COLAZIONE ROMANA

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Dammi cento baci,
e mille altri ancora Lidia mia,
insomma dammene milleduecento.
Magari un viaggio sul Soratte
cogliendo l'attimo
per quei baci che mi devi
e ridiamo dei vecchi e dei malati
con quel piede infermo
e l'altro marcio nella fossa.
No, non girarti per vedere
negli occhi gialli una preghiera
non c'è miglior amante
dell'uomo troppo solo.
Tu, creazione
ed io più creato che creatore
- brucio alloro -
ed è più fumo in questo camino rotto
che sostanza dei sogni.
Forse si odia la vita come un risveglio
e l'ammorbidente sono schiaffi,
in bocca parole d'amore a base di addio.
Sulla vetta del mondo
c'è ben poco da imparare,
che fosse Ventoso si sapeva
e le strade battute
e sincera meteorologia:
alcuni pensieri dispiegano i Secondi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2015 ⏰

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