Drinn Drinn*
- Bene, iniziamo il primo giorno di scuola, anche se so che dovrò sopportarmi per altri quattro anni quegli stupidi idioti dei miei compagni di classe-Dico svegliandomi con malavoglia alle 7:00 del mattino.
Mi alzo dal letto ancora mezza intontita e mi dirigo verso il bagno per farmi una bella doccia calda. Apro l'acqua della vasca e aspetto che l'acqua calda abbia contatto con il mio corpo e mi insapono. Dopo essermi sciacquata indosso l'intimo e con il mio accappatoio blu mi dirigo verso la mia camera per indossare i miei vestiti. Per andare a scuola scelgo di indossare una maglietta bianca che mi arriva fino all'ombelico con su scritto vans, un jeans a vita alta e delle vans nere. Mi attacco i miei capelli lunghi e biondi in una treccia un po scompigliata e mi passo leggermente un po di mascara (sinceramente odio truccarmi). Mi lavo i denti e scendo le scale. Arrivo in cucina e prendo una fetta di torta al cioccolata da mangiare al volo. Saluto i miei genitori e do un caloroso bacio sulla guancia al mio fratellone Leo ed esco di casa. Mentre mi incammino per andare alla fermata dell'autobus incontro Cristina la mia migliore amica che mi da un caloroso buongiorno abbracciandomi. Lei è una ragazza molto allegra, ha 15 anni proprio come me, i suoi occhi sono marroni, i suoi capelli sono rossi e lisci, riesce sempre a tirarmi su il morale ed è per questo che è la mia migliore amica. Saliamo sull'autobus. Ci sediamo all'ultimo posto per evitare le battaglie di palline di carta, le stesse che si tenevano l'anno scorso, e anche per evitare le inutili grida del controllore. Appena arrivate alla fermata davanti alla scuola scendiamo, e ci incamminiamo verso l'entrata dirigendoci verso i nostri armadietti. Butto fuori un leggero sospiro e dico:" quanto mi mancava questa scuola: le cheerleaders con le loro stupide battute in rima per offendere gli altri, i secchioni seduti ai loro banchi per ripassare, quel gruppetto figo composto dai giocatori di lacrosse, che alcuni sono fidanzati con le cheerleaders".
Io e Cristina potevamo solo sognare di entrare a far parte di quel gruppo dato che le cheerleaders stringono un rapporto amichevole solo con quelli del loro gruppo specialmente Stephanie, ahh quanto la odio, si crede troppo perfetta. Arriviamo all'armadietto cambiamo i libri e ci dirigiamo verso l'aula di chimica, dovevamo trascorrere due ore con un paio di occhiali speciali per fare gli esperimenti. Ci sedemmo al penultimo banco della seconda fila io e Cristina, la lezione iniziò, e vedemmo entrare la signorina Smith, con quei tacchi rosa orrendi, e con quel trucco messo male, e adesso capisco perchè non ha un marito. Si siede alla cattedra e ci da un freddo benvenuto, dopo ci informa dell'arrivo di due nuovi studenti venuti a Londra da Amsterdam.
-Ragazzi date un benvenuto a Thomas Sangster e Dylan O'Brien. Da oggi in poi loro due saranno i vostri nuovi compagni di classe e vorrei che con loro vi comportaste come se li conosceste da una vita- Dice con un tono superiore.
Stephanie con occhi maliziosi non riesce a togliere lo sguardo dal ragazzo con i capelli castano scuro e un po muscoloso. Devo ammettere che questa cosa mi da un po fastidio, si, sono gelosa, perchè ogni fottuta volta che incontra dei ragazzi carini ci deve sempre provare.
I due ragazzi si siedono al banco proprio dietro di noi, cosa che fa pietrificare lo sguardo di Stephanie. Iniziammo a indossare tutti gli occhialini protettivi, Cristina versò del liquido arancione dentro quello blu, ed iniziò ad uscire lentamente della schiuma bianca, quando sento qualcuno tirarmi i capelli da dietro, era Dylan, continuava a tirarmi i capelli quando io seccata mi giro verso di lui.
-Si può sapere perchè continui a toccare i miei capelli?- Dico io seccata.
-Sono così morbidi e lisci, è impossibile trattenersi- Dice mordendosi il labbro e con voce provocante.
Per evitare il suo sguardo mi giro in avanti e continuo a pensare al mio esperimento anche se in quello sguardo mi sono sciolta come un gelato in piena estate, mi ha fatto davvero arrossire che per non farlo notare chiesi il permesso all'insegnante di andare in bagno. Esco fuori dall'aula, dove vengo subito seguita da Dylan fino al bagno delle ragazze. Mi sciacquo il viso e lo asciugo e quando mi giro per tornare in classe mi ritrovo faccia a faccia con Dylan, i nostri corpi erano molto vicini, anche le nostre labbra lo erano talmente tanto che riuscivo a sentire il suo respiro sul mio viso ormai arrossito di nuovo.
In preda al panico cerco di cacciarlo dicendo che questo era il bagno delle ragazze e che non poteva restare qui.
-Lo sai che questo è il bagno delle ragazze vero?- Dico arrabbiata.
-Sai una cosa? non mi interessa proprio se questo è il bagno delle ragazze- Dice alzando un sopracciglio, usando una voce sexy e provocante.
-Visto che la metti in questo modo rientro in classe- Dico mentre mi precipito verso la porta, quando Dylan alza un braccio sul muro in modo da bloccarmi tra lui e la porta.
Sentivo il suo corpo premere sul mio, il suo respiro caldo era sempre più vicino alle mie labbra, in modo da far incontrare i nostri respiri. Il suo corpo continuava a premere su di me, il suo viso, le sue labbra si avvicinavano sempre di più. Ormai le nostre labbra si sfioravano, stava per appoggiare le sue belle labbra calde sulle mie quando la campanella della fine dell'ora suonò, facendoci prendere un sobbalzo.
-Meglio se andiamo- Gli dico aprendo la porta e guardando in basso dall'imbarazzo.
-Si hai ragione- Mi dice lui nervoso mentre si gratta la nuca.
Entrammo in classe, Cristina non mi aveva rivolta la parola per tutte e tre le ore rimanenti. Appena uscimmo da scuola camminavo frettolosamente e Cristina a malapena riusciva a tenere il mio stesso passo.
-Si può sapere che cos'hai?- Mi rimprovera Cristina tenendomi per il braccio sinistro con la sua mano fredda.
-Niente- Rispondo indifferente e nervosa mentre continuo a battere la punta del piede sul cemento.
-A me non sembra proprio che tu non abbia niente dato che da quando sei tornata dal bagno non mi hai detto una parola, non è che mi nascondi qualcosa con Dylan"? Mi dice alzando un sopracciglio.
-Ma che?! Spero che tu stia scherzando- Dico nervosa mentre continuo a camminare.
-Ah, menomale, sai temevo che fosse successo qualcosa tra voi due, sai, non te lo perdonerei mai se tu facessi qualcosa con lui- Dice sollevata facendomi un piccolo sorriso.
In quel momento capii che non le potevo raccontare nulla di quello che era successo tra me e Dylan, le avrei spezzato il cuore e le avrei tolto la possibilità di provarci con con lui. Arrivai fuori casa, salutai Cristina, aprii la porta e mi distesi sul mio letto. In quel momento non riuscivo a pensare altro che a Dylan, e se mi avesse baciata cosa sarebbe successo? Ah ma adesso basta e cerco di scacciare via questi pensieri e vado a pranzare. A tavola sono tutti indifferenti.
-Com'è andato il tuo primo giorno di scuola tesoro- Chiede mia madre.
-Bene- Rispondo tranquilla mettendo in bocca un boccone di pasta.
Finito di mangiare sparecchiamo e vado in camera mia a controllare i messaggi su Wathsapp. Tra tutti i messaggi che mi erano arrivati ne vedo uno mandato da un numero che non conoscevo con su scritto:"Hey principessa". Subito dopo mi arriva un altro messaggio, mandato sempre dallo stesso numero anonimo con su scritto:"Sai avevo voglia di baciarti stamattina ma purtroppo era suonata la campanella". Io ovviamente non rispondo in modo da poterne parlare chiaramente domani a scuola perchè era ovvio che sia stato Dylan a mandarmi i messaggi.
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STAY WITH ME~Dylan O'Brien~
FanficBeatrice è una ragazza come tante altre, ha 15 anni, capelli biondi, magra, occhi verdi e delle piccole lentiggini che le coprono gli zigomi. La sua vita sta per cambiare con l'arrivo di due ragazzi, Thomas e Dylan. Beatrice scoprirà il significato...