"Evans, dimmi, sei sicura di quello che stai facendo?" Chiese James, guardando prima il calderone e poi la ragazza al suo fianco, e si disse che era semplicemente stupenda, mentre trafficava tra le fialette mezze piene e sacchetti sfilacciati.
"Certo Potter. E anche se fosse di certo non chiederei aiuto a te, che in pozioni sei più imbranato del solito" rispose frettolosa, versando un liquido viola nel miscuglio verde con la mano destra, mentre con la sinistra già trafficava sul tavolo in cerca di qualcos'altro. James a quel punto rimase zitto. Ma non perché non sapeva come rispondere, semplicemente perché trovava molto più bello guardare la rossa lavorare.
Seguiva attentamente i procedimenti dal libro alle mani deliate della Evans, fin quando notò che ora queste non trovavano più qualcosa, che doveva essere una coda di rospo, da quanto diceva il libro. Le individuò al bordo del tavolo, e d'istinto le prese, e le passò alla ragazza. Ma appena Lily sentì quel contatto, se pur piccolo, sobbalzò, versando qualcosa in più in quella pozione.
Il Potter ghignò, mentre Lily diventava color dei suoi capelli, e abbassò lo sguardo per non darlo a vedere al ragazzo accanto a lei.
Ma questo ora era impegnato a guardare la pozione, che stava comiciando a diffondere nell'aria uno strano odore, e stava producendo della schiuma blu.
"Evans, non credi che quella pozione sia un po' strana?" Domandò senza scomporsi, indicando con un dito il calderone, che cominciava ad aumentare di volume.
Lei sollevò lo sguardo su di lui talmente velocemente che per un attimo credette di doversi staccare il collo, ma si riscosse subito, guardando in direzione del dito del moro.
"Oh no... Guarda Potter che hai combinato!" Esclamò, guardando preoccupata il pentolone sul tavolo.
"Ma sei stata tu, mia cara Evans" rispose tranquillamente lui, sorridendo con una faccia innocente che ormai tutti conoscevano bene.
"Ma... ma non è assolutamente vero!" Protestò lei, guardando negli occhi il ragazzo.
"Si che lo è. E ora ti conviene fare qualcosa Evans, o qui saltiamo tutti in aria per colpa tua" affermò il moro, per poi appoggiarsi al muro dietro di lui e incrociare le braccia al petto, in segno che non avrebbe mosso neanche mezzo muscolo.
"Hei, aiutami, Potter!"
"Sei tu il genio in pozioni, Evans" Lei si fermò un attimo a guardarlo, la fronte corrugata e gli occhi ridotti a due fessure, da cui si intravedeva solo una striscia di verde smeraldo, appartenente ai suoi occhi. James la trovava assolutamente adorabile.
E mentre continuava a guardarla e a immaginarsi un futuro con lei, quest'ultima aveva già ripreso ad armeggiare sul tavolo, dandogli le spalle.
"Sai Evans..." cominciò lui, ma lei senza scomporsi lo precedette.
"No, non lo so Potter, e non credo possa interessarmi qualunque cosa esca dalle tue odiose labbra che sanno solo dire 'Evans qua, Evans là'!" Poi però, soddisfatta di averlo messo a tacere, e di aver fermato l'intruglio e la sua schiuma, si girò. La sua espressione era soddisfatta, ma anche divertita, ciò che non c'era mai in ogni volta che battibeccavano. Aveva inoltre un mezzo sorriso sulle labbra, che a James non sfuggì, e che quindi in suo onore trasformò il suo ghigno nel suo stesso mezzo sorriso.
Non sapeva che intenzione avesse Lily, ma se sarebbe venuto a sapere che neanche lei le sapesse avrebbe riso di sicuro.
Ma mentre nocciola e smeraldo si fondevano lentamente, si sentì uno scoppio. Poi tutto ciò che il contenitore aveva cercato di contenere era andato perso, spruzzatto in aria, o sui capelli rossi della ragazza.
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"W.G." Ricordami di te, di me, di ciò che siamo stati
Fanfic"Poi lei si avvicinò e mi baciò!" Finì di raccontare James, cercando di non ridere. "Non è vero!" Protestò Lily. "Non ti ho baciato, non quel giorno almeno!" "Ah, quindi vi siete baciati alla fine!" Fu la reazione di Marlene. "Si, un sacco di volte...