Capitolo 2

81 3 0
                                    

Belen guardò la porta della sua biblioteca desiderando con tutte le forze che si aprisse. E dopo ben venti minuti accadde, solo che era Anna, la sua collaboratrice, non che amica fidata da tutta la vita, in perfetto ritardo, con due cornetti e caffè. Belen sorrise, e prese la sua bevanda preferita, caffè con cioccolato caldo, un goccio di latte, con panna ed un pizzico di zenzero. L'amica la guardò bere quel "intruglio imbevibile" come lo chiamava lei, e disse -Non so come ti faccia a piacere quella roba, non è solo un milione di calorie, fa pure schifo, e costa un occhio della testa!- Belen sorrise e disse, posando la tazza e prendendo il suo caldo e adorato cornetto al cioccolato, ricoperto da zucchero filato, con un mix di panna e crema al caffè. -Meglio che il barista abbia una cotta per te quindi, tutto a metà prezzo!- Anna la guardò male. Sospirò, si lasciò cadere sulla sedia e disse -Non me lo ricordare, mi sta facendo impazzire, è la decima volta che gli dico di no in questa settimana, e non si arrende!- Belen scoppio nuovamente a ridere, anche se non era per nulla felice. Lei e Anna si conoscevano dalla nascita, lei era stata l'ancora di salvezza a cui aggrapparsi dopo la morte della madre. Bella, intelligente, forte e sicura di se, tutto ciò che Belen aveva sempre desiderato essere. La bellezza non le mancava, oltre, era la più bella delle tre sorelle, però ciò che le mancava era la tenacia, che avevano le sue sorelle, e la sua migliore amica. Lei aveva sempre desiderato che gli uomini le andassero dietro, come ad Anna, o trovare l'amore come era capitato a Valentina sua sorella maggiore di 3 anni, in un viaggio di lavoro, che è poi diventato la sua luna di miele, oppure incontrarlo per strada, per fortuna o per caso, come era successo a Marcella, la più grande, un amore a prima vista, che l'aveva colta proprio fuori dalla biblioteca. Però no, non le era capitato. A venti anni era ancora vergine, senza un uomo, senza una casa nella campagna come aveva sempre desiderato, senza figli,e presto senza un lavoro. Anche Anna era ancora vergine, pure se usciva con ragazzi sempre più grandi, aveva detto fino al matrimonio. Anna guardò la sua migliore amica e le confessò -Ho perso la verginità!- Belen per poco non si strozzò. Tossì e bevette un sorso della sua bevanda. Poi guardò la sua migliore amica e le chiese -Ti sei sposata o hai trovato uno che ti ha fatto perdere la testa?- L'altra fece cenno di no con  la testa, bevette un sorso del suo tè alle erbe bevanda che Belen considerava "imbevibile", e poi le rispose -Ok, forse un po' mi ha fatto perdere la testa. Niente in confronto ai tipi con cui esco solitamente, una specie di conte o cose del genere, di 38 anni, bello, intelligente, alto, muscoloso, coi capelli bruni, gli occhi color verde foresta, colto, ha molti libri a casa sua, parla diverse lingue, suona il piano, ed ho già detto che è bello?- Anna non si era mai comporta in quel modo, ne era mai uscita con ragazzi che superassero i 30 anni, gli erano sempre piaciuti gli uomini più grandi, ma mai così. Belen la guardò preoccupata, e le chiese -Sicura che non sia uno di una notte e poi addio, per questo volevi aspettare il matrimonio. Che diamine ti è successo?- Anna scosse la testa indignata, e mangiò un pezzo del suo cornetto integrale, con un velo di cannella, e un cuore di cioccolato. Poi le disse -Lo conosco da un mese, figurati che era pronto a chiedermi il matrimonio, e non solo per portarmi a letto...Non ti ho detto il meglio, è italiano. Si chiama Federico e ha una villa!- Belen le schiocco le dita d'avanti agli occhi e le ricordò -A te non interessavano queste cose, eri una con valori, che ti succede?- Anna sorrise e le disse, bevendo un altro sorso del suo tè -Non è questo, io lo amo, per questo lo ho fatto. Te lo farò conoscere!- Belen sorrise, credeva all'amica, ma non a Federico, non  sapeva molto su di lui, ma sapeva che Anna era una ragazza sensibile, timida ed un po' insicura dentro, anche se non lo sembrava dall'aspetto. La porta si aprì, e tutte e due si guardarono, poi si girarono verso la porta sorridenti. Ma i loro sorrisi scomparvero quando si accorsero che quello che era entrato era il padre di Belen, Nicolas De Fuente. Belen lo guardò con disprezzo e gli chiese -Che vuoi?- Con una voce gelida, che fece sussultare l'altra. Il padre le si avvicinò e disse -Che male che tatti tuo padre ed il nuovo proprietario di questa biblioteca- Le due lo guardarono sorprese. Anna si girò verso l'amica, e Belen alzò le spalle, neanche lei sapendo a cosa si riferisse il padre. Nicolas sorrise compiaciuto e disse, mostrandogli il contratto in cui mostrava di aver comprato la biblioteca -Non preoccuparti, te la restituiro se tu mi farai un favore- Belen lo guardò pensierosa e poi gli chiese -Quale?- Lui sorrise, e poi le rispose -Sposarti!-               

Tempo di cambiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora