Sono qui che ti aspetto, in questa stanza che ora mi appare immensa. A tenermi compagnia, la luce tremula delle candele, ed un antico astrolabio che come me ha visto tanti giorni iniziare e finire, senza un'alba né un tramonto.
La porta si apre, e tu entri. Mi perdo nei tuoi occhi azzurri, nei quali l'universo intero si riflette. Sei talmente bella... Sei sempre stata così bella, Key? Probabilmente sì, ma ora lo sembri ancor di più, ora che ti rivedo, in piedi davanti a me, con addosso la tua divisa tanto aderente da sembrare una seconda pelle. Ti osservo e mi abbandono alla soffusa gioia che la tua immagine infonde nel mio cuore.
Quando, in infermeria, ti ho vista in quel letto, con gli occhi chiusi, il volto pallidissimo, indifesa, immobile, mi sono sentito morire. Sì, morire. Io che sono condannato all'eternità, ho conosciuto la morte nel momento in cui ho temuto di perderti.
Ma, in verità, quante volte sono già morto nella mia lunga vita? Sono morto con Maya, con Tochiro... ero morto dentro quando ti ho incontrata, e tu, inconsapevole, hai riportato uno spiraglio di luce nella mia tribolata anima.
Mi guardi. Non capisci, vero? Non capisci perché ti sto fissando così, come se ti incontrassi ora per la prima volta, seduto dietro a questo grande tavolo che si frappone tra noi.
Non capisci, lo so, e nemmeno io capisco più nulla. Ma non mi importa.
Mime, lei sa leggermi dentro, ma non posso pretendere che tu faccia lo stesso, non ora, dopo che per tanti anni ho impedito a te, ed a me stesso, di guardare nel profondo del mio animo. Mime, invece, lei già aveva compreso tutto. E qualche volta ha tentato di mostrarmi la via, di farmi ascoltare le soffocate grida del mio cuore. Ma io ero cieco, e sordo... o forse soltanto spaventato.
Quanto ti ho fatta soffrire, Key? Non ci sono rancore, né rabbia nel tuo sguardo. Ma io lo so, lo so che la mia stupida ed ostinata indifferenza ti ha inflitto profonde ferite. E nonostante ciò, tu non ti sei mai risparmiata, mai ti sei tirata indietro, né mi hai lasciato solo.
Ti vedo avvicinarti piano. Pochi passi e ti fermi al centro della stanza. Ma è ancora troppa la distanza che ci separa. Così mi alzo in piedi e mi muovo verso di te.
***
Perché mi guardi così? Cosa ti è successo? Quale nuova luce nel tuo occhio d'ambra? Non comprendo, mentre il cuore inizia a battermi nel petto come se volesse uscirne e gridarti il suo amore. Non riesco a vedere davanti a me il mio Capitano. Chi sei, ora?
Continui a fissarmi, rimanendo immobile sulla tua regale seduta. Non dici nulla. E questo silenzio mi avvolge come un abbraccio. Mi sento avvampare. Cerco invano di mantenere il controllo.
Dietro di te si distende lo spazio infinito, al di là della grandi vetrate che fanno da sfondo alla tua maestosa figura. Un mare immenso di stelle lucenti. Ma i miei occhi, e la mia anima, sono pieni di te. Da tanto tempo, ormai. Da quando la mia ammirazione si è mutata in affetto, per poi trasformarsi in un sentimento al quale nemmeno io so dare un nome. Amore? No, non basta questa parola per racchiudere ciò che provo per te.
Continui ad osservarmi. Ed il respiro mi si spegne in gola. Eri preoccupato per me? Questo leggo adesso sul tuo volto. Hai temuto per la mia vita. Hai temuto di perdermi, dopo aver già perso, in passato, tante persone care. Eri in pena per me, amore mio? Ma lo eri come un Capitano per un suo sottoposto? O c'è dell'altro?
Azzardo qualche passo in avanti. Mi fermo al centro della sala. Tu ti alzi e mi vieni incontro. Sorridi... e il mio mondo svanisce nel tuo sorriso.
***
Vorrei dirti tante cose, ora. Ma parlare non è mai stato il mio forte. Continuo a fissarti, e tu fai lo stesso. Poi, una scintilla accende i tuoi occhi. Hai capito, adesso, vero mia dolce Key? Hai compreso ciò che a parole non riesco a spiegare. Hai scorto per un attimo la mia anima, il mio cuore, li hai sentiti ed hai recepito il loro messaggio.
Ho voglia di toccarti. Di sentire la tua pelle sotto la mia. Mi tolgo i guanti e li lascio cadere a terra. Prendo tra le mani il tuo viso. E' così liscio, vellutato, come una stoffa pregiata. Tu socchiudi gli occhi e ti abbandoni alle mie carezze. Posi le tue mani sulle mie e le stringi, senza allontanarle dalle tue guance di seta. Ma questo non mi basta. Non più. E nemmeno a te. Lo so. Lo sento.
