La musica era più alta di quanto lo fosse mai stata in quel locale. O magari era soltanto la dose di alcool in circolazione ad essere più alta di quanto lo fosse mai stata nel mio corpo. Ma andava bene così: i miei amici ed io stavamo festeggiando l'inizio delle vacanze di Natale, che comportavano cinque settimane di assoluta libertà, le quali erano diventate decisamente una necessità per me, per me e per Heather Smith, la mia migliore amica di praticamente sempre. Inoltre io avevo da poco mollato Bryan, probabilmente il più bel grande stronzo del pianeta, in quanto aveva deciso che farsi trovare una domenica mattina a letto con una delle nostre ex compagne di classe del liceo, fosse un ottimo inizio del suo weekend. Ma forse era così che doveva andare: lui ed io dopo un anno non andavamo più poi così d'accordo, un giorno stavamo insieme e due no, dovevamo finirla parecchio tempo prima...quella era stata soltanto la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
-Travis è andato da un pò e tu sei sicuramente sulla sua buona strada.
Mi informò Austin, togliendomi il bicchiere da mano. Probabilmente il..settimo? Era strano come non fossi già partita, a quel punto.
-Hey! Non..non puoi fare così, Austin!
Affermai, mostrandomi il più decisa possibile: tentativo fallito.
-Certo che può, tesoro.
Disse Heather, sorridendomi.
-Da quando voi due uscite insieme ed io sono single, non siete più di buona compagnia, Austher.
Risi, indicando i miei due amici.
-Austerh? E poi noi non usciamo insieme!
Domandarono ed affermarono quasi all'unisono.
-Ma sareste davvero una coppia meravigliosa amici miei!
Urlai ai due, allontanandomi seguita dalle loro risate.
-Non fare stronzate!
Furono le ultime parole divertite che sentii pronunciare da Heather, prima che potessi raggiungere il bancone.
-Un altro del precedente per favore, qualsiasi cosa esso fosse.
Sorrisi al barista, che per quanti drink ero stata a chiedere quella sera, avrebbe dovuto sicuramente ricordarsi di me.
-Facciamo due? Offro io.
Propose una voce alla mia destra.
-Che due siano, allora.
Ovviamente non esitai, e soltanto dopo mi voltai a guardare da chi avevo appena accettato di farmi offrire da bere.
Era un giovane uomo, doveva avere più o meno la mia età. Un bel ragazzo alto, caratteristica accentuata sicuramente dagli abiti rigorosamente neri. Dato l'accenno di barba sul suo volto, dedussi che non doveva curarla da almeno un paio di giorni. Poi notai un piercing, ovviamente nero, sul suo labbro inferiore. La luce, non essendo delle migliori, non mi lasciò però decidere sul colore dei suoi capelli, che immaginai decisamente ben pettinati ad inizio serata. Ma sull'azzurro acceso dei suoi occhi non avevo dubbi...qualsiasi luce sarebbe stata ottima per poterlo confermare.
Io poggiai i gomiti sul bancone di legno consumato, dopo aver scrutato il ragazzo attentamente, ma soprattutto velocemente, ed attesi che il barista si sbrigasse con quello che aveva da servirci.
-Ecco a voi.
Due bicchieri ci furono sistemati davanti.
-Grazie.
Ne presi uno, quando mi accorsi di un paio di occhi azzurri puntati addosso.
-Ti piace ciò che vedi?
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One night stand. || Luke Hemmings.
Fanfiction" Guardandoci indietro, è facile capire quando è stato commesso un errore, pentirsi di un'idea che prima ci sembrava buona. Ma sesappiamo usare la ragione ed impariamo ad ascoltare il cuore è più probabile scoprire che le scelte che abbiamo fatto er...