Capitolo 3

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Betty's POV

La mia sveglia a forma di mucca mi sveglió con un "muggito".
Erano le 6:45, la scuola iniziava alle 7:45. Feci una colazione più che veloce, scelsi i vestiti: mi misi una T-shirt verde acceso, con il simbolo della Converse, degli skinny strappati, color azzurro tendente al bianco e le mie amate converse verdi, abbinate alla T-shirt.

Andai a prendere Mika per andare a scuola insieme.
Quando arrivai a casa sua si stava ancora vestendo, allora aspettai che lui mi raggiungesse fuori dallaporta di casa sua.
Quando uscí era vestito ancora come il giorno prima, e i suoi capelli erano sparati, pensai che se si fosse dimenticato di pettinarli, per quanto si potessero pettinare quei capelli a forma di cespuglio.
Gli sorrisi e partimmo.

"Ehi! Come va?" Gli chiesi.

"Bene, sono solo un po' spaventato per la nuova scuola..." Mi disse preoccupato.

"Tranquillo! Cosa potrebbe mai succedere?"

"Be'... Se succede come alla vecchia scuola diventeró lo zimbello di tutti, non valerò più nulla per nessuno e mi picchieranno unicamente per il pacere di farlo"

"Ma perchè ti facevano questo?" Chiesi con un filo di voce in gola.

"Perchè io sono debole, mentre loro erano forti" Una lacrimucca gli rigó il viso mentre mi spiegava, io lo abbracciai.

"Finché ci saró io ti difenderó sempre" Gli dissi rassicurandolo.

"Grazie, ti voglio bene" Mi bació la guancia e io lo abbracciai più forte che potevo, quasi strozzandolo.

Mika's POV

Mi prese la mano e mi consoló, non volevo passare quello che avevo passato gli anni precedenti, e non volevo che anche Betty venisse picchiata, anche se era stata cosí gentile ad offrirsi come mia "guardia del corpo".

Mentre ero assolto nei miei pensieri, arrvammo davanti ai cancelli della scuola.

Sentii una stretta allo stomaco: di solito, alla vecchia scuola, quando aspettavo che i cancelli si aprissero, arrivava il bullo della scuola, Harry, e mi dava una fila di botte, e facevo una figura di merda davanti a tutti.
Venivo chiamato "Salame", e questo mi faceva arrabbiare molto, ma dovevo tenermi tutto dentro, o per me altre botte erano assicurate.

I cancelli aprirono, e finalmente potei vedere in che classe sarei andato, speravo di essere con Betty, che era la mia unica amica. Si, i miei desideri si erano avverati, ero nella sua classe! Ci abbracciammo ridendo senza motivo, solo per pura felicità.

Ci sedemmo vicini di banco, mi sentivo tutti gli occhi addosso e diventai rosso, rosso acceso; iniziai ad avere caldo e a sudare, Betty mi tranquillizzó.

Suonó la campanella di inizio ora, entró una professoressa bassina e robusta, aveva i capelli lunghi e lisci lasciati sciolti sulle spalle color biondo cenere, di cui si notava la crescita grigia dei capelli stinti e la fronte veniva coperta da una frangetta a dir poco spaventosa, aveva un vestito molto aderente color verde cacca (faceva proprio schifo quel vestito) che metteva in risalto le sue curve. Aveva il tacco a spillo di almeno 10 cm color rosa shocking, che stonava al massimo con il vestito e la faccia era piena di rughe; okok, diciamolo, faceva paura a guardala.

"Ciao a tutti io sono la sig.ra Smith, una nuova professoressa che non ha paura di punire chi se lo merita, se siete venuti a scuola per scaldare i banchi, quella è la porta" No, no... Non possiamo iniziare cosí!

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