Cap. 1

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-Banana-Man.
-Chi?
-Banana-Man. Voglio diventare come lui. Un povero barbone che indossa un costume giallo somigliante ad una banana davanti il negozio di alimentari sotto casa mia.
-AH...Ecco... Hai un motivo?
-Per?
-PF. Nulla ...
-Bha. Sei strano.
-Che?! Sei tu che mi parli di tipi vestiti da banane!
-Shhh... Mi piacciono le banane. Tutto qui... uhm. Potrei...diventare una scimmia!
-Ma... E banana-man?..
-Eh?
-Non volevi essere come lui?
-Bho ... Anche.
-Bha. Non capisco che ci parlo a fare con te.
-Dai su... Smettila di lamentarti... Voglio andare a casa...
-Non vedi che piove?.. Non hai portato neanche un ombrello...
-Se corro?
-Ma sei scemo!? Prendere la febbre per una sciocchezza simile... Poi non hai neanche fretta.
-Uffa.
Aspettare che la pioggia cessi sotto la fermata di un bus non è il massimo... Non ho mai amato particolarmente la pioggia. Mi presento. Haruka. 17. Frequento un piccolo istituto non molto distante dalla pasticceria "Sweet Streat" dove ho conosciuto Akira, un povero 22enne insoddisfatto della sua "monotona vita" dice lui. Vorrebbe cambiare casa e trasferirsi in una citta meno caotica ma purtroppo il suo salario non glielo permette.
In quanto a me vivo con mia madre, una donna scorbutica e vanitosa. Mi ha avuto da giovane e non ha mai saputo chi fosse mio padre (viva le troie), ma a quell'età è normale che qualcuno commetta sbagli simili, ed è tuttora alla ricerca del suo "uomo perfetto". Anche io sono alla ricerca di qualcuno, e non sto parlando di chissa quale persona. Vorrei solo qualcuno che si occupasse di me nel modo giusto.
※A:Akira, H:Haruka※
A: Ohi. A cosa pensi? *Gli strattona il braccio*
H: Uhm.. Nulla... Ma, secondo te...
A: Cosa?
H: Le scimmie posso mettere costumi da banana?
A: Idiota.. * Colpo alla nuca*
H: Smettila!
A: Guarda scimmietta. Ha smesso di piovere. Torno a casa!
H: A-Akira!
A: Cosa?
H: Posso venire con te?
A: Uhm. Certo.
H: Grazie * Sorride dolcemente*
La strada verso la casa di Akira è molto particolare.. Per raggiungerla bisogna attraversare vicoli e scalinate strette strette fino ad arrivare ad un parco. Poco più in la, dietro un vecchio albero, si scorgono dei vecchi palazzi dove ormai abitano poche persone e Akira vive proprio in uno di quelli.
Condivide il piccolissimo appartamento con il suo gatto Kuro (Indovinate un po il perchè), una palla di pelo completamente nera.
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Butto la cartella a terra e mi dirigo in cucina per prendere una tazza di caffè, un po come se fossi a casa mia.
A: Caffè anche per me grazie!
H: Arriva.
Mi dirigo velocemente verso la camera da letto con le 2 tazze fumanti in mano.
H: È caldo eh.. Non ti scottare come l'ultima volta! *Ridacchia*
A: Smettila. Quando hai intenzione di andare a casa oggi?
H: Non andrò...
A: Tua madre si preoccupa se stai via tanto, e poi pomeriggio ho del lavoro da sbrigare in pasticceria.
H: Vengo con te.
A: Sai che il Signor Keeita si incazza se ti vede la dentro.
H: Aspetto fuori..
A: No. Finisci i compiti e ti porto a casa.
H: Va bene..
Akira ultimamente è strano... Sembra voglia stare il meno possibile con me. Non voglio essere invadente quindi alla fine se mi chiede di andare lo faccio dopo un po, anche se sembro insistente.
A: Ehi Haru...
H: Uhm?
A: Nha.. nulla *gli strappa la tazza dalle mani e lo stringe a se*
H: Soffocoh.

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