia, avevo bisogno di togliere il suo odore da addosso, poi andai a dormire.

SPAZIO AUTRICE
Ehi ehi ehiii
Come vi sembra il capitolo?
Troppo corto?
Scusate ma fa caldissimo ed è impossible non stare in acqua😰
Fatemi sapere e continuate a votare.
Tra l'altro domani non pubblicherò il capitolo perché è il mio compleanno😍
Vi mando un bacio 😘
Al prossimo capitolo✨
Sara❤️

Tre metri sopra il cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora