Capitolo 1.

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Uno dei soliti giorni di pioggia pre-autunnali.
Mi svegliai con il rumore molto forte della pioggia e sbuffai.
Mi guardai allo specchio, vidi un mostro.
Mi spogliai e feci una velocissima doccia fredda.
Mi legai in un asciugamano bianco e mi avvicinai allo specchio, pettinai i miei lunghi capelli bruni e li asciugai.
Li piastrai e corsi in camera a scegliere dei vestiti, alla fine optai per una maglioncino di lana grigio con un gattino e un jeans nero.
Per le scarpe invece indossai le mie Stan Smith e scesi in cucina.
Trovai un bigliettino di carta sul tavolo,una tazza con latte e cereali e un succo di frutta, sul bigliettino lessi:
"Ciao Cris, siamo dovuti partire per lavoro, resterai un po da sola.
Ti adoriamo-Mamma e Papà. "
Sbuffai e mi sedetti a fare colazione,la pioggia iniziava a calmarsi e io decisi di uscire, volevo trovare la mia libertà prima di ricominciare la scuola.
Uscii di casa e cominciai a camminare, non c'era più nessuno e la pioggia nemmeno,si sentivano solo le suola delle mie scarpe battere sul duro terreno del marciapiede.
Le case bagnate, l'odore dell'erba e della terra bagnata riempivano tutti i quartieri.
Andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.
-ehi ma guarda dove vai idiota!-Mi ringhiò un ragazzo.
-scusa coglione di merda, ma non sono io ad essere un palo-urlai e andai via.
Presi il mio Iphone e le cuffiette e feci partire in riproduzione la playlist delle mie canzoni preferite.
Il cielo era visibilmente nuvoloso e tutto intorno sembrava silenzioso.
Vidi di nuovo il ragazzo di prima camminare molto in fretta parlando al cellulare.
Mi tolsi le cuffie e mi nascosi dietro una casa per non farmi vedere e cercai di ascoltare le sue parole, difficilmente comprensibili da quella distanza.

True Smile.||Alberico De Giglio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora