LaRagazzaVampiro21

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Il fumo tra gli adolescenti

Nella società di oggi, il problema comune tra gli adolescenti è l'uso di droghe, in prevalenza il fumo. L'adolescenza è considerato come uno dei periodi più difficili della vita ma anche uno dei più belli. E' un periodo dedicato alla ricerca di se stessi. In questo periodo della vita essere accettati in un gruppo è molto importante, così come essere alla moda. Durante questi anni di crescita, gli adolescenti iniziano a vivere le prime esperienze positive e negative. La pressione dei coetanei, la curiosità, e la disponibilità di droghe, sono fattori che spingono alcuni adolescenti giovani e vulnerabili ad assumere queste sostanze.

Uno dei motivi significativi di consumo di droga negli adolescenti è la pressione dei pari, in particolare dalle influenze sociali tra amici, conoscenti, la scuola e la comunità. A seconda delle esperienze della persona e delle scelte, le circostanze e le conseguenze possono variare. Se in un gruppo un adolescente fa uso di droga, allora ci può essere una forte pressione dovuta al fatto che queste sostanze sono presenti e possono facilmente essere offerte.

IL FUMO

Ragazzi e fumo: per chi ha un figlio adolescente, sperare di passare indenni da un binomio di questo genere è praticamente impossibile. Perché, stando alle statistiche, quasi tutti gli adolescenti oggi fumano regolarmente o lo fanno di tanto in tanto o, per lo meno, hanno sperimentato la sigaretta. Il fumo esercita ancora oggi un'attrattiva irresistibile sui più giovani, perché regala un'aria vissuta, fa sembrare grande ed è associato a una sorta di iniziazione verso il mondo degli adulti. Tanto è vero che la maggior parte di coloro che iniziano a fumare è minorenne e lo fanno proprio per allontanarsi il più possibile dall'infanzia e dal controllo dei genitori. Non di rado, l'ingresso alla scuola superiore o in una classe successiva coincide con la sperimentazione della sigaretta, che segna appunto il passaggio verso il mondo degli adulti.

VIETARE PUO ESSERE PERICOLOSO

Una volta superata l'incredulità e assimilata la realtà che il proprio ragazzino fuma, il passo successivo è come indurlo a smettere. Perché questa è una strada che va perseguita, nella certezza che la sigaretta esercita un effetto negativo per la salute e che potrebbe anche aprire la strada ad altre forme di dipendenza. In primo luogo va detto che il divieto al fumo, per quanto sensato e sicuramente approvato dalle frange più puriste dei genitori, può essere controproducente. Infatti i ragazzi fumando non provano piacere, non sono ancora dipendenti dalla sigaretta: fumando vogliono dimostrare di fare quello che vogliono, soprattutto di fare quello che i genitori non vogliono. Di conseguenza, vietare le uscite, negare la paghetta, proibire Tv e videogiochi ha solo l'effetto di inasprire i ragazzi, che attraverso la gestione della sigaretta vogliono tagliare di netto il dominio di mamma e papà. Inoltre è bene ricordare che i ragazzi possono trovare comunque le occasioni per fumare, perché il controllo dei genitori non può e non deve essere così serrato. Possono fumare tornando da scuola, quando vanno dagli amici e l'ostinazione potrebbe trasformare la semplice curiosità in una vera e propria dipendenza.

MEGLIO RICORRERE AD UN DIALOGO COSTRUTTIVO

Non è nemmeno costruttiva la strada opposta, ossia il lasciare fare loro quello che vogliono, magari offrendosi di comprare le sigarette: questo indurrebbe in confusione un ragazzo perché non si deve dimenticare che il fumo fa male, quindi un genitore non si dovrebbe mai porre dalla parte di colui che favorisce le cattive abitudini. I ragazzini devono capire i danni che vengono dalla sigaretta, in modo che poi comprendano anche quelli che derivano dalle altre dipendenze. Si può allora provare facendo notare i rischi soprattutto estetici del fumo piuttosto che lo spauracchio delle malattie tumorali: alito pesante, pelle spenta e più brufolosa, capelli perennemente impregnati di cattivo odore. In un secondo momento si possono dimostrare i danni fisici magari lasciando di tanto in tanto in giro per casa articoli di giornale che parlano della relazione tra fumo e forme cancerogene. Questa strategia dimostra a un ragazzo che i rischi oggettivi e non inventati dai genitori esistono davvero e che a lui viene affidata la responsabilità di gestire la sua salute. Forse, così facendo, si sente investito di un ruolo più adulto e che non decida autonomamente di dire basta.

Gli adolescenti e il loro rapporto con il mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora