Capitolo tre- Il ballo

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3.

La Lamborghini rosso fiammante si ferma davanti all'ingresso della sfarzosa villa, dove, centinaia di persone vestite di antichi abiti medioevali, aspettano amici o conoscenti. Le donne sfoggiano elaborate acconciature, mentre gli uomini celano il loro volto dietro maschere rigorosamente nere, cosa terribilmente affascinante.
Questa sera potrei ballare con un uomo meraviglioso senza conoscere però il suo volto.
Saluto con un cenno del capo il mio autista personale che mi accompagna da otto anni, scendendo dall'auto. Indosso un vestito leggero color celeste, è trasparente, quando le mie gambe si muovono il tessuto pregiato e costoso produce un leggero frusciio simile ad un batter d'ali.
I miei lunghi capelli castani sono stretti in uno chignon, mentre qualche ciocca ribelle sfugge dall'acconciatura, sfiorando i lati del viso, truccato alla perfezione. Un filo di eyeliner nero che mette in risalto gli occhi azzurri ghiaccio, rossetto rosso e matita sulle sopracciglia, che ho scurito di qualche tonalità.
Al collo porto una collana d'argento con una pietra azzurra, mentre ad entrambi i polsi sfoggio delle catenelle di un leggero color celeste. Cammino lungo la scalinata di marmo ed osservo ammaliata il posto, è un hotel antico, non sembra una villa moderna, forse risale al mille ottocento.
Una grande vetrata mostra l'interno, i pavimenti bianchi, la carta da parati color argento, con intarsi d'oro, dipinti di paesaggi. Un lampadario di diamanti illumina a giorno l'intera sala dove persone volteggiano al ritmo di musica classica. Sorrido appena al ragazzo all'ingresso che, riconoscendomi, mi lascia entrare senza problemi. Subito alcune donne si avvicinano per complimentarsi con me della scelta dell'abito, ovviamente faccio buon viso a cattivo gioco, mostrandomi felice delle loro attenzioni, mentre sorseggio un bicchiere di champagne dolce. Alcuni uomini si voltano nella nostra direzione, mostrando solo metà del volto. Sorrido ammaliante e subito uno si avvicina
:-Mi permette un ballo?- Dice lo sconosciuto con voce roca e seducente. Per un attimo mi sembra di aver già udito questo magnifico suono ma poi butto il pensiero in un angolo recondito della mia mente, rispondendo in modo sensuale :-Certamente- Lui afferra la mia mano con la sua, è calda, morbida, tipico di un'uomo che non ha mai fatto lavori manuali, nessun callo scalfisce la sue pelle perfetta e di un innaturale pallore. Non riesco a vedere il suo viso, solo la bocca, roseea, carnosa e ammaliante, con alcune fossette sulle guancie. Raggiungiamo il centro della pista e cominciamo a volteggiare, mi sembra di essere in un'altro mondo, non avverto il caldo, nonostante sia una serata di fine agosto. Il vestito mi permette di muovermi in modo provocante e l'uomo davanti a me sembra apprezzare :-Signorina le piace danzare?- Annuisco alla sua domanda piegando le labbra in un sorriso, faccio una piroetta guardandolo negli occhi, di un verde meraviglioso, in netto contrasto con la maschera nera :-Vuole continuare a festa altrove?-Chiedo con la voce roca e lui annuisce immediatamente, facendosi strada tra la gente :-È già stato qui?- Domando seguendolo fino ad una porta di mogano dipinta e decorata con motivi floreali che lui apre davanti a me facendomi cenno di entrare :-Io qui ci vivo- Spalanco gli occhi, entrando nel salone immenso, non c'è nessuno, il silenzio regna sopra ogni cosa :-Cosa le va di fare signorina?- La voce dell'uomo é così vicina che sento il fiato caldo sul collo, cosa che mi procura piccoli brividi di piacere lungo tutto il corpo. Sorrido e mi volto, alzando la testa per incontrare gli occhi color smeraldo dell'affascinante sconosciuto. Sono così belli da togliere il fiato. Accarezzo piano il suo viso e poi slaccio la maschera, che cade a terra con un tonfo.
La musica proveniente dall'altra stanza sembra scomparsa, così come ogni cosa attorno a me. Il respiro si fa irregolare e il battito aumenta. Alzo una mano e mi allontano di qualche passo
:-Lei- Jeremy Hall mi sorride in modo sensuale e affascinante, ha un'espressione vittoriosa stampata sul viso :-È scioccata signorina,le porto da bere?- La sua risata cristallina mi fa tremare le gambe per qualche attimo
:-Cosa cazzo....lei...se ne vada!- La mia voce comincia a vacillare, mentre la mia mente continua a correre velocemente. Davvero ho desiderato il mio peggior nemico?
