|Il risveglio migliore| Capitolo due.

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La mattina dopo mi svegliai felicissima, e trovai un'altra risposta di Alberico al mio messaggio precedente.
@Albericoyes: 'Ahah che dolce che sei, come ti chiami?'
@adorvalberico: 'Eeehy, buongiorno, scusami ma sono andata a dormire, comunque Irene, ma chiamami pure Ire'
Quel giorno niente scuola, avendo quasi diciassette anni, avevo deciso di trasferirmi a Bari assieme al mio migliore amico, Riccardo.
Dovevo prendere tutti gli scatoloni con la mia roba e andare da lui, che mi avrebbe portato alla mia nuova casa.
Da Riccardo, mia madre mi fece mille raccomandazioni, miraccomando non ubriacarti, non uscire con ragazzi che non conosci, non prendere drink da chi non conosci, non portarti a letto nessuno, sapevo già che avrei fatto tutte queste cose.
Poi venne l'ora di partire e ci dirigemmo verso Bari, che distava un'ora e mezza, più o meno, da Taranto.
La casa era molto accogliente e bella, aveva anche la piscina interrata e anche una dentro in casa, due camere da letto separate, una cabina armadio, due bagni, una cucina gigantesca, uno studio per me e uno per Riccardo.
Io e lui avevamo lasciato la scuola a Bari, e qui non avevamo intenzione di iscriverci, volevamo vivere la vita senza andare a scuola.
@Albericoyes: 'Buongiorno, stasera vado in discoteca ma non so perché sono esaltato.'
@adorvalberico: 'Weee, io mi sono appena trasferita a Bari e stasera vengo anche io in discoteca.'
@Albericoyes: 'Davvero?'
@adorvalberico: 'Eh giá. Io vado al Giglio Bianco, tu?'
@Albericoyes: 'Pure io! Ci si becca lá allora!'
@adorvalberico: 'A dopo allora, mi vesto molto provocante, vedi di non morirmi addosso grazie.😏'
@Albericoyes: 'Se vuoi provocarmi ci stai giá riuscendo.😏'
'Ricky guarda che stasera si va in disco!'
'Amò io non vengo, ho sonno, vacci tu, ma non mi tornare alle otto di mattina, sverginata eh!'
'Gne gne stronzo.'
Erano le 20:35, avevo fame e poi dovevo prepararmi, mangiai un panino al volo, e decisi di iniziare.
Mi feci la doccia, e mi misi un vestito quasi trasparente, in pizzo nero, con una scollatura lunga e provocante, corto, che mi metteva in risalto le curve, con delle scarpe col tacco a spillo, ovviamente nere ahah, sul viso mi truccai sempre provocante, una lunga linea di eyeliner nero, un bel po' di ombretto sempre nero, assieme ad un po' di matita, il rossetto rosso, e i miei capelli neri, lisci, legati in una coda alta.
Erano le 22:30 ed era ora di andare, chiesi a Riccardo un passaggio, in motorino e mi accompagnò.
Davanti alla discoteca c'era Alberico, vestito benissimo come sempre, che mi aspettava.
'Dio se sei bella.' disse toccandomi i fianchi.
'Io te l'avevo detto piccoletto che mi sarei vestita così.'
Sapevo essere una ragazza provocante, e per provocarlo ancora di più, sapendo di avere il vestito corto, lasciai cadere la pochette e mi abbassai per prenderla.
'Ops ahahