Volantini

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Capitolo 10

2 settimane dopo

Sono distesa sul letto della mia camera a pancia in giù.

La mano sinistra sotto il mento a sorreggermi la testa mentre ricontrollo annoiata gli annunci che ho creato appena due giorni fa.

Sono 200,oltre ad essere la prossima fonte principale di pubblicità per il Frankfurt.

Piego le gambe verso l'alto,incrociandole mentre mi auto congratulo per l'ottimo lavoro fatto.

"Allora Grace? Va bene così?" Mi volto verso Louis,che avevo mandato a cambiare nel bagno della mia camera.

Quasi mi affogo col mio stesso respiro,e non riesco a capire neanche io se lo faccio perchè è troppo bello...o troppo buffo.

In ogni caso scoppio a ridere,dopo aver invano tentato di trattenermi,e lui mi guarda imbronciato,controllando freneticamente se qualcosa nel suo look è fuori posto.

Quello che non capisce è che nel completo verde tiffany impolverato che indossa,è tutto fuori posto.

"Cosa c'é che non va?" borbotta lisciando la giacca ed io porto una mano alla bocca per bloccare l'isterica ilarità che si ostina a non voler passare.

"Oddio Louis,ma come sei conciato?" riesco a dire,anche se il tono supera di qualche ottava il normale.

Lui alza gliocchi al cielo.

"Sei tu che hai detto 'vestiti casual e comodo',e ti ho citata" mi addita e questo,lo giuro,é il colpo di grazia. Porto le mani allo stomaco nel vano tentativo di fermare i crampi che scuotono il mio corpo,mentre esplodo in una risata che non mi capitava di sentire da settimane.

"No ma continua pure,non sia mai che qualcuno qui presente possa offendersi" si acciglia lui,mentre comincia a togliere la giacca,rimanendo con la più sobria camicia bianca.

Io annuisco,credo,e mi rimetto seduta dritta. Lo vedo sistemarsi una giacca sulla spalla,mentre la tiene ferma per il colletto. Mi sta fissando,in attesa di una risposta.

"Intendevo un paiodi jeans e una maglia Lou,voglio scendere in città non ad un ga-"

"Si,ho capito,mi hai già fatto questo discorso" si lamenta passando una mano tra icapelli "Harry dovrebbe averne un paio,di jeans,chiederò a lui" mi informa poi,ma sembra dirlo più a se stesso.

"Mi stai dicendo che tu non ne hai neanche uno Lou? Come ti vesti quando vai a Francoforte?" chiedo poi e le sue guance si colorano leggermente.

"Non scendo spesso,al dire il vero" borbotta "Almeno non io personalmente,di solito mando Niall o Zoe" aggiunge ed io annuisco,voltandomi verso il computer e cliccando sul tasto stampa per rendere reale quello che spero sarà l'inizio della risalita dell'hotel.

"Oh" aggiungo poi non pienamente interessata "Come mai?"

Lui fa spallucce.

"Non tutti i ricordi che ha Francoforte di quest'hotel sono positivi Miss Grace.La gente non mi vede esattamente come un personaggio positivo,temo."

"E' per questo che hai fatto tante storie prima di accettare di accompagnarmi?"

Fare tante storie é l'apoteosi degli eufemismi. Quello che ha fatto lui é stato quasi far scoppiare la terza guerra mondiale. Prima cominciando con una sfilza di scuse infantili,poi gridando e alla fine arrendendosi. Tutto questo in circa 20 minuti.

Louis Tomlinson continua a rimanere un mistero per me.

Lo vedo annuire cauto per poi avvicinarsi a me.

Great Frankfurt Hotel ⓛⓣDove le storie prendono vita. Scoprilo ora