L'aurora boreale

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Dean era immobile di fronte al suo cadavere,non poteva avere più di 12 o 13 anni,era una bambina normale, con lunghi capelli biondi,un vestito celeste e l'aria innocente.
Intorno a lei c'erano altri cadaveri,tre uomini e una donna giacevano sul pavimento,il loro sangue stava formando delle pozze accanto a loro,e scendeva ancora dal coltello di Dean.
Era un magazzino buio e spoglio,un anonimo magazzino qualunque in una città qualunque,eppure era stato un covo di demoni, fin quando Dean e Sam winchester non erano apparsi in città.
Dean respirava a fatica,la mano nella quale stringeva il coltello tremava ancora,avrebbe voluto andarsene,uscire di fretta da quel posto e farsi una birra annegandoci la sua rabbia,ma non riusciva a smettere di guardare quel piccolo corpo senza vita.
Sam era dall'altra parte della città a seguire una pista,una pista che si sarebbe rivelata sbagliata,ma ormai era troppo tardi per avvisarlo,il lavoro era già stato fatto. Avrebbe dovuto chiamarlo e andarsene da là,Dean lo sapeva,ma non riusciva in nessun modo a staccare gli occhi da quel corpo,per quanto ci provasse non riusciva a smettere di guardarla,era morta,ed era stato lui ad ucciderla.
Quella notte avrebbe potuto raccontarsi che la bambina era posseduta da un demone e che non aveva avuto scelta,avrebbe potuto scolarsi una bottiglia fino a crollare sul cuscino, cercando di cancellare dalla sua memoria l'immagine di quel vestito celeste ricoperto di sangue.Ma ora era là davanti a lui,non poteva non pensarci,si sentiva la testa scoppiare,mille pensieri si stavano affollando dentro di lui cercando di dare un senso a quella situazione.
Ma a volte le cose semplicemente non hanno senso,e Dean lo sapeva.
"Dean...stai bene?" la voce di Cas era bassa,si intuiva dal suo tono di voce che era preoccupato per l'amico.
Dean non rispose,non riusciva a parlare. Avrebbe voluto dire molte cose in quel momento, ma nessuna di queste avrebbe cambiato la situazione o lo avrebbe fatto sentire meglio. Perciò non disse niente,e le parole gli rimasero bloccate in gola,come se volessero soffocarlo.
"Dean...mi senti? che ti succede?" Cas si avvicinò a lui lentamente cercando di studiare le espressioni sul suo volto,e quelle espressioni non gli dicevano nulla di buono.
Gli occhi di Dean erano fissi su quel corpo,sembrava che avessero perso tutta la loro luce. Cas non sapeva cosa fare,ma sapeva che a volte le persone trovavano più conforto nei gesti che nelle parole,cosi gli mise una mano sulla spalla e la strinse.
Non ebbe effetto,gli occhi di lui non si muovevano dal corpo di lei.
"Dean...sò che ti senti in colpa ma... non è stata colpa tua,non avevi scelta.lo sai."
"Questo non laverà via il suo sangue dalle mie mani Cas." lo disse quasi in un sussurro,come se non volesse sentirlo nemmeno lui.
Cas respirò profondamente e abbassò lo sguardo scuotendo la testa "Dean ascoltami,quella bambina era già morta.è morta nel momento stesso in cui quel demone l'ha posseduta,il suo destino era...segnato..."
"segnato..? uhmf - ridacchio sinistramente Dean - si lo era,ma era ancora viva prima che io arrivassi qui,e ora non lo è più.Se anche avesse avuto uno straccio di possibilità di tornare a fare una vita normale ora non ce l'ha più,e deve ringraziare me,il grande Dean winchester!" parlava amaramente,con la voce carica di sofferenza e una beffarda ironia.
Cas non poteva sopportare di vedere Dean in quello stato,lo faceva soffrire vederlo cosi angosciato e dentro di se cercava disperatamente un modo per alleviare il suo dolore,ma non lo trovava,non sapeva cosa dirlgi per farlo sentire meglio.Lo guardava,lo studiava,cercava di capire quali sentimenti si contorcessero dentro di lui,ma le emozioni umane non erano certo facili da capire,sopratutto quelle di Dean winchester,cosi fece l'unica cosa che gli venne in mente,lo abbracciò più forte che poteva, e lo strinse tra le sue braccia sperando che questo in qualche modo li desse un pò di pace.
Dean ebbe un sussulto quando si ritrovò avvinghiato in quella stretta,non era certo un tipo da abbracci,e il suo primo istinto fù di protestare,ma non lo fece.
Si sentiva al sicuro,si sentiva caldo,e tutti quei pensieri che gli affollavano la testa iniziarono a sparire.Instintivamente chiuse gli occhi e si appoggiò alla spalla di Cas, aveva un buon profumo,un profumo famigliare.Restò immobile in quella posizione per qualche minuto,poi senza neanche rendersene conto alzò le braccia e si aggrappò al trench di Cas,come se volesse scomparirci dentro,respirando profondamente.
"Dean...posso...posso portarti in un posto? ti farà sentire meglio,credimi."
Dean riemerse dal suo tepore "non c'è nessun posto che possa farmi stare meglio Cas,credimi."
Cas si scostò leggermente da lui e cercò il suo sguardo, "ti fidi di me?" era calmo e determinato,sapeva cosa fare,doveva solo riuscire a farlo.
"Uhmph caaas - protestò debolmente Dean - si può sapere dove diavolo mi vuoi portare?"
Cas sorrise dolcemente,come si fà ad un bambino piccolo che fà i capricci.
"non posso dirtelo,rovinerebbe la sorpresa."
Dean aveva sguardo curioso e allo stesso tempo sospettoso "la sorpresa??"
"si - rise Cas - devi vederlo con i tuoi occhi per capire..."
"Cas se vuoi farmi uno stupido scherzo sappi che..."
"nessun stupido scherzo - lo interruppe Cas - ti farà sentire meglio,quando lo vedrai capirai...."
Per un attimo Dean restò in silenzio,si vedeva che era combattuto. "ok! - disse alla fine sospirando con l'aria sconfitta - e va bene andiamo! teletrasportami scotty!" aggiunse facendo l'occhiolino e con voce divertita.
Cas corrugò la fronte "non capisco Dean.."
Dean scoppio a ridere,in qualche modo lui riusciva sempre a farlo ridere.
"prima di andare però dobbiamo passare a casa,devi cambiarti." disse sorridendo Cas.
"cambiarmi?? - Dean aveva l'espressione preoccupata - per cosa??"
"per la sorpresa naturalmente!"
L'espressione di Dean passò dal preoccupato all'irritato "senti Cas io non sò cosa diavolo tu abbia in mente ma non sono dell'umore adatto per..."
Non riusci a finire la frase. Si ritrovò nella sua camera,nel bunker,a imprecare al vuoto.
Quando vide Cas aveva l'aria di chi lo avrebbe volentieri preso a calci e riusciva a stento a trattenersi.
"Maledizione Cas!! non puoi volare senza avvisarmi prima!! e poi si può sapere cosa accidenti devo mettermi di così importante??"
"vestiti pesanti." Cas iniziò ad aprire i cassetti "molto pesanti."
"ohhhh per la miseria!!" borbottò Dean gesticolando con l'aria esasperata.
Si mise i vestiti più pesanti che aveva,continuando a guardare Cas con l'aria sospetta e curiosa mentre frugava nei cassetti e si infilava il capello e la sciarpa.
Quando finalmente fù pronto,si avvicinò a Cas "ok ci sono - disse con quel suo mezzo sorriso - andiamo..?"
Cas lo guardava con l'aria divertita,"si,ma prima devi fare una cosa,devi chiudere gli occhi."
"Cosaa? perchè??" Dean era sempre più sospetto,non sapeva dove volesse portarlo,ma aveva la netta sensazione che si sarebbe ritrovato nei guai.
"oh perchè devi sempre contestare tutto Dean? - disse Cas facendo il broncio - è una sorpresa te l'ho detto,perciò chiudi gli occhi e stà zitto!"
Dean alzò gli occhi al cielo imprecando,poi guardò Cas,sospirò scuotendo la testa e chiuse gli occhi.
Faceva freddo,un freddo terribile che ti entrava nelle viscere.Non sapeva dove fosse finito,ma mentre Cas lo girava in quella che secondo lui era la migliore posizione,Dean malediceva se stesso per aver acconsentito a quella follia.

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