Capitolo 5

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Soffici labbra accarezzavano le mie. Una danza lenta, dolce, senza fretta. Una sensazione di pace paradisiaca.
Ormai, da una settimana, erano questi i miei pensieri. Una settimana, sette giorni, un periodo di tempo breve, eppure mi pesavano il doppio, se non il triplo. Xiumin il giorno dopo ebbe un book fotografico e i giorni seguenti furono estremamente pieni per loro, risultato? Io non lo vedevo da quel giorno. Anche se nel frattempo, in ogni momento libero ci scrivevamo, sembravano due adolescenti, forse lo eravamo ancora, un po' cresciuti ma pur sempre ragazzi innamorati. Innamorati, mi chiedo se sia questa la parola per definirci.
Oramai ci conoscevamo discretamente, e man mano che scoprivo i suoi modi dolci, i difetti, i pregi, mi innamoravo. Forse era innamorati era la parola giusta, ma perché mi risultava così difficile da accettare? Tutto, però sembrava filare liscio come l'olio. Sembrava una favola, da piccola ho sempre sperato in quelle storie e chi non l'ha fatto? Chi al sentire le favole della buona notte non si immedesimava in esse?
Tra poco però la sveglia sarebbe suonata ed sarei dovuta andare a lavoro, ma fu il telefono che vibrò a convincermi ad aprire gli occhi.

Da: Minseok
Buon giorno

Si può avere un risveglio migliore? Non credo.

Da: Irene
Buon giorno

Da: Minseok
Oggi abbiamo la giornata libera quasi non ci credo

Minseok aveva la giornata libera, era una cosa più unica che rara, quindi avrei potuto vederlo. Le mie labbra si curvarono in un sorriso. Ma in fondo quando tutto va liscio i problemi sono un agguato, il mio si riassumeva in una semplice parola, le fan. Finora non ne abbiamo mai parlato, infondo le nostre chiacchierate erano chat quindi non potevano essere viste. E non c'era niente di dichiarato. Noi siamo die persone che vogliono conoscersi, ecco.
Ma chi voglio prendere in giro, la verità mi era così ostile. Ero rimasta così segnata dalla mia ultima esperienza che non volevo in nessun modo ripeterla. Lui era carino all'inizio, l'uomo perfetto, il principe azzurro, invece quella era tutta una maschera.
"Mi è sempre piaciuto avere a che fare con donne come te. Così intraprendenti e orgogliose, che al primo che le coccola si concedono. Sciocche, illuse."
Queste furono le sue parole, furono scioccanti ma ora al solo pensarci lo prenderei a sberle.
Quindi, cosa potevamo fare? Al loro dormitorio c'è troppa gente, e sinceramente non vorrei ripetere alcune delle esperienze, in giro non se ne parla, rimane solo casa mia. Si dai si potrebbe fare, tentar non nuoce.

Da: Irene
Davvero? Ma è fantastico! Senti che ne dici di vederci magari a casa mia? Per le nove. Così nessuno potrà disturbarci.

Forse risultavo un po' maliziosa, beh ormai è fatta. Che poi pensandoci non mi sarebbe dispiaciuto un finale del genere.

Da: Minseok
Si allora per le nove a casa tua. Scrivimi l'indirizzo.

Scrissi l'indirizzo, aspettai la risposta e bloccai il telefono. Indovinate un po', sto sorridendo come un'idiota. Ora però mi devo sbrigare ad andare a lavoro. Presi i vestiti che avevo preparato ieri sera e mi diressi nel bagno adiacente alla mia stanza. Fra non si era ancora svegliata, ogni giorno dovevo inventarmi qualcosa per buttarla giù dal letto. Ma per ora mi preoccupai del mio aspetto, oggi avevo un importante meeting e dovevo essere impeccabile per rappresentare la SM al meglio. Mi feci una doccia, in modo che ogni pensiero negativo della settimana scivolasse via insieme all'acqua e lasciasse spazio a quelli positivi. La doccia mi rilassò e terminata, iniziai a truccarmi leggermente, giusto un velo di fondotinta e mascara, per apparire sofisticata e curata. Poi mi iniziai a vestirmi, un completo blu e una camicetta bianca tutto accompagnato da vertiginose decoltè.
Andai in cucina per preparami il mio cappuccino. Il mio era una sorta di rituale che mi aiutava ad iniziare bene la giornata. Intanto per mia fortuna, Francesca si era svegliata.
"Buongiorno!" Le dissi.
"Buongiorno." La sua voce era ancora impastata di sonno anche se era già pronta capii quindi che non era in grado di formare una frase. Quindi la notizia gliela avrei detta dopo. Finii velocemente il mio cappuccino, presi la mia borsa e uscì per dirigermi all'agenzia. Chissà se oggi l'avrei incontrato, lì dove tutto iniziò.
Entrai comunque e mi diressi verso il mio ufficio pronta per la nuova giornata.

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