Kitten;;ls (Sospesa)

_Capitolo Uno_

*Louis P.O.V.*

Io e questo Liam stavamo seduti in sacrosanto silenzio, sui sedili della sua costosissima Range Rover.

Alcune volte lo scovavo ad osservarmi, ma distoglievo lo sguardo subito per l'immenso imbarazzo.

"Allora, quanti anni hai, piccoletto?" Domandò Liam, nel bel mezzo del traffico. Dove ci trovavamo?

"Ho di-diciannove anni. Tu?" Chiesi, ancora paonazzo in volto.
Lui a questa domanda rise e mi guardò in modo malizioso.

"Oh, farai piacere a Daddy, allora.-Daddy? Chi è questo "Daddy"? - Comunque io ne ho ventinove." Disse, continuando.

"Chi è Daddy?" La curiosità mi stava divorando. Ma aspetta... oh no.

"Liam...stiamo andando in un b-bordello, vero?" Ora si spiegava il perché di 'Ci saranno tante persone' oppure 'Oh, farai piacere a Daddy'.
Mi stavano portando nel mio peggior incubo! Mi stavano facendo vendere il culo e la mia verginità!
Le persone ti aiutano e ti pugnalano alle spalle. Ma no, no Louis.
Non devi cedere.
No.

"Perché? Cosa credevi? Di andare al Luna Park?" Cosa? Non mi aveva spiegato nulla! Ma è imbecille.

"F-fammi sce-scendere." Dissi con un filo di voce, tanto che Liam tese l'orecchio per udirlo.

"Nono, piccolo. Ora fai parte di Daddy. Oh, e preparati. Quando andremo al bordello dovrai acquistare la sua fiducia." Rispose con un ghigno. In che senso 'Acquistare la sua fiducia?'. Non ci capisco più nulla.

"Cosa? Che vuoi dire?" Avevo ormai la bocca secca e gli occhi lucidi. Mi sentivo...impotente sotto ai suoi occhi indagatori.

"Ooh, vedrai." Bastardo.

◆ ◆ ◆

Ci fermammo difronte ad un cancello in ferro, grigio, dove sopra c'era la scritta STYLES.
Quando si aprì, Liam fece ripartire l'auto e parcheggiò sotto degli alberi, sopra un giardino.
C'era una villa maestosa, dove titubai nell'entrare.

"Forza Louis, vieni!"

Dai Lou. Ce la puoi fare.
Forza.

◆ ◆ ◆

Okay, Lou. Ora devi entrare in questo ufficio, dove c'è Daddy. Chiamalo così, gli piace assai. Ma stai attento a non provocarlo, può finire nello scoparti senza sosta e può anche farti male. Oh e mettiti questi-mi porse un maglione rosa pesca sbiadito, e delle parigine nere, simile a quelle mie- E stai attento, per favore. " Mi istruì Liam. Prima mi dice parole manco una donna mestruata,e poi mi tratta come se fosse una mamma mestruata.
Ah bene.

"Non ti preoccupare, Liam. Ora mi vesto ed entro." Gli sorrisi e lui ricambiò, congedandoci così.

Quando fui pronto, entrai e...oh mio dio.

◆ ◆ ◆

"Allora...un Kitten, eh?"

Deglutii a fatica, con la testa china a constatare le mie scarpe.
Ero in piedi, e davanti a me c'era un uomo, sulla trentina anche lui; portava una camicia sbottonata fino a far vedere una farfalla, sullo stomaco e due rondini vicino alle clavicole.
Degli skinny jeans che lasciava intravedere le sue doti.
E che doti.
'Louis! Ma cosa vai a pensare!'

Aveva i capelli ricci, che toccavano le spalle, e gli occhi... Cristo, gli occhi.
Erano sfumati da un verde scuro al verde chiaro, immensi e misteriosi. Così belli.

"Ehm, s-sì. Sono u-un Kitten." Risposi, tenendo sempre lo sguardo puntato sulle Vans.
Che imbarazzo.

"Questo l'ho capito. Il tuo nome?" Chiese, con una goccia di malizia nella voce.

"L-louis. E tu? P-posso sapere il tuo nome, Daddy?"
Vai Louis. Stai parlando con 'il Daddy', l'uomo che non si fa scrupoli a scopare gente, e tu lo stuzzichi.

"Harry, Harry Styles- si avvicinò ancora a me, quasi a sfiorare le nostre labbra- mi piace quando mi chiami Daddy. Voglio sentirtelo urlare, piccolo." Ora i nostri nasi si sfioravano, e io stavo andando letteralmente a fuoco.

"Ma oggi no. Ti risparmio. Sei troppo magro e debole, so che hai avuto abusi da parte dei tuoi genitori -premette un pulsante su un aggeggio che non avevo mai visto- Zayn. Vieni immediatamente nel mio ufficio. Sbrigati." Mi guardò ancora, osservando tutti i miei lividi sul corpo.

Stava per aprire la bocca, quando si aprì la porta, lasciando entrare un...ASPETTA, COSA?

"Signore, sono arrivato più in fretta possibile. Cosa devo fare?" Tenne ancora la testa bassa, e solo ora notai che era vestito simile a me.

"Aiuta Louis a fare una doccia e medicalo. Oh, dagli da mangiare." Impose Harry, sotto il nostro sguardo.

Che sia chiaro.
Ho ancora paura di cosa possa farmi.

◆ ◆ ◆

Entrammo in un bagno abbastanza grande, con una vasca da bagno,una doccia al lato destro, tre lavandini con davanti un enorme specchio.
Ma quanti soldi c'aveva questo?

"Okay, Louis! Ti sto preparando la vasca, spogliati." Mi distolse dai pensieri. Cosa? Spogliarmi? Nononono, pensai.

Mi guardò interrogativo.
Zayn era un Kitten come me, solo che lui aveva le orecchie e la coda nere, mentre io color caramello.

"Allora?" Chiese, guardandomi con un gigno sul volto.

"Sisi, o-ora mi spoglio" dissi titubante, non fidandomi di lui.
Alcune volte, i Kitten non rispettano la regola più importante, cioè quella di non accoppiarsi con i propri simili.
Così venivano puniti o banditi.

Incominciai a sfilarmi gli indumenti, partendo dalla maglietta, ma quando arriavi ai boxer mi ritrovia schiacciato contro la parete fredda del bagno.

Zayn mi stava baciando.

ZAYN MI STAVA FOTTUTAMENTE BACIANDO.

Mugolai contrariato, non permettendogli alla sua lurida lingua l'accesso per la mia bocca.

"Zayn! Zayn, non possiamo! Vuoi fermarti?" Chiesi urlando, tanto per attirare attenzione a chi stava nei corridoi.

"No" rispose.
Ecco, appunto.

Mi prese di peso e dopo essersi spogliato del tutto, mi portò nella vasca e nonostante le mie proteste non cedette.

"Zayn! Fermati, ti prego" lo implorai.
Mi alzai, feci per uscire dalla vasca, ma scivolai e caddi a terra sbattendo la testa.
E poi?
Buio.

N.A.

Hi guyyyyyys!
*esce dalla torta*

Okay, questo è il capitolo!
Mi dispiace, ma non ho mantenuto la promessa di aggiornare prima di Venerdì, ma giuro che per il prossimo capitolo farò di tutto per aggiornare prima!

Nel prossimo capitolo Harry e Louis... e.e

Divrete aspettare Venerdì, se non prima!
Gn.

Vi ringrazio per i commenti, per le visualizzazzioni e per i voti. Siete l'amore!

All the love, C. xx