Elena's pov
Skye mi aveva appena chiamata dicendomi che dovevo venirla a prendere al parco dietro casa sua.
Mi era preso un colpo.Fa sempre cazzate mia sorella.Sempre.
Questo periodo stava una merda per Stuck,ma si era calmata.
Speravo di non trovarla ridotta male.Arrivai davanti al parco e parcheggiai la macchina dove capitava.
Scendo di corsa e corro sotto la pioggia a cercare Skye.Ad un certo punto tra le stradine del parco vedo una ragazza,accasciata sotto un'albero con le gambe strette al petto e una sigaretta tra le dita.Era completamente bagnata.
Le corsi vicino e lei alzò lo sguardo:era completamente distrutta.Completamente.
Osservai i suoi occhi.Erano gonfi,grigi,il bel blu che aveva si era sbiadito con le lacrime.Il trucco gli era colato sulle guance pallide.Aveva gli occhi umidi e le lacrime si nascondevano tra le sue ciglia.
Mi guardava con quegli occhi che avevano visto di tutto.Quegli occhi stanchi di vedere.Di osservare.Quegli occhi che cercavano tutti i giorni di trattenere le lacrime.Quegli occhi che buttavano dentro tutto.Inghiottivano.
Gli occhi di Skye erano stupendi, e nonostante fossero chiari,riusciva a far credere che stava bene.
Ma io sapevo che non era così.Sapevo che lei soffriva.
Aveva le labbra screpolate.Usciva del sangue dalle croste.Si mordeva il labbro inferiore per non piangere.E troppe volte aveva il labbro che gli sanguinava.
Aveva i capelli marroni,tutti scompigliati.Gli cadevano leggeri sulle spalle.Erano umidi.E le circondavano quel viso pallido.Distrutto.Con le mani circondava le sue esili gambe e le stringeva al petto.Aveva una felpona tutta bagnata.I suoi jeans neri erano appiccicati alle gambe e le converse nere erano completamente bagnate.-Skye,dio cane.- balbettai in preda al panico per lo stato di mia sorella.
-È dura restare veri Elena,è dura,perché verso lacrime nel mare.-
Mi levai la mia felpa con la zip.Era molto pensante,aveva dentro una specie di imbottitura.
Rimasi con la mia maglietta a maniche corte.E gli porsi la mia felpa dicendo -Mettila Skye,e non dirmi di no.-
Acconsentì levandosi la sua felpa bagnata e gelata e indossando la mia.
Gli levai la sigaretta dalle mani e la spensi sulla corteccia dell'albero.
Poi mi accasciai vicino a lei.La abbracciai e le dissi:-Sono qui principessa,non preoccuparti,ce la farai,ce la faremo.Sempre.Nonostante tutto.Sò che siamo nella merda.Lo so.Lo so fin troppo bene.So come ti stai sentendo.Sò che va tutto una merda e vorresti sorridere ma non puoi.Non ci riesci.Lo so che vuoi fermare il dolore ma non ce la fai.Vedremo la luce,te lo prometto.-Senti una lacrima bagnare la mia maglietta.
Dio,quanto era silenziosa.Riusciva a trattenere i singhiozzi,e le urla che aveva dentro.
Aveva bagnato la mia maglietta con le sue lacrime.Ma non perché si era commossa.Perchè l'avevo rassicurata.L'avevo fatta sentire meno sola.Più tranquilla.Le bastava un semplice abbraccio per crollare.Ma lei aveva fin troppo dentro.Era così depressa,che niente e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea.Ma io volevo che stesse vicino a me.Non volevo che stesse sola.Mi faceva male.
Restammo abbracciate.In quel l'abbraccio che sembrava eterno.Mi stava stringendo forte Skye,potevo sentire i piccoli e fiochi battiti del suo cuore.Perchè lei ne aveva uno.Ne ha sempre avuto uno.Prima e dopo Stuck.
Mi strinse ancora di più.Sembrava che delle corde ci stessero stringendo,senza allentare mai la presa.Le sue mani stringevano la mia schiena,e io con le mie,accarezzavo la sua.Non mi sarei mai stancata di lei.Mai.Era mia sorella.E con tutto quel male che aveva dentro,quegli attacchi di panico che ha avuto davanti a me,quelle crisi di nervi,quegli attacchi in cui era bipolare e mi diceva che dovevo andare via e lasciarla sola;io le volevo bene incondizionatamente.E non mi sarei mai stancata di essere la sua spalla su cui piangere.
Lei aveva fatto lo stesso per me.Con tutta la merda che aveva intorno mi aveva fatto sorridere.E lo fa ancora oggi.
Eravamo strette in quel meraviglioso abbraccio da almeno 5 stupendi minuti.Si staccò,e mi guardò fisso negli occhi e disse: -Elena,ti voglio bene.Ti amo di bene.Ti amo.Sei la mia salvezza sorè,senza te non si può stare.Io....tu sai che,ch-e io.Elena.Grazie.Non so dire altro.-
Le schioccai un bacio sulla guancia.Era gelida.Le mie labbra calde sulla sua guancia le provocarono
un brivido,stava morendo di freddo.-Skye,taci.Sei la mia principessa.Ti staccherei la luna dal cielo e te la porterei in mano solo per vedere il bel sorriso che hai.-
-Ma io non voglio la luna,ne il più bel regalo del mondo,ne la terra,ne l'universo,tu lo sai che a me basti tu.-
Io mi odiavo,ma lei,riusciva a farmi sentire speciale.
Le sorrisi e le dissi:-Vieni,andiamo a casa.-
-No,no.A casa mia non ci voglio assolutamente andare.Non voglio rivedere quel pezzo di merda.-
-Chi è sto pezzo di merda?-
-Senti,Skye,andiamo a casa e basta.Non dirmelo.Ti farò scordare tutto oggi.Va bene se ti porto a casa di Alex o è un pezzo di merda anche lui?- le chiesi ironizzando.
-No,Alex è uno stronzo- scherzò lei.
-E allora possiamo rimanere qui,non ho una casa io- risi.
-Va bene Alex allora- sorrise.
Ci alzammo da quell'albero tutte e due grondanti di acqua,con il trucco colato,un po' per le lacrime,un po' per la pioggia,con i capelli scompigliati e le gambe piene di fango.Ci squadrammo dalla testa ai piedi e scoppiammo in una fragorosa risata.
Mentre Skye rideva ghignò e disse -Siamo ridotte proprio male.-
-ahahahhah,hai ragione-
-credi che Alex ci farà entrare in casa sua in questo stato?Ci farà togliere i vestiti davanti alla porta!-
Scoppiammo a ridere insieme.
Era stupenda Skye quando rideva.Stupenda.Sapevo quali erano i suoi sorrisi veri,e quello era spontaneo.Ed era meravigliosa.Arricciava il naso e sorrideva.Aveva sto'sorriso che mi ammazzava e mi salvava.Mi faceva stare bene.
Ci avviammo poi verso il vialetto principale del parco per ritornare all'entrata.Poco distante dal cancello principale c'era la mia macchina.
Salimmo insieme e mi diressi verso la casa di Alex.Skye era silenziosa,guardava imbambolata fuori dal finestrino la pioggia,senza dire una parola.Sorrisi.Arrivammo davanti casa di Alex e Skye suonò il campanello.
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"Smoke Malrboro"
FanfictionSkye,una ragazza che nella testa ha gli uragani,si trova ad affrontare mille problemi,troppo grandi per la sua età.