6 Giugno 1944, alba, cielo nuvoloso. Mi trovo su una barca diretta verso la spiaggia di Omaha, la tensione si fa sentire, imbraccio il mio Thompson come se fosse parte del mio corpo. Con me ci sono i soldati semplici Shay e King, il tiratore scelto Johnson e il sergente McDuff, membri della mia compagnia, la 24ª, assieme ad altri soldati della 12ª e 18ª, anche loro sembrano nervosi, soprattutto Shay e King che stanno affrontando la loro prima missione in questa compagnia dopo la perdita di alcuni membri in battaglie precedenti. A peggiorare le cose c'è il fatto che soffrono entrambi di mal di mare, quindi provate ad immaginare la bellezza dai nostri stivali in quel momento.
Johnson è immobile, guarda verso l'orizzonte nella disperata ricerca di quella maledetta spiaggia, di quel piccolo lembo di terra che avrebbe fatto molto più di 6.000 morti.
"Eccola!" esclama Johnson, come se la vista di quella spiaggia non lo preoccupasse affatto. Subito ci prepariamo psicologicamente alla battaglia che ci avrebbe atteso subito dopo essere sbarcati quando, all'improvviso, si sente un rumore simile ad un fischio e poi subito dopo un esplosione in acqua, "Artiglieria! Attenzione!" dice McDuff e subito ci abbassiamo tutti, come se potessimo scampare ad un colpo esplosivo proveniente dall'alto.
Quell'esplosione è solo l'inizio, ne seguono subito altre che riescono a colpire una barca vicina; sangue e corpi di soldati volano ovunque e nei nostri occhi divaga il terrore di quella vista.
Mentre assistiamo a quel macabro spettacolo il comandante della barca suona il fischietto e il portellone anteriore si apre, "ecco, si comincia" penso tra me e me. Subito dopo l'apertura del portellone ci catapultiamo tutti dietro a delle sbarre di ferro e a dei tronchi dove l'acqua ci arriva ancora al bacino, mentre dal vicino Bunker tedesco piovono scariche di proiettili che fortunatamente non colpiscono nessuno di noi. Ci organizziamo per l'assalto, stabiliamo le posizioni e VIA! Corriamo più veloce del vento per cercare di avvicinarci il più possibile al Bunker; riusciamo a metterci in salvo dietro ad una piccola collinetta di sabbia sovrastata da del filo spinato. Mi volto verso la spiaggia, vedo soldati sparsi ovunque , alcuni feriti, altri morti, l'acqua era diventata di un rosso acceso dovuto al sangue degli sfortunati soldati. Dopo alcuni minuti una squadra riesce a piazzare delle cariche sul filo spinato e, dopo aver detonato le cariche, cominciamo di nuovo a correre su per la collina per arrivare poi dietro al Bunker dove, dopo aver ucciso alcuni soldati di guardia, lanciamo una granata all'interno ed io sparo all'interno uccidendo i due mitraglieri tedeschi che stavano decimando le nostre truppe. Segue poi la cattura di alcuni prigionieri di guerra tra cui un soldato molto giovane, 18enne, dice di provenire dall'Europa dell'est, Polonia. Il suo nome è Dawid Jendreiczyk.
(Leggi Jondraick).
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Destini Incrociati
Random(STORIA INVENTATA) Un gruppo di soldati della 24ª compagnia sono appena sbarcati in Normandia. Il loro destino si incrocerà con quello di altri compagni d'armi durante un lungo cammino che finirà il 30 aprile 1945, alla morte di Hitler che sancirà l...