Le grida in lontananza si facevano sempre più vicine e sempre più forti finché non mi svegliarono.
Era ancora tutto buio, l'unica luce accesa era quella dei corridoi dietro alle sbarre.
Mi misi seduta sul letto appoggiando la schiena al muro facendo assorbire l'umidità dal tessuto della divisa della prigione di Marshalsea.
Le urla di colpo cessarono e riuscii a sentire qualcuno imprecare, probabilmente era una guardia.
Ormai avevo perso la percezione del tempo, non sapevo che ore fossero e già quello mi faceva impazzire.
Chiusi gli occhi e potevo sentire il mio respiro diventare sempre più pesante.
Non è giusto tutto questo, rinchiusa qui dentro senza prove concrete.
Il tintinnare delle chiavi e il rumore della cella che veniva aperta mi fece sobbalzare.
"Oggi me ne vado, finalmente" sputa Jace prendendomi per il braccio.
È vero, oggi avrei cambiato per la ventesima volta la mia guardia.
Sono rinchiusa qui da più di un anno e ho cominciato ad impazzire gli ultimi mesi e l'unica cosa che facevo era ribellarmi facendo del male alle guardie, ma tutto questo non mi aiuta, eppure mi fa sentire meglio.
La mano di Jace stringe così forte il mio braccio quasi da farmi bloccare la circolazione.
Proseguiamo tutto il corridoio illuminato da luci fioche, l'unico rumore che si sente sono i nostri passi e i respiri pesati degli altri pazienti che dormono.
Dopo qualche minuto arriviamo davanti a quella porta bianca che avrò passato mille volte per varie ragioni: richiami, minacce di morte, cambi di guardia e soprattutto la cosa più schifosa per prescrivermi gli esperimenti.
Jace appena mette piede chiama un'altra guardia che mi prende l'altro braccio.
La mia attenzione si posa sulla scrivania dove c'è una lampada accesa.
"Evans".
Odio quando mi chiama per cognome.
"Oggi ti cambiamo ancora la guardia per non so... La centesima volta? Comunque fatto sta che è l'ultima, una cazzata e ti faccio fuori" dice Styles duramente.
Odio quell'uomo, lo odio da quel giorno, è stato lui che ha voluto rinchiudermi qui, lui è la ragione della mia sofferenza, lui è la causa delle mie pazzie e dei miei esperimenti.
Quando ebbe finito di parlare dalla porta entrò un ragazzo abbastanza alto, capelli castani sparati e due occhi blu.
"Louis William Tomlinson, la tua guardia".
Louis mi fece un sorrisetto che non ricambiai per niente, cosa avrà da ridere?
Trova divertente essere un manipolatore?
Una persona che fa del male a qualcuno di innocente? Io credo che di divertente proprio non ci sia niente.
Vengo presa dal braccio e la porta viene chiusa alle nostre spalle.
Louis continua a camminare trascinandomi con lui verso il cortile.
Appena esco fuori mi siedo su una panchina e Louis fa lo stesso.
"Dimmi cosa hai combinato alle altre guardie".
Ci penso un momento, ovviamente mi riterrà pazza come tutti gli altri, ma poi dopo aver aspettato decido di parlare.
"A Jace ho dato fuoco ai suoi vestiti, Mark una volta mi ha seguito fino in bagno e gli ho messo la sua lurida faccia nel water, ad un altro ho vomitato addosso ma questo non è grave" dico guardando davanti a me.
In lontananza vedo comparire una chioma bionda, Samantha.
Una ragazza che a guardarla non sembra psicopatica, ma ha sgozzato tutta la sua famiglia e lo ha ammesso anche lei, però il motivo non si è mai capito.
"E perché sei dentro?"
"Mi hanno accusata di aver ucciso Lily, la figlia di Styles" dico con ripugnanza il suo cognome.
"Ma non è vero, lei non arrivava e sono andata a cercarla ed era morta.
Avevo calpestato l'arma con cui l'avevano uccisa, l'ho presa in mano e poi è arrivata la polizia ma io non c'entro.
Styles ora vuole ammazzarmi, ne sono sicura" sputo.
Mi giro per guardare la faccia della mia nuova guardia, nessuna emozione, la sua faccia inespressiva.
Mi alzo mettendo le mani in tasca camminando verso Sam.
È l'unica con cui posso davvero parlare, lei è abbastanza normale, tutti gli altri gridano, ti spingono via oppure iniziano a picchiarti.
"Alex! Fammi indovinare quel bel ragazzo la è la tua nuova guardia?" Dice indicando il castano dietro di me.
Annuisco senza girarmi.
"Non ti stacca gli occhi di dosso, lo sai?"
Non rispondo l'unica cosa che faccio è scrollare le spalle.
Già odio quel Louis.
Ma ciaoooo!
Eccomi con il primo capitolo della mia storia!
Vi piace? Spero di si, fatemi sapere nei commenti!!
Alla prossimaaa❤️
STAI LEGGENDO
Deceptions
Mystery / ThrillerTutto era stato studiato nei minimi dettagli. Un incidente, o forse una coincidenza o solamente sfortuna la condannarono, eppure alcuni credevano che lei fosse innocente. Dopo un anno i segni cominciarono ad essere visibili, più si ribellava più la...