-Ho detto che non mi scarico quel gioco, quante volte devo ripeterlo?- sbuffo rumosamente, afferrando lo zainetto dal banco e mettendomelo sulle spalle con fare distratto e frettoloso.
-Ti dico che è fighissimo, tipo che puoi conoscere gente nuova, chattare e sparlare anonimamente!- Niall mi segue fuori dalla classe, il suo discorso ancora al centro dell'attenzione nonostante le mie risposte negative e scocciate ormai. -E poi puoi modificare il tuo avatar, visitare stanze pubbliche e private..-
-C'è anche un modo per zittirti? Magari potrei scaricarlo, ma solo per quel motivo..- biascico nel corridoio, e come sempre i miei occhi si posano sulla porta della 4°C, la quale si apre di scatto proprio quando io e Niall ci troviamo lì davanti. Non ho il tempo di scostarmi che la porta mi colpisce sul viso e il dolore si propaga per tutto il tessuto muscolare delle mie guance e del mio naso. -Ops- dice Harry, per poi scoppiare a ridere quando gli altri compagni lo raggiungono e correre via con i suoi amici, i quali ridono e commentano di quanto sia sfigato e nerd.
-Harry.. Harry ti ha parlato, wow!- Niall comincia ad applaudire contento per me, afferrandomi per braccetto e portandomi via da quel casino che i miei compagni stanno combinando dietro di noi, fra urla e risate sconnesse.
Dovrei essere felice, in effetti.
Ho una cotta per lui da anni ormai, ma come sempre lui non mi guarda nemmeno a meno che non debba prendere in giro qualche gay della scuola o fargli qualche scherzo; in effetti è un mago in quello, a fare scherzi idioti e infantili, ad essere infantile. Eppure c'è qualcosa in lui.. un qualcosa che mi attrae come una calamita, come una farfalla con la luce, la mia luce.. così lontana da rendere il percorso più complesso e intricato.
Eppure il mio sorriso non ha intenzione di mostrarsi sulle mie labbra e quando finalmente usciamo dalla scuola saluto con un cenno del capo Niall, il quale mi guarda un po' preoccupato sia per la botta al naso sia per il mio volto triste. Comincio a camminare verso casa, la quale fortunatamente non si trova molto lontano dalla mia scuola.
Ripenso agli occhi di Harry e come le sue labbra hanno pronunciato quella parola, come mi ha preso in giro nonostante il suo gesto brusco e maldestro; mi asciugo le lacrime che stanno lentamente rigando le mie guance, e come sempre i miei pensieri si rivolgono di nuovo a lui, a quanto bello e affascinante possa essere quel ragazzo, a quanto un suo sorriso possa illuminarmi la giornata.
Raggiungo la mia casa e apro la porta d'ingresso col mazzo di chiavi, per poi posarlo all'entrata e sospirare; i singhiozzi cominciano a uscire dalle mie labbra, e gli occhi si appannano immediatamente da non permettermi nemmeno di distinguere la porta della mia camera, il mio piccolo rifugio da ogni pericolo, da ogni insulto o critica solo per il mio orientamento sessuale, il mio posto di salvezza e di pace.
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Habbo || L.S. (Concorso per il miglior scrittore)
FanfictionDue sconosciuti che si contattano tramite un gioco online. Una storia d'amore virtuale, un'esperienza nuova e sorprendente. Ma siamo davvero sicuri che i due ragazzi non si conoscano anche nella realtà? Storia creata per il concorso di @beatrix186.