Capitolo 1

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Ero seduto ad aspettare mia madre che fra qualche minuto sarebbe uscita da quella stanza. Più ci penso e più mi sale l'ansia. Mi tocco ripetutamente i capelli e guardo le mie scarpe ormai consumate. Non possono farmi aspettare così tanto.
La porta si apre ed esce mia madre, con un grande sorriso stampato in faccia. Mi si avvicina e mi abbraccia forte.
"sei stato ammesso". A quelle parole mi brillarono gli occhi. Sono così felice. Sono stato ammesso alla Briston School, la scuola più prestigiosa.
Mi sciolgo pian piano dall'abbraccio e le sorrido.
"sono felice per te" - mi sorride.
"grazie mamma".
A scuola sono sempre stato bravo, non ero il migliore ma me la cavavo. Quando mi hanno chiesto di abbandonare la mia vecchia scuola per venire quí, sono saltato dalla gioia. Però dover abbandonare il mio migliore amico mi spaventa, è il mio unico amico. Sono un ragazzo timido quindi non riesco a legare facilmente.
Arriviamo a casa e vado subito in stanza a buttarmi sul letto. Chiudo per qualche secondo gli occhi ma la suoneria del mio cellulare mi sveglia. Lo prendo e rispondo, sdraiandomi sul letto.
"Pronto? Oh si, tutto bene. Sono.. stato accettato. Grazie, anche io sono felice.. Ci vedremo anche se non andremo nella stessa scuola vero? D'accordo. Ci vediamo."
Lascio cadere il cellulare sul letto e chiudo gli occhi.
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Apro lentamente gli occhi e li strofino. Devo essermi addormentato.
Vado in soggiorno e trovo mamma sul divano che guarda un film. Sorrido. Le voglio molto bene.
"Jeffry, la prossima settimana inizierai a frequentare la tua nuova scuola lo sai?"
"Oh.. così presto?"
"lo so che sarà difficile per te ma stai tranquillo, andrà tutto bene" mi sorride. Il suo sorriso mi rassicura e sorrido anche io.
Vado in cucina e prendo il resto della pizza di oggi. Mh, ha sempre un buon odore. Metto un pezzo in un piatto e vado nella mia stanza.
"Che ore sono?" guardo il cellulare. Le 22:05. Mi siedo sulla scrivania e prendo il libro che sto continuando a leggere. È un libro giallo, adoro questi tipo di libri.
Lo apro ed inizio a leggere, tirando dei morsi alla pizza.
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Chiudo il libro e sbadiglio. Prendo il cellulare e guardo l'orario. Cavolo è tardi. Vado sul letto e mi stendo, crollando all'istante.
Apro gli occhi e mi guardo attorno. Mi siedo sul letto e mi tocco i capelli. Prendo il cellulare e.. 5 chiamate perse? Tutte da Mike, il mio migliore amico. Lo richiamo e dopo 3 squilli, risponde.
"Hei"
"Finalmente hai risposto! Cazzo, è da prima che ti sto chiamando"
"Scusa.."
"non importa. Comunque vieni da me, ora". Riattacca senza che potessi dargli una risposta.
Mi alzo sbuffando e vado in bagno a lavarmi. Mi vesto con un maglione nero, un jeans strappato e le converse. Mamma non c'è, sarà a lavoro. Esco e vado verso casa di Mike, nonché a 5 minuti da casa mia. Forse è per questo che siamo diventati migliori amici. Facevamo la stessa strada ogni giorno, e una mattina decise di parlarmi. Da allora diventammo grandi amici.
"HEI" - una voce mi fece ritornare alla realtà. Era Mike che mi salutava con la mano. Ricambio il saluto e vado verso lui.
"amico, complimenti ce l'hai fatta" mi sorride ed io faccio lo stesso.
"giá, ce l'ho fatta.."
Nonostante lui fosse il mio migliore amico, non gli ho mai esposto i miei sentimenti. In realtà non l'ho mai fatto a nessuno. Ma meglio così, non mi capirebbero.
"dobbiamo fare una festa" - sembrava entusiasta per l'idea, ma no.
"assolutamente no, non voglio feste."
"Ricominciamo. Sei sempre il solito guasta feste"
"si, lo sono" È per questo che mi avrà chiamato? Dovrebbe saperlo che non mi piacciono le feste. Ha sempre cercato di farmi andare a qualche festa, ma l'ultima e l'unica volta che andai una ragazza mi si buttò addosso, del tutto sbronza, cercando di baciarmi. Che schifo.
"dai, non capiterà quello che è successo l'ultima volta. Sarà solo per salutarti affettuosamente"
"MA NON DEVO PARTIRE O ANDARE CHISSÀ DOVE, DEVO SOLO CAMBIARE SCUOLA". Mi sono appena accorto di aver alzato la voce, ed io non lo faccio quasi mai.
"scusa.. non volevo alzare la voce"
"no, hai ragione. Ho sbagliato"
Lo guardo girarsi pronto ad andare via.
"Sai, ogni tanto dovresti cercare di divertirti e non essere il solito noioso asociale." Cosa? È questo ciò che pensa davvero di me? Il.. solito noioso asociale?
"Vaffanculo Mike."
Mi giro e vado via. Non ci posso credere. Sono sicuro che sparlava anche di me con gli altri suoi amici. Ho perso il mio unico amico, bene.
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La settimana passa abbastanza in fretta. Mike non mi ha più chiamato da quella volta. Domani inizierò il mio primo giorno e sono molto ansioso. Riuscirò a fare amicizia? Avrò una ragazza? Non devo pensare a nulla, devo solo rilassarmi.
"Domani è il grande giorno"
"Ugh, mamma stavo cercando di non pensarci."
Ridacchia e mi fa l'occhiolino. Le sorrido e vado in camera. Controllo il cellulare ma niente. Nessun messaggio, nessuna chiamata, niente di niente. Nessuno mi calcola, non sono niente. Niente per nessuno.
Mi strofino gli occhi e prendo gli auricolari. Quando sono triste ascolto solo la musica perché non ho nessuno con cui parlare dei miei sentimenti. Si, decisamente dopo sto meglio.

Ciaao ragazzi, ho voluto iniziare a scrivere una nuova storia. Perdonatemi se non ho continuato l'altra ma ero a corto di idee. Spero che questa vi piaccia. Dal prossimo capitolo inizierà completamente la storia. Fatemi sapere se posso continuarla. Baci

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