Il tuo corpo si stringe al mio, il tuo seno contro il mio torace. Mi togli il mantello, che mi scivola dalle spalle e si posa silenzioso sul pavimento.
***
Sei qui, ad un passo da me. Le tue mani sul mio viso. Come sono calde... non credevo che avessi mani così calde, capaci di accarezzare con tanta dolcezza. Ti desidero, ora come non mai. Voglio essere tua, completamente. Voglio lasciarmi andare, dimenticandomi qualsiasi altra cosa. Solo io e te, un uomo ed una donna. Senza ruoli da rispettare. Senza missioni da portare a termine.
Mi avvolgi con le tue forti braccia e mi sollevi. Sento il tuo respiro sulla pelle, le tue labbra sopra le mie. Mi baci, conquistando con ardore la mia bocca. Ed io ricambio il tuo bacio, questo bacio tanto desiderato, e atteso. Pensavo non sarebbe mai arrivato il nostro momento, ed invece adesso siamo qui, io e te, liberi finalmente di dar voce alle emozioni che per troppi anni abbiamo represso, o a fatica ignorato.
I tuoi capelli mi solleticano il viso, mentre con passione continui a baciarmi, fino a restar entrambi senza fiato. Ti scosti un attimo, respiri sulle mie labbra, e di nuovo le rapisci tra le tue.
I miei piedi tornano a toccare il pavimento. Di un soffio allontani la tua bocca dalla mia, mentre lentamente fai scendere la cerniera della mia divisa. Non so perché, ma inizio a tremare, e tu ti fermi. No. Non fermarti amore mio. Non fermarti... non fermarti...
***
Perché tremi, Key? Non vuoi anche tu quello che voglio io? Cerco nei tuoi occhi una risposta. Mi sorridi. E la mia mano ricomincia a scendere...
Ci liberiamo dei vestiti, senza fretta, assaporando fino in fondo questo momento soltanto nostro. Esiti un attimo, imbarazzata, quando ti ritrovi davanti al mio sguardo completamente nuda. Chini leggermente la testa e ti volti. Non ti avevo mai vista così. Sei splendida, Key. Delicatamente ti sollevo il viso, obbligandoti a guardarmi. Tu allunghi una mano e togli la benda che copre il mio occhio ferito. Nulla più ci separa, adesso.
Piano ti spingo verso il tavolo. Ti faccio sedere davanti a me. Non è questo un comodo giaciglio per amarsi, mia Key, ma a te non importa, e nemmeno a me. Con una mano risalgo dai tuoi fianchi lungo la schiena, per poi spostarmi sui tuoi seni perfetti. Li accarezzo. Li bacio, assaporando l'aroma inebriante della tua pelle. Con l'altra mano mi addentro tra le tue gambe socchiuse, fino a violare sfacciatamente la tua intimità. Tu appoggi la fronte sulla mia spalla, sospirando, i tuoi capelli dorati a sfiorare il mio braccio ed il mio petto. Con le dita affusolate scivoli sul mio torace ed i miei addominali si contraggono in un moto involontario. Tu con la mano ne segui il disegno, scendendo sempre di più, trasformando il mio desiderio e la mia eccitazione in una bramosia impossibile da controllare. Sento il mio corpo bruciare. Afferro le tue gambe tirandoti con impeto a me. Premo il mio inguine contro il tuo e alla fine sprofondo dentro di te. Un grido soffocato va a morire sulle tue labbra, spento dall'ennesimo bacio che rubo alla tua bocca.
Poi, d'un tratto ti scosti da me, appoggi le mani sul tavolo, appena dietro la linea dei fianchi, ed inarchi leggermente la schiena, reclinando da un lato la testa. I miei movimenti si fanno più veloci, e tu assecondi ogni mio gesto, mentre mi spingo sempre più forte dentro di te. Mi chino su di te, ansimando, le tue gambe a cingere saldamente i miei fianchi. I nostri respiri si fondono in un unico affannoso alito. Sulla nostra pelle limpide gocce di sudore. Ti guardo, e tu mi guardi, mentre senza fermarci danziamo l'uno nell'altra, tutt'uno nel corpo e nell'anima...
...Dopo tanto tempo, mi sento di nuovo vivo...
NOTE DELL'AUTRICE
Intanto,precisiamo che il titolo della fanfic non è di mia invenzione ma è tratto da un film francese degli anni '60. Dunque,questa one-shot è ambientata successivamente al film di Shinji Aramaki "Space Pirate Captain Harlock". Ringrazio fin da ora chi si fermerà a leggere!!
Alla prossima
Marta
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Un uomo, una donna
FanfictionDurante un assalto ad un vascello della Gaia Fleet, Key viene ferita, gravemente ferita. Tutti sull'Arcadia temono per la sua vita, in particolar modo il Capitano. Fortunatamente la bionda pirata si riprende ed Harlock la convoca in privato per acce...