uno.

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La luce del sole cominciava ad illuminare la mia stanza, non sapevo che ora fosse, ma non volevo assolutamente alzarmi, anche se sapevo che da lì a dieci minuti mia madre avrebbe cominciato ad infastidirmi perché dovevo andare a scuola. Non che non volessi andare a scuola, per carità, ma quella mattina ero svogliata. Perché? Beh, il motivo era che oggi si sarebbe tenuta la selezione delle nuove Cheerleader, ed io ero il capo, ergo dovevo esserci per forza. Una noia mortale!

Ad un certo punto sentii il mio cane che cominciava a leccarmi la mano, "Toulouse, per favore lasciami dormire." Dissi rigirandomi dalla parte opposta, ma lui come faceva sempre, con un balzo saltò sul letto e cominciò a leccarmi il viso, ridendo lo presi in braccio "Okay okay, mi alzo!" scesi dal letto, il parquet era ruvido ed io ero a piedi nudi.

Con Toulouse in braccio uscii dalla mia stanza per andare in cucina, appena all'inizio delle scale lo lasciai a terra e stropicciandomi gli occhi scesi le scale, in cucina ad aspettarmi c'erano mia mamma e mio fratello Frankie, "Buongiorno fiorellino!" esclamò l'ultimo, invece io lo salutai con uno sbadiglio e un cenno con la mano, "Vedo che abbiamo dormito bene." Disse mia madre guardandomi sbadigliare, io le stampai un bacio sulla guancia e poi mi sedetti al bancone in cui lei aveva appena appoggiato il caffè latte e un muffin per far si che io facessi un po' di colazione.

Dopo la colazione, mi chiusi in bagno a prepararmi, uscii pettinata con una coda alta, la mia divisa rossa e blu delle cheerleader, delle scarpe da ginnastica e truccata con il mio solito eyeliner nero.

"Fai la brava pulce, ti vengo a prendere finita scuola. Buona giornata Ari!" disse Frankie mentre chiudevo la portiera della sua macchina, "Tranquillo, buona giornata fratellone!" lo salutai dal finestrino. Appena mi girai trovai subito Lily corrermi in contro, "Ari Ari, oggi abbiamo le selezioni!" strillò saltellando, aveva un vocina così stridula che a volte mi faceva salire i nervi che mi sarebbe venuta voglia di schiaffeggiarla, ma era una della mia migliori amiche e non potevo schiaffeggiarla, "Si Lily lo so, calmati. Dov'è Bea? Pure lei è con me e te nella giuria." Le dissi guardando in giro, "Sicuramente sarà a strusciarsi su Zayn vicino agli armadietti." Disse ridendo.

Eravamo appena entrate in classe e vidi che c'era un ragazzo nuovo, in piedi vicino alla cattedra del professore, era trenta centimetri più alto di me, aveva i capelli lunghi e ricci, era pieno di tatuaggi, vestito totalmente di nero, con degli stivali strani, da vecchio.

"Ma chi è quel tipo?" chiesi a Niall, lui mi rispose facendo spallucce, rifeci la stessa domanda a Louis che mi rispose un bel "Ma che cazzo ne so io" ridendo, il solito deficiente, Bea entrò nella conversazione e disse una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, "Non so chi sia, ma gli darei una bella sbattuta." disse mordendosi il labbro. Non so perchè ma questo suo commento da zoccola mi dava fastidio per due cose, primo era fidanzata con il mio migliore amico da più di tre anni e secondo, avevo un certo senso di gelosia verso quel ragazzo, aveva qualcosa che mi attraeva da morire.

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"Si grazie tesoro, ti faremo sapere, grazie per essere venuta" dissi spuntando il nome di Margaret dal mio elenco, "A me faceva pena, sembrava una scimmia a cui prudeva il culo." sputò Bea, mentre si limava le unghie, "Ma dai non puoi essere un po più carina? Non mi ricordo che tu sia stata così brillante al tuo provino, ma comunque sei stata scelta." disse Lily con uno sguardo serio, aveva ragione, Bea aveva fatto si e no due ruote, un salto e una verticale, ma era stata scelta perchè bella e un po' snodabile. "La prossima!" urlai, entrò una ragazza molto bella, aveva i capelli scuri, gli occhi color nocciola e un bellissimo fisico, "Salve mi chiamo Chrissy, frequento la stessa classe di Scienze di Lily e vorrei provare ad entrare nella vostra squadra." disse lei sorridendo, "Prego, dacci dentro." le dissi dopo aver fatto un battito di mani.

Era stata brava, molto, ci aveva dato veramente dentro, sapeva tutte le nostre coreografie, perfette, "Grazie mille Chrissy, ti terremo informata." le dissi sorridendole, appena uscì dalla stanza eravamo tutte entusiaste, poteva benissimo sostituire Amelie, che si era fatta ingravidare dal quaterback della nostra squadra di Football, era perfetta, minuta come me e sicuramente avrebbe potuto fare con me i lanci. "Perfetto allora a pranzo la faremo sedere con il nostro gruppo e le diremo che è stata scelta, adesso continuiamo a far entrare le ragazze sapendo benissimo chi prendiamo, perchè fuori ci sono le solite." dissi, "La prossima!" urlò Bea.

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"Praticamente, eravamo in garage da me quando sentiamo casino, allora cosa facciamo? Usciamo fuori e vediamo Liam per terra, vicino alla spazzatura che era caduto per correre dietro al cane a cui stava facendo da dogsitter." urlò Niall ridendo, "Ah ah, molto divertente Nialler, vogliamo parlare quando se caduto in piscina e sei risalito senza costume?" minacciò Liam con un sopracciglio alzato, "NO, grazie ma no," disse il biondino smettendo di ridere; eravamo in mensa da ormai una mezz'oretta, avevamo già avvisato Chrissy che era in squadra e quindi stavamo mangiando tranquilli. Mentre mandavo giù il boccone, guardai verso uno dei tavoli più nascosti della mensa, seduto da solo c'era il ragazzo nuovo, durante la lezione di Filosofia avevo capito si chiamasse Harry Styles e che venisse da Londra, non sapevo altro, "Ha fatto il provino per entrare nella squadra di Basket, è molto bravo, penso che sceglieremo lui." mi disse Lou, facendomi saltare sul posto dalla paura, "Madonna mia Louis potresti non fare più ste robe? Ti muoio qua io!" gli dissi tenendomi una mano sul petto.

Era così affascinante, era misterioso anche mentre mangiava la mela, lo stavo contemplando quando si accorse che lo stavo fissando, i nostri occhi si incrociarono, fu come un colpo al cuore, aveva due occhi verdi, erano bellissimi, toglievano il fiato.

Quando quel venerdì pomeriggio tornai a casa, pensai a quei due smeraldi verdi, erano fissi nella mia mente e se lui non mi avesse notata?

Mi sarei presentata il giorno dopo.



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