Capitolo 1

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Aveva fumato almeno cinque Marlboro.Accendendo e spegnendo quell'accendino da cui divampava quella fiamma arancione. Calda.
Skye bruciava la punta della sigaretta,e aspirava dal filtro.
Sentiva il fumo invadergli i polmoni.
Le Sembrava di ingoiare chiodi.
Skye voleva fermare il dolore.
Sopprimerlo.
Ucciderlo.
Ma lo sovrastava e basta.
Il dolore era sempre lì, pronto a coglierla di sorpresa.
Nei momenti in cui lei,non ci pensava.Le faceva male.Come una pallottola nel petto.Lo poteva percepire quel dolore.Le fitte.Proprio lì sul lato sinistro del petto.Come se il suo cuore veniva tirato dal dolore."Tirato".Tirato fino a essere strappato.Quando Skye venne a sapere di Stuck,le fitte gli strapparono a metà il cuore.In un solo colpo.Come uno sparo.Poteva percepire che il suo cuore era morto.Lo sentiva.Cosi spense del tutto il suo cuore.Promise a se stessa che non si sarebbe mai più affezionata a nessuno.Divenne fredda,acida.
Voleva restare vera.Ma era difficile con il freddo dentro e l'odio che gli ghiacciava i pensieri.
Fumava.Fumava.Fumava.Fino a sentirsi male.Si sentiva uno schifo.Ma non riusciva ad andare avanti dopo Stuck.Faceva male.Le Trapassava il petto quel dolore.
Sapeva di doverla smettere ma non ci riusciva.
E stava lì.Accasciata sotto quell'albero.Nel bel mezzo di un diluvio.A soffrire e a fumare.
La gente che passava la guardava,e lei ricambiava con uno sguardo di disprezzo.La guardavano le troiette.Le puttane.La fissavano e ridevano.A quale cazzo di punto fa arrivare la mente di una persona la società.Devi essere perfetta.Devi essere lo stereotipo della ragazza perfetta.Senno sei una merda.Poi però,se ti suicidi allora,allora eri bella.Che se non hai quelle scarpe che hanno tutti sei una sfigata.Se non hai le magliette scollate che vanno tanto di moda fai schifo.A Skye tutto questo non importava.Veniva a scuola con delle felpe enormi e dei Jeans stretti e converse.Nè abitini.Tacchi.Magliettine striminzite.Perizomi.Nulla.Ma veniva rispettata.Perche lei aveva personalità.L'hanno provata ad insultare e ha innescato una rissa.Da allora non ci ha più provato nessuno.
Skye si guarda intorno,con quegli occhi gonfi,le gambe strette al suo petto e l'ennesima sigaretta tra le dita.Aveva i capelli scompigliati e umidi,il trucco colato.La felpa bagnata.Voleva andare a casa.Ma non voleva essere a casa.Avrebbe aspettato che i suoi andassero via per tornare prendere qualche vestito e andare via.Si fanno le 7 e Skye si decide a chiamare qualcuno che venga in suo aiuto.Prende il suo telefono e chiama sua sorella Elena.
-Pr...onto-disse Skye soffocando la voce tremolante. -Principessa!Che succede?Come mai hai pianto?-

-Elena,vienimi a prendere al parco dietro casa mia,fai presto-

-Principessa ma sei al parco con questa pioggia?Che cazzo hai fatto?-

-Elena,sto di merda-

-Corro.-

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