Amy.

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Caro Harry,

sono passate due settimane da quando ci siamo visti. Sia fuori casa che a scuola.

È successa una cosa che anche a scriverla mi fa male.

Ero in macchina, stavo andando al ristorante cinese, mi ero preparata, avevo indossato un vestitino rosso e dei tacchi, i capelli acconciati e pensavo che niente della mia vita andasse storto.

Stava piovendo ma ero quasi arrivata al ristorante, quando una macchina devia e mi viene addosso.

Mi sono risvegliata in un letto d'ospedale con una benda sulla testa, distesa su un lettino dannatamente bianco, e dei fili attaccati alle braccia.

Un dottore è arrivato velocemente e mi ha fatto alcune domande, annunciandomi che non avrei più potuto camminare.

Ho pianto per due fottuti giorni in quella merda di lettino dell'ospedale.

Poi mi hanno rimessa e sono costretta ad andare in giro con una sedia a rotelle.

Tra tre giorni vado a riabilitazione, e non vedo l'ora di disfarmi di questo supplizio così che possa tirare un calcio nelle parti basse a quell'uomo che mi ha fatto diventare handicappata.

Mi sembra strano, dopo tanto tempo, dire "domani mi devo alzare presto perché devo andare a scuola."

Sono molto eccitata al riguardo anche se con una sedia a rotelle al posto delle gambe.

Con rabbia,

Amy.

Diary. ~h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora