Facebook: Capitolo 2

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'Ei' disse Paola sussurrando dopo essersi accorta della presenza di una signora dietro di noi che ci osservava con fare interrogativo.
'Ci facciamo una foto ?' Ripete Paola, stavolta, quasi urlando.
'Va bene' dissi io 'ma abbassa la voce per favore...'Chiesi timidamente quasi in un sussurri per non farmi sentire dagli altri, ormai, tutti girati verso di noi.
Paola prese allora il suo telefono e lo alzò in aria sfoderando il suo sorriso migliore e, sciogliendo i capelli rossi in una lunga criniera.
Dopo di ché inizio a pettunarmi la folta capigliatura nera e mi mise i suoi occhiali neri che, diceva sempre, facevano risaltare i miei grandi occhi grigi.
In fine si mise un po di matita mentre io ero intenta a sistemare il mio (squallido) trucco.
'Sorridete...' disse Paola divertita.
E, solo allora mi accorsi che tutti i presenti sul pulman si erano radunati dietro di noi, comprese le due vecchiette.
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'Ecco' provo a dire Paola ma, nel girarsi notò tutti scendere alla fermata.
La foto era uscita perfetta.
'Madamela' Chiesi io ridendo.
Neanche il tempo di dirlo che mi arrivò un messaggio da Paola con la foto.
'Grazie' disse io soffocando una risata.
In cominciammo a parlare e lei decise, per mia sfortuna, di truccarmi.
Cercai di ribellarsi ma ormai aveva già preso l'eyeliner e il rossetto e non riuscì a fare niente.
'Finito !' Disse esultando. Mi guardai nello schermo del cellulare.
Stavo veramente...Bene.
Così mi sentivo più me stessa.
Tutti quel nero risultava sulla mia pelle bianca come il latte e i miei occhi grigi che ricordavano molto il cielo d'autunno.
Decisi allora di farmi un'altra foto con Paola e la posta su Facebook.
Dopo pochi minuti arrivammo a scuola e senti il telefono vibrare: Massimo Lucia ha messo mi piace alla tua foto.
Trovai trenta notifiche così, nonche commenti come 'sei bellissima' oppure 'amo i tuoi occhi'
Certo, un po mi piacevano attenzioni simili ma, ricordai tutti gli avvertimenti di amiche e parenti e decisi di lasciare stare.
Guardai Paola negli occhi. Lei era poco più alta di me. Io sono 1,70 mentre lei 1,73.
Guardammo un'ultima volta quella strada grigia, bagnata dalla pioggia sempre più forte.
Impugna il mio ombrello rosso e, a malincuore, ci dirigemmo verso quell'amore edificio grigio e bianco, dalle grandi finestre grigie che, tutti, chiamano scuola.

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