primo colpo

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Lo sentivo respirare a fatica. La corda in torno al suo collo l'avevo stretta fin troppo bene. I suoi occhi si stavano pian piano spegnendo e la sua bocca emamava sempre meno ossigeno...poi un ultimo lamento. Morto.

La mia opera migliore

Pensai,soddisfatta della mia ennesima vittoria. Il cellulare vibrò nella tasca posteriore destra e lo schermo si illuminó,rivelandomi il nome della persona che mi stava chiamando: Amelia.

Io: pronto
A: hai finito?
Io: tutto fatto
A: bene,torna a casa
Io: arrivo

Chiusi la chiamata e rivolsi un ultimo sguardo alla mia vittima: si chiamava James ed era un gran puttaniere. Amelia mia aveva detto che aveva un conto in sospeso con lui e che dovevo fare un lavoretto completo, progettato apposta per lui. In fondo era anche un bel ragazzo: alto,muscoloso,occhi verdi e capelli mori...un gran fico! Ma nessuno mi puó sfuggire...nessuno. L'adrenalina stava pian piano passando, e l'eccitazione del momento era scomparsa da un pò. Presi le mie cose, mi rivestii e fuggii dall'appartamento,usando ovviamente l'uscita di sicurezza. Camminai per due isolati,poi chiamai un taxi.

Tassista: dove la porto?
Io: new street grazie

In quindici minuti ero lì,davanti all'enorme stazione di servizio. Pagai il tassista e mi incamminai verso all'entrata. Aprii la porta e salutai Chanel, la segretaria di Amelia,presi le scale principali che portavano al piano principale e mi diressi nello sgabuzzino. Accesi la lanterna e iniziai a spostare le giacche fino ad arrivare a quella di lana color blu scuro. La tolsi e si rivelò a me una tastiera. Misi la password:

1. 6. 5. 4. 3. 9. 0.

Apparì una scritta sul monitor :Accesso Consentito: e la parete si aprì,rivelandomi il nostro laboratorio segreto: la ADP, Associazione Donne Pericolose. Camminai per la sala enorme, mentre tutte le altre erano impegnate ognuna nel proprio lavoro: c'è chi faceva armi, chi progettava piani di fuga, chi fabbricava i costumi e chi gli accessori multiuso...poi c'era, in fondo alla sala,il reparto di quelle che attaccano; calcolando che siamo 51 ragazze ci sono dieci persone per oggi settore e l'ultima è Amelia,il capo,non che mia sorella maggiore. Camminai fino al mio reparto e dentro trovai le ragazze che provavano i costumi nuovi e gli accessori. Salutai tutte molto freddamente ma loro erano abituate al mio carattere distaccato. Arrivai al mio armadietto e dentro ci trovai la mia nuova divisa per la mia prossima missione: gonna leggera nera che arrivava a metà coscia, canotta bianca con una felpa grigia,un paio di parigine e delle scarpe basse da ginnastica. Vicino alle scarpe c'era un biglietto

Vieni nel mio ufficio

Amelia.

Dovevo andare subito. Posai le mie cose e mi diressi nel suo ufficio. Bussi e la sua voce mi confermò che doveroso entrare. Lei era seduta sulla sua poltrona: sguardo freddo, capelli biondi raccolti in una coda alta,occhi azzurri come il ghiaccio e corpo decisamente fantastico.

A: come è andata?
Io: meglio di quanto pensassi,mi sono superata
A: brava Sorellina, se lo meritava quel coglione
Io: bene,mi spieghi cosa sono quei vestiti da ragazzina del college dentro il mio armadietto?
A: ahahaha, é la tua prossima missione Samanta. Ti trasferiremo alla Million High School,sarai la ragazza nuova timida che non sa dove andare, non ha amici e sta sempre sulle sue. Devi cercare un certo Jack Tarson...anche lui è un agente,fa parte della AUP e lui sarà il tuo compagno di missione. Samanta mi raccomando, è un professionista,non farmi fare brutte figure.
Io: stai tranquilla,allora io vado,domani mattina parto alle cinque
A: okay,buonanotte Sorellina e in bocca al lupo

Uscii dal suo ufficio e mi diressi nella mia stanza. Una grande porta rossa con il mio nome sopra mi separava da una stanza bianca con un letto,un armadio e una stanza da bagno lì vicinoa. Mi distesi sul letto e piano piano mi addormenta. ...

Ah si,forse è il caso che vi racconti un pò di me: Il mio nome è Samanta Jackson, ho vent'anni e vivo a Manattan. Sono alta il giusto, ho i capelli marroni e gli occhio verde chiaro, ho anche qualche accenno di lentiggini. Il mio carattere è freddo e distaccato, mutato grazie al lavoro che faccio. La mia vita è un continuo susseguirsi di adrenalina e eccitazione. Nessuno può ostacolarmi e nessuno,apparte mia sorella,può dirmi cosa fare. Non so cosa sia l'amore e sinceramente penso che non abbia alcun senso,la gente soffre e basta grazie a lui quindi riesco a vivere anche senza.

La sveglia suonò alle 4:00, mi alzai e andai a farmi una bella doccia in bagno. Andai al mio armadietto,presi il mio costume e mi cambiai. Alle 4:45 stavo alla caffetteria della ADP a fare colazione. Il barman era Steve,il mio miglior amico. Mi sedetti sulla sedia del bancone e aspettai che qualcuno venga a prendere la mia ordinazione. Quando Steve mi vide,scoppiò in una risata fragorosa,molto probabilmente perché ero vestita come una bambola di porcellana

S: hahahahahahaha, mado Sammy ma che te sei messa? Ahahahahhaah non sei tu questa hahahah.

Lo presi per il colletto della camicia e lo portai davanti alla mia faccia,costringendolo a guardarmi negli occhi. Lui subito smise di ridacchiare e la sua faccia diventò un misto tra orrore e paura.

Io: scusa?!
S: ehm...scherzavo...ha-ha-ha
Io: ahi ecco. Guarda non sono contenta neanche io di tutto questo,ma è il mio lavoro e non possibile rifiutare
S: capisco...allora cosa ti porto?
Io: un capouccino e un cornetto alla marmellata
S: quindi il solito. Arrivo tra subito
Io: si

Alle cinque ero in macchina,pronta per iniziare la mia nuova missione. Million High School sto arrivando.

~colpi di pistola~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora