Speranza

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La vita in quel periodo era pericolosa, ma poteva essere una scusa per l'abbandono di un figlio?

Essere dei semplici schiavi comportava alle generazioni future, nate in quella famiglia, di diventare automaticamente come i loro avi. Era un reato volere il meglio per i propri figli e cercare di ottenere ciò che si vuole?

L'asso di tempo tra il pensare e l'agire sarà mai abbastanza?

Tante domande, forse troppe. Peccato che non ci fosse tempo per pensare, bisognava fare... ma cosa?

Non volevano quel destino per la loro unica figlia.. la descrivevano come Speranza ma si pronunciava Avversità. Hanno dato la loro vita per Lei e cosa ha fatto? Gli ha delusi, o almeno era ciò che pensava ogni volta che puliva le camere dei suoi padroni.

Lei, una schiava, non sapeva neanche cosa volesse dire speranza, l'aveva sentita pronunciare dai suoi genitori prima che succedesse... ma oramai non si ricordava neanche la voce dei suoi creatori. Ricordava vagamente la voce soave che cantava la Sua canzone però non sapeva distinguere di chi fosse.

Comunque una bambina come lei era stata fortunata a finire come schiava ma i suoi non poterono mai saperlo.

L'avevano abbandonata e ora dovevano subire l'ira degli dei.

Se volevano essere in pace con loro stessi e con le loro divinità tanto amate dovevano offrirla in sacrificio.

Ciò non accadde, ma forse era la cosa migliore da fare, da neonata non avrebbe capito le loro intenzioni.

Non credo negli dei, Loro sì, forse troppo ed è per questo che si offrirono in sacrificio, per una vita migliore per la loro Speranza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 18, 2016 ⏰

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