"Capitolo 3"

183 17 2
                                    

...Riagganciai, ero distrutta, mi avviai verso la stazione, non potevo crederci fra qualche ora avrei rivisto la mia migliore amica...
Mi sedetti su una panchina, mi misi le mie amate cuffiette, intanto il vento ghiaccio, freddava le lacrime che continuavano a rigare il mio viso, dopo qualche ora arrivò il treno di Miley...
Io: tesorooo
M: ehi amoreee
Gli corsi in contro e la abbracciai fortissimo, dopo di che andammo a casa mia, più precisamente di mia madre.
Io: mamma sono a casa
Mamma: bene... Miley che piacere vederti ci sei mancata
M: anche a me siete mancati un sacco
Io: noi andiamo
Mamma: okay a dopo
~andammo in camera mia~
M: allora tesoro fammi vedere il video.
Io: eccolo...
Miley guardo il video, non l'avevo mai vista così incazzata scoppi dalla rabbia...
M: come si permettono queste teste di cazzo
Tirò un sospiro...
M: okay senti, allora a me ste qua mi stanno sul cazzo o mi sortono dai coglioni e se la vedranno con me...anzi ce ne andiamo sotto casa loro e li affrontiamo.
Io: o-okay...
Ci incamminiamo e li incontriamo per strada...
K:oh guardala la sfigata si è trovata un'amica Ahahaha Sfigata come lei
Io: Senti brutta troia, ti ho permesso per tutto questo tempo di trattarmi male, mi minacciarmi addirittura non ho detto nulla nonostante tu mi dicessi di suicidarmi ma adesso devi lasciarla stare lei capito, che c'è ti senti forte solo perché un branco di imbranati rincoglioniti assecondano ogni tuo desiderio, ma vattelapijanderculo
A quel punto intervennero
Dylan e Jenna
J: senti bella come ti permetti a rivolgerti così a Kimberly
M: lei si permette quando gli pare e li piace okay!? avere stra rotto.
Così ce ne andammo
Mentre ci stavamo allontanando...
L: ma come mai l'avete presa di mira quella ragazza?
K: ma l'hai vista è così sfigata
...
Arrivo la sera e io e Miley ci addormentammo...
Il giorno dopo ci svegliammo verso le 7.00 per fortuna era sabato...
Ma Miley ricevette una strana telefonata...
M: Mhm... Okay... Ma ormai sono qua... Vabbè dai arrivo.
Riagganciò
M: amore mi dispiace ma devo partire mia mamma non sta bene e devo correre da lei, scusami.
Io: tranquilla amore.
Ti accompagno, arrivammo alla stazione la salutai con un abbraccio fortissimo, mentre saliva sul treno e mi salutava dal finestrino.
Mi squillo il cellulare...
*AL TELEFONO*
Mamma: tesoro vieni a casa abbiamo l'appuntamento dal dottore.
Io: okay...
Riagganciai
Io: cazzo, me ne ero completamente dimenticata.
Corsi a casa.
Io: mamma eccomi
Mamma: bene andiamo vediamo se hai preso dei chili.
Ragazzi avevo troppa paura di non aver preso nemmeno un chilo, una volta arrivati salii sulla bilancia che segnava...

~grazie per aver letto, lasciate un commento se vi va. Grazie.~

La ragazza sbagliataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora