Capitolo 4

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Spostai il mio sguardo su Juliet, vedendola abbastanza scoraggiata..

Fece un grosso sospiro, sorrise e ritornó in cucina..

La fermai prima che varcasse la soglia della grande stanza..

«Juliet, ma, chi è?!» feci io indicando l'atrio dove era successo tutto poco prima

Nonostante l'avessi bloccata, si diresse verso l'isola della cucina, pulendo nervosamente il bancone

«Oh, beh lui è mio figlio, Harry» disse facendo vorticare glil occhi al cielo

«Niente di cui tu, ti debba preoccupare tesoro» finì, facendomi un occhiolino

NIENTE DI CUI IN MI DEBBA PREOCCUPARE?!?!?

M A S C H E R Z I A M O ? ! ?

La continuavo a fissare abbastanza esterefatta..

«Sietidi pure May» fece Juliet indicandomi la sedia al lato lungo della tavola imbandita..

Mio padre si era giá sistemato al capo tavola,
Controllando l'anatra e tutte le altre prelibatezze in modo abbastanza vorace..

Juliet diede uno sguardo veloce alla tavola,

Si pulí le mani sul grembiule, che appese sul bordo del lavandino, e si sedette all'altra estremitá del tavolo abbastanza soddisfatta..

«bene..» disse in un sospiro

«HARRY!! SCENDI! È TUTTO PRONTO!!» urló poco dopo

Mi sentivo fuori posto, fuori luogo, quancosa era sbagliato..

Mi diedi un'occhiata veloce impercettibile.

Mi fermai alla caviglia dove quel.. Braccialetto risaltava... Tutto colorato

L'ultimo regalo di mia mamma abbastanza normale e adatto a me, o dove non ci fossero piccole pietruzze colorate che spuntavano dappertutto.

Portai lo sguardo sul piatto di porcellana, scrutando, aspettando che arrivasse Harry, il decoro dorato al bordo che spiccava illuminato dalla luce delle candele e del lampadario sulle nostre teste..

Harry non dava segno di vita,

Juliet risultava abbastanza irritata, osservava il vino rosso che faceva roteare lentamente nel suo bicchiere..

Cominciai a tamburellare le dita sul vestito e a muovere i piedi sotto la tavola..

Dovevo muovermi,

Mi schiarii la voce

«Ju.. Juliet dov'è il bagno?»

Lei spostó sudito lo sguardo su di me

«Oh»

L'avevo colta di sprovvista

«Sulle scale, la prima porta a sinistra..»

«Grazie, faró subito» dissi io tranquillizzandola

Fece un sorriso forzato, tornando ad osservare il vino

Mi alzai lentamente cercando di fare il meno baccano possibile,

Cercai di alzare la sedia, ma non ci riuscii, a quanto pare era inceppata in una qualche asse di legno

Nonostante questo continuai a spingerla indietro

Facendola cadere

«NO!!»

Allungai il busto, rimanendo a gambe tese,

Non c'e l'avrei mai fatta a salvarla in quel modo, cosí mi misi in punta di piedi,

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2015 ⏰

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