Capitolo uno - Cassandra

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<< Ti do cinque secondi per dirmi dove cazzo è finito il mio cellulare. >>
<< E dai. Rilassati! E' solo uno scherzo. >>
<< Uno scherzo? Lo sai che gli scherzi, per definizione, dovrebbero essere divertenti?
Ti sembra che io stia ridendo? >>
<< Dio quanto sei seria! Potresti anche fartela una risata ogni tanto! >>
<< Ahahaha... Adesso ridammi il mio cellulare. >>
<< Senti la smetti di agitarti tanto? >>
<< Tu ridammi il mio cellulare e io la smetto. >>
<< Sei proprio una guastafeste Cassy. Poi ti chiedi perché non hai amici. >>
<< Smettila di chiamarmi così! E poi guarda che io ce li ho degli amici! >>
Ne ho esattamente... ehm... vediamo...
1. C'è la pazza ma dolce Sunny con cui sono amica da sempre, ed è vero che siamo l'una l'opposto dell'altra ma abbiamo molto in comune... no aspettate... quello che ho detto non ha molto senso... o meglio per noi lo ha ma... va be' ma che importa?
2. L'attuale ragazza di mio fratello
3. Be'... non so se si può esattamente definire un'amica ma...
Oh, ma chi voglio prendere in giro? Ha ragione lui. Sono patetica.
<< Se lo dici tu... Cassy. >>
Non ci credo! Mi ha davvero fatto la linguaccia? Ma quanti anni ha? Quattro?
<< E tieniti il tuo stupido telefono. >>

Prendo il cellulare che mi sta praticamente per lanciare in faccia.
Oddio! Ha nascosto il mio adorato cellulare... No! Non ci credo!
<< Ma che schifo Luca! Ti rendi conto che c'è tutta la mia vita in questo cellulare? E tu che fai? Lo nascondi dentro ai tuoi pantaloni? Ma che schifo! Ti prego dimmi che almeno hai indosso delle mutande. >>
<< Non sono affari tuoi sorellina. >>
Vi giuro che farei tutto il possibile per cancellargli quello stupidissimo ghigno dalla faccia.

Ok, alzi la mano chi di voi non ha mai desiderato, anche solo per un secondo, di uccidere il proprio fratello e/o sorella.

Io l'ho fatto. E' vero. Mi dichiaro colpevole. E lo faccio sempre più frequentemente ultimamente.
Il che mi preoccupa.

Comunque basta distrazioni.
Mio fratello mi guarda come se fossi un nemico da dover eliminare.
<< Ma si può sapere qual è il tuo problema? >>
<< Sei tu il mio problema! >>

Scoppio a ridere.

<< "Sei tu il mio problema" >> gli faccio il verso... ok lo ammetto... un tantino infantile << davvero? Potevi trovarti una battuta migliore. >>
<< Senti sorellina si può sapere cosa ci fai qui? >>

<< Potrei farti la stessa domanda. >>

<< Ma te l'ho fatta prima io. Che ci fai qui? Sei un'asociale. E poi tu le odi le feste! >>

Ok questo è vero.

Ma non per questo sono un'asociale. Ok... forse un pochino.

<< Non sono affari tuoi. >>

<< Ma tu piuttosto che ci fai a una stupida festicciola da liceali? Non dovresti essere al lavoro? >>

Ok so che lo hanno appena licenziato ma... no, niente scuse, questo è un colpo basso.

<< Mi ha invitato la sorella di una vecchia amica. A te invece chi ti ha invitato? >>

<< E questo lo sa Mar? >> Maria. La sua ragazza.
<< Non hai risposto alla mia domanda. >>
<< E tu non hai risposto alla mia. >> Siamo l'uno più testardo dell'altra. Mi chiedo chi avrà la meglio.
<< Cassy? >>
Vi giuro che se qualcuno mi richiama a quel modo gli tiro un bicchiere d'acqua gelata in faccia... o sui pantaloni dipende... E forse è meglio un calcio dritto sulle pal-
<< Sei davvero tu? >> ancora quella voce... mi sembra vagamente familiare...
Mi giro e resto a bocca aperta.
<< E tu che ci fai qui? >>

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