Kohal Road

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"Oh, io non sudo mai, chi suda? Io no di certo...è così bello non far niente per non sudare, tanto chi ha bisogno di fare qualcosa se ha venti maggiordomi come me?" Dissi imitandola davanti allo specchio.
Mi levai gli occhiali da sole con un gesto fulmineo lanciandoli a terra.

"Ma fottiti. Tu e il tuo non far nulla... Credo che tu sia la persona più ignorante, più scema e pigra dell'intera galassia! Che dico galassia? Dell'intero universo! Ma che ne sai tu, povera scema? Non sai nemmeno che cos'è un pianeta.." Urlai continuando a guardarmi.

Sentii una risata trattenuta provenire da dietro la mia schiena.
Dentro la lastra vitrea dello specchio intravidi Harry poggiato allo stipite della porta.

"Oh.." Mi voltai.

"No, no continua..non vorrei che mi staccassi la testa perchè non ti sei sfogata!" Sghignazzò.
Entrò poggiando lo zaino nero a terra, per poi sedersi sul mio letto.

"Tranquillo, ho finito.." Sorrisi.

"Cos'era? Un invito di morte ad Emily Wishers?" Sorrisi di nuovo.

"Più che altro era un elogio alla sua deficienza..non può essere così scema non trovi?" Lo corressi.

"Io..non trovo, per me è una ragazza carina"

"Stiamo parlando di cervello non di viso..o qualsiasi altra cosa tu reputi carina" dissi riprendendomi il cuscino che aveva tra le mani.

"Ad esempio?" Chiese alzando un sopracciglio.

"Non ho idea di cosa tu possa reputare carino...ma quello che voglio dire è che se tu le chiedi quanto fa due più due, lei ti direbbe che non lo sa.." Mi lamentai di nuovo.

"Becky non ti sembra di esagerare?"

"Lasciami finire Harry. Ti direbbe che non lo sa...allora tu cercheresti di spiegarglielo in modo che capisca: 'se hai due smalti e compri altri due smalti..che cosa ottieni?' ..."

"E lei?" Chiese incuriosito.

"E lei direbbe 'Ottengo piú colori per dipingermi le unghie!' O qualcosa di simile..credo"

Scoppiò a ridere alla mia affermazione.

"Che gran cagata, Becky sei assurda! Perché non potrebbe semplicemente rispondere 'quattro'?" chiese dandomi una spinta.

"Ahi! Mi hai spinta contro il muro...ho battuto la testa!" Protestai.

"Perchè?" Insistè impedendomi di cambiare argomento.

"Beh credo sia una risposta troppo intelligente per il suo micro microcefalo" dissi massaggiandomi il punto che avevo picchiato contro il muro con la mano.

"Hai detto micro due volte" fece notare.

"L'ho fatto apposta" mostrai una linguaccia e poi mi alzai infilandomi le mie scarpe da corsa nere.
Strinsi bene le stringhe, che due secondi dopo legai in un fiocchetto.

"Ti alleni anche oggi?" Chiese mentre infilavo la felpa della scuola.

"Giá" mi legai i capelli in una coda alta con un laccetto per capelli.

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