Sentì una voce.
Avrebbe potuto giurare che era la risatina di una bambina.
Si voltò di scatto.Nulla.
Nessuno.
Pensò che doveva essere colpa dell'immaginazione, ma sentì qualcos'altro.
"S.A.V.E. T.H.E.M."
"Cosa sta succedendo?!" Cominciò a preoccuparsi, tutto ciò era strano.
"Tu... ti odio, ti odio, ti odio" disse un'altra voce.
"Chi siete? Cosa volete da me?!"
"Tu...sai chi siamo noi..." dissero più voci in coro.
Le loro voci da bambini erano come un lamento, come la voce di qualcuno che ha dimenticato cosa fossero 'felicità' e 'libertà'."No... no... non voi... non è possibile..."
Vincent cominciò a dar di matto.
Loro?
Erano tornati?
Non era possibile.
Lui, Vincent, il misterioso, anonimo e tristemente celebre Purple Guy li aveva uccisi."Siamo... tornati... vogliamo vendetta... libertà"
"It's me" dissero due bambine a una sola voce.
"No...no! Andatevene! Cosa volete?! Io non vi conosco!""Sei sicuro? B-BAMBINI."
"Morte. Prigionia. Anime. Povere piccole anime. Tormento. Morte." continuavano le anime dei bambini.
"Anni passati dentro animatronics. La nostra vita buttata via...DA TE""No! No...andatevene!! Io non vi ho fatto nulla! "
A quel punto uno di essi cominciò a piangere.
E ancora sentì:
"H.E.L.P. T.H.E.M."
Erano allucinazioni?
O quelle anime erano tornate veramente?"È tutto nella mia testa, non è possibile tutto questo, giusto?" Il Purple Guy cercava di autoconvincersi.
Un bambino gli si avvicinò di scatto e urlò.
"Innocenti""Bambini"
"Uccisi senza motivo, da te, ti odio, ti odio"
"La nostra esistenza... ROVINATA BRUCIATA"
Vincent si voltò di scatto, corse più veloce che poté.
"Non puoi scappare... non puoi."
"Basta! Andate via! Lasciatemi in pace!!"
"P-pace? " disse una vocina. La stessa che aveva riso.
"No!"
Raggiunse uno stanzino famigliare.
E la vide, la salvezza.
La tuta Springbonnie."Heheheh...se ci sono cascati una volta, ci cascheranno di nuovo..." pensò.
Tolse la testa del vecchio animatronic, ci entrò e rimise la testa.Poi si ricordò di quel che disse il capo tanti anni prima.
'Indossate le tute Fredbear e Springbonnie con cautela. Il meccanismo Springlock potrebbe cedere' quelle parole riecheggiarono nella sua mente, mentre realizzò che quella tuta era molto, molto vecchia. E rovinata.
Sentì qualcosa.
Un botto.
Qualcosa cedere.
Qualcos'altro spezzarsi.
"No... n-non respiro...I miei polmoni...aiuto, aiuto!! Le mie ossa!!"
Il sangue schizzò ovunque, mentre il corpo di Vincent veniva schiacciato dall'endoscheletro di Springbonnie.
Buio.
Le sei anime riapparvero davanti a lui.
Vincent provò a muoversi.
Ma era morto? O no?"Io...io sono diventato Springbonnie?!" Realizzò.
Urlò con orrore quando realizzò di essere tutt'uno con la tuta.
O meglio provò a urlare.
Perché quello che era venuto fuori era un urlo agghiacciante, che non poteva appartenere ad un umano.Era stato integrato con Springbonnie.
Una cosa sola."Adesso soffrirai la stessa cosa che abbiamo sofferto noi per tutti questi anni. Mostro. Sei un mostro." Dissero insieme quelle anime.
Già. Lui era sempre stato un mostro. Ma nel cuore. Ora era un mostro in tutti i sensi.
"M-mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, giuro che sono pentito, vi scongiuro scusatemi" Quel che diceva era incomprensibile.
Ma qualcuno capì.
"Sei stato perdonato, Springtrap."
Le anime iniziarono piano piano a dissolversi.
Sui loro volti sofferenti spuntarono dei radiosi sorrisi.
"E noi siamo stati liberati""E io? Anche io voglio essere liberato! Non lasciatemi qui, no!!"
Le anime scomparvero del tutto.
Finalmente libere.
E adesso...ctoccava a lui soffrire, al loro stesso modo. Con una differenza... lui era colpevole.
Ma una piccola goccia di consolazione in questo oceano di disperazione c'era.
Lo avevano perdonato.Dopotutto, pensò Vincent, i bambini sono degli esseri senza cattiveria né impurità.
Sono esseri innocenti.