Cap.3

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Apro un po gli po' gli occhi. È mattina, dovrei andare a scuola.
Con tutte le forze che ho mi alzo e lascio il letto completamente in disordine. A cosa serve fare il letto se alla fine devi andare a dormirci di nuovo?
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Doccia veloce, scendo le scale e sento "stani" rumori provenire dalla camera di mia madre. Non ho tutta questa voglia di vedere chi si è portata a letto stavolta quindi mi avvicino alla porta e busso...
H: EHI MAMMA! STO USCENDO!
Y:....
H: MAMMAAA!
Y:.....
H: Pf... STO ENTRANDO.
Apro. Non è mai un bel vedere, sceglie uomini che non potranno mai essere chiamati "papà". Sempre rozzi nei modi di fare e nell'aspetto.
Y: Che sei venuto a fare?
H: Le chiavi....
Y: Sono nella borsa.
H: Si mamma, dov'è la borsa?
Y:Bho...
Mi metto a cercare ma nulla.
Y: Piú tardi vado a casa di Nicolas...
H: Sarebbe...?
L'uomo misterioso accanto a mia madre si gira e mi colpisce con lo sguardo.
N: Sono io.
Che voce rauca, per nulla sensuale. Che razza di gusti ha mia madre?!
H: Ah... Non trovo le chiavi... Sto da Akira stanotte.
Y: Piuttosto vieni con me. Da quello non ci vai, non mi piace la zona in cui vive, è troppo isolata, e non mi piace il suo "snobbare la gente".
Il primo incontro tra mia madre e Akira non fu il migliore visto che lei ci provava palesemente con lui ma Akira la ignorava, snobbandola appunto. Akira è un bel ragazzo: Alto, moro, occhi chiari, uno sguardo che colpisce, il viso fine e la sua espressione impassibile lo rendono misterioso e intrigante. Fisicamente poi, non è un ramo secco come me. Si tiene in abbastanza in forma.
H: Non ci vengo con te. Non mi piace sto tipo.
N: Portami rispetto!
L' uomo si alzò di scatto afferrandomi per il polso, fortunatamente riuscii a sfilare il cappotto e uscii di casa correndo.
Il primo posto dove pensai di andare non era da Akira ma bensì dalla sua ex ragazza, dove mia madre non avrebbe mai potuto trovarmi. Si chiama Misao, 25 anni, una bimba in un corpo che non è il suo. Mi ospita sempre e volentieri in casa sua. Ha lunghi capelli neri e occhi neri anch'essi, il suo viso è spigoloso e scarno. È altissima, anche piu di Akira, ed io le voglio un gran bene. Sono passati 2 anni da quando si sono lasciati, lui non aveva abbastanza tempo per lei e cose simili.
Quando vado a trovare Misao durante la mattina mi fa sempre dei dolci; ama la pasticceria. Non ho ancora capito di cosa si occupa e se oso chiedere lei si agita tutta.
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Busso freneticamente alla porta e non appena apre mi inonda un profumo di biscotti cosí buono che non faccio neanche caso alla povera Misao e mi precipito in cucina. Inizio a mangiare biscotti e con la bocca piena inizio a parlare al mio solito di robe a caso.
H: Ehi Mimì...
M: Cosa?
H: A te piacciono le scimmie?
M: Uhm.... si dai, sono carine.
H:Ne voglio una.
M: Ahahahahahahah, stai scherzando vero?
H: Dai su... sarebbe carino... una scimmietta.. tutta per tee~
M: La scimmietta l'hai già.
H: Uhm?
M: Akira... Ahahahaha.
H: Non mi ricorda minimamente un scimmia quel ragazzo...
M: Che fai? Lo difendi anche?!
H: Ha un bel viso, poi è sempre serio..
M: Bha... Non è che ti piace?
H: Cosa?! Ma vedi un po di smetterla! È una persona cara... piuttosto, non è che piace a te?
M: Si, come no.
A Misao piace parlare di Akira nonostante tutto, e lo tira in ballo sempre nei nostri discorsi. Comincio a pensare che lei sia ancora innamorata di Akira.
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Sono le 15. Se mi sbrigo incontro Akira all'incorcio. Corro piu veloce che posso ed eccolo li.
H: AKIRAAA
A:....
Mi avvicino e lo guardo un attimo. È strano, perchè mi guarda in quel modo?

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