:-Devo ricordarle che questo posto è mio, signorina Graymarck? Desiderate bere qualcosa?- Scuoto la testa e lo guardo con odio mentre mi siedo su un divanetto di pelle grigio. Non é possibile. Questo uomo allora é davvero ricchissimo. Quante cose starà nascondendo? Con chi collabora? Un giornale come il suo non porta certo ad un guadagno così alto, é folle anche solo pensare che questo posto sia suo.
:-Allora sarò il più schietto possibile, mia cara Lily. Ho acquistato la Graymarck News- Mi alzo immediatamente in piedi, andando verso l'uomo che sorride entusiasta per la sua vittoria. Cosa sta dicendo? Si sta prendendo gioco di me? :-NON PUÒ FARLO, È LA MIA AZIENDA- Lui si versa un po' di brandy in un bicchiere e fissa i suoi occhi nei miei :-Ora è la mia azienda- Grido in preda al panico, andando verso di lui a passo svelto
:-Io la uccido, la ammazzo, brutto pezzo di merd..-Sto per colpirlo con un pugno quando lui mi blocca entrambe le mani, spingendomi contro la parete :-Se la rivolete dovrete pagare, molto, troppo per una ragazzina- Gli sputo in faccia, guardandolo negli occhi. Lui non dice nulla, anzi,le sue labbra si piegano in un sorriso. Lo odio. Voglio strappargli quel sorriso a morsi e risputare i pezzi. Mi fa schifo
:-Oppure potete sposarmi-Sto per sputare ancora ma lui me lo impedisce, mettendomi una mano davanti alla bocca :-È l'unico modo per riavere la sua azienda, o non la vuole? - Sono infuriata, non posso credere di aver perso la mia azienda per colpa di un folle come Jeremy Hall. Devo far di tutto per riprenderla, apparteneva al mio amato padre e dopo di lui a mia madre. Ho troppi ricordi li dentro, un posto dove ho passato la mia vita, mettendoci impegno e amore. Come é possibile riaverla con un matrimonio? È una storia folle. Non ha senso. Potremmo essere soci, che sarebbe terribile, certo, ma meglio che sposare un mostro simile:-Io la ammazzo!- Grido in preda alla rabbia, cercando di colpirlo in qualche modo. Ma lui è troppo forte rispetto a me :-Si o no? Non ho tanto tempo- Mi sussurra mentre trattengo a stento le lacrime. Dietro la porta nel frattempo centinaia di persone stanno ballando, bevendo e vivendo la loro vita mentre io sono qui, in procinto di rovinare la mia. Ho sempre avuto tutto e ora non ho nulla. Dovrei rifiutare immediatamente, chiamare un avvocato, cercare di ottenere un quota, seppur piccola della MIA azienda. Ma non sarei più il capo di nessuno.
Una sottoposta.
Una dipendente.
Si Jeremy Hall.
No.
Non posso accettarlo.
Posso vendicarmi, devo farlo. Guardo gli occhi smeraldo di Jeremy e un piano comincia a formarsi nella mia mente, una vendetta perfetta, certo, dovrò avere pazienza, impegno e dedizione alla causa ma ce la farò. Lo giuro su mio padre e mia madre
:-Accetto di sposarla- Sussurro debolmente guardando per terra. L'uomo che odio mi lascia andare e cammina verso l'uscita, voltandosi verso di me prima di spalancare la porta :-Domani manderò tutti i documenti da firmare a casa sua e ci accorderemo per i dettagli delle nozze, prima facciamo meglio sarà e meno dolore proverà lei, signorina Lily.- Dice con sicurezza prima di uscire, lasciando dietro di se un dolce profumo di vaniglia. Socchiudo gli occhi e cerco di calmarmi.
Avrò la mia vendetta.
Rovinerò la vita di Jeremy Hall.
E con questa certezza esco di fretta dalla festa, raggiungendo l'auto ferma ad aspettarmi. Salgo a bordo e chiudo gli occhi.
Da domani la mia vita cambierà. Voglio solo dormire e, quando mi sveglierò, sarà stato solo un brutto, terribile, assurdo, sogno.



JEREMY HALL

Ce l'aveva fatta! Non poteva ancora crederci, la giovane Graymarck aveva accettato di sposarlo. Certo, era stata stupida, se fosse stato in lei, Jeremy, avrebbe controllato se davvero l'azienda era stata effettivamente  venduta. Invece lei si era infuriata e poi aveva accettato.
Che povera stupida, domani non andrà a lavoro con la sicurezza di aver perso ogni cosa quando invece i suoi dipendenti l'aspetteranno con ansia. Nel pomeriggio poi Jeremy le fará firmare i documenti e lei sarà davvero nelle mani dell'uomo che tanto detesta.
Lily e la sua azienda che da anni sogna di possedere, finalmente, dopo tanti piani andati in fumo, gli apparterranno. Con il matrimonio non salverà lei, ma se stesso, otterrà altro denaro, diventerà co direttore, tutto quello che aveva sempre sognato.
Grazie ad una ragazza ingenua ed impulsiva.
Quella smorfiosa sta firmando la sua condanna a morte perché Jeremy renderá la sua vita un inferno.
Da domani la vita di entrambi cambierá






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