Il ponte

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Mi metto a correre più veloce possibile finché non raggiungo un ponticello in legno con sotto un fiumiciattolo.
Prendo un calice dalla bisaccia e raccolgo l'acqua.
Poi bagno quel cespuglio di rose rampicanti che sembrano di colore viola.
-Cosa credi di fare ladruncola?-
All'improvviso la gelida verità pianta un chiodo nelle mie meningi: il troll.
Con rapido scatto mi metto alla sue spalle.
-Vieni fuori piccoletta! -
-No se prima non riesci a prendermi-
-Uh?-
Il troll si gira e io colgo l'occasione per farlo imbalordare.
Mi metto a correre in senso Ati orario e il troll cade a terra svenuto.
All ' improvviso una nuova pietra appare, stavolta è rossa e la voce della regia parla di nuovo.
-Brava Calina, ora dovrai superare la prova più difficile, dovrai cercare di vincere la tua paura più grande o rimarrai intrappolata qui per sempre.-
All' improvviso la foresta si dissolve e al suo posto compare una foresta di alberi da cui scendono migliaia e migliaia oh non posso ho troppa paura persino a pensarlo, migliaia di ragni.
Si io soffro di arcanofobia multipla.
Mi metto a correre più veloce che posso ma sembrano seguirmi.
-Calina! Calina!-
-Chi mi chiama!-
-Sono Alessandro! Vieni Calina!-
-Dove sei dove!-
Alessandro appare davanti a me ma stavolta anche lui è vestito come me.
-Vieni Calina scappa!-
Mi prende per la mano e mi porta via da quell ' orrore.
Ci fermiamo in una grotta.
-Calina, va meglio?-
-Sì ma cosa ci fai qui?-
-Semplice, ti ho detto che ci saremmo rincontrati, e io abito in questa terra mistica-
-Davvero?! Non ci credo è tutto così magico-
-Mi o ma terribile, se non riuscirai a prendere quella pietra nascosta nella tana del ragno gigante rimarrai in questo inferno per sempre!-
-Mi aiuterai?-
-Non posso-
-Ho capito mi devo fare coraggio e andare-

Estate dai nonniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora