Seconda superiore

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Oggi è una di quelle giornate che odio: domenica, perché è un palloso giorno dove mia madre mi sveglia sempre alle 9 in punto per andare in chiesa perché i miei sono protestanti.
"Odio la domenica" e con questo pensiero mi alzo, mi vesto con quelle poche gonne che ho ed esco con i miei genitori: Pia Bruzzo e Adam Neve, e mio fratello Shane che ha 18 anni mentre io ne ho 16 e mi chiamo Clara, non sono molto alta e ho i capelli alla Tris Prior di Insurgent e gli occhi sono marroni.
Quando torniamo, mangio esco e aspetto che arrivi il giorno successivo dato che non sarà un lunedì qualsiasi ma il primo giorno di seconda superiore e sono molto emozionata così la sera fatico ad addormentarmi ma alla fine ci riesco.

L'indomani mi preparo con un paio di leggins, una maglia lunga e possibilmente femminile e lei mie care Dottor Martens e dopo di che prendo il pullman, quando mi siedo vedo il mio riflesso nel vetro e comincio a pensare "Certo che sono strana così, ho sempre portato jeans con le vans o le superga e maglie e felpe larghe. Mi sento scomoda così. Ma perché devo farlo? Ah sì. Tutta colpa di quella fottutissima reputazione che mi sono creata in prima, adesso devo dimostrare il contrario perché io non sono timida e devo far finta che non mi piaccia il calcio e i vestiti da maschio, e per socializzare con tutte, dato che sono in un linguistico, mi devo vestire da femmina. Che palle" e assorta nei miei pensieri rischio quasi di rimanere sul pullman; così prenoto la fermata e dopo essere scesa mi incammino a scuola.

Al mio arrivo saluto le due o tre amiche che ho ed entriamo in classe parlando delle nostre vacanze e cazzate varie.

Finalmente è l'una così esco e torno a casa.

Questo ritmo l'ho avuto fino a metà ottobre quando il 15 ottobre 2014 alle ore 13:00 esco dalla scuola e mi incammino alla fermata, come al solito sola. Arrivo e vedo un gruppo di ragazze e mi accorgo di una con i capelli biondi, gli occhi verdi e ha dei lineamenti del viso bellissimi, lei è bellissima.
Mi accorgo che tra queste c'è anche una mia amica così vado da lei.
<< Hei Giulia, come va? >>
<< Clara, quanto tempo! Guarda ti presento le mie amiche di prima superiore si chiamano: Martina, Michela, Sofia e infine Inge >>
<<Piacere mi chiamo Clara>>

Loro parlano un po' tra di loro e dato che non le conosco resto ad ascoltare e a guardare quella ragazza, Inge, ha qualcosa che è impressionante, non so cosa però so che devo sapere di più su di lei, devo sapere come fa di cognome, se ha facebook, se ha whatsapp, i suoi segreti, conoscere la sua famiglia, dove abita, ma quello non è un problema dato che appena arriva il pullman che devo prendere,  lo prende anche lei.

Lei sale, si siede e le chiedo
<< Posso? >> così lei spostando lo zaino mi fa posto.
<< Certo... Scusa come hai detto che ti chiami? >>
<< Ah sì, sono Clara, piacere. >>
<< Ah Clara, giusto. Scusa ma fatico a ricordare i nomi hahaha. >>
Dopo quella frase siamo zitte finché non è scesa ed è tornata a casa.

Appena arrivo anche io a casa prendo subito il telefono e mi metto sul sito del liceo per trovare, tra le classi prime, il suo cognome ma niente.

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