Prologo

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Urla.

Era tutto ciò che Harry potesse sentire.

E colpi di pistola.

Urla e spari.


Teneva la pistola accanto a lui, guardandosi attorno con occhi colmi di paura. Era in una stanza, da solo, in un angolo, dietro una sedia malmessa di stoffa. In realtà era sorpreso che non fosse ancora morto. Sorpreso e spaventato, perché aveva avuto quella sensazione che quel giorno fosse il suo ultimo.

Aveva ragione.


Guardò in basso per un secondo per caricare l'arma e quando rialzò lo sguardo, c'era un uomo in nero in piedi davanti a lui. "Spara" si disse Harry nella sua testa. "Per l'amor di dio, spara, Harry!"

Ma Harry non poteva uccidere un altro uomo, anche se quello era l'obiettivo della guerra. Sparare e uccidere.

"Sparami" lo intimò l'uomo. "Ti sfido."

Harry scosse la testa e piagnucolò, rannicchiandosi ancora di più nell'angolo. "Non-non posso."

"Oggi è il tuo giorno fortunato, non ti sparerò" disse l'uomo. "Il mio nome è Zayn Malik."

Zayn stava per lasciare la stanza, quando si voltò e ghignò ad Harry. "Scherzavo" disse e colpì Harry proprio in mezzo agli occhi.



Louis teneva suo marito tra le braccia. "Che-che vuoi dire che sei stato chiamato, Haz?"

Harry sospirò. "Sai esattamente cosa voglio dire, tesoro."

"Quanto tempo hai ancora?"

"Una settimana e poi devo andare via."

"Mi scriverai ogni giorno" disse Luis speranzoso. "Giusto?"

"Te lo prometto."


Love won't die - Larry (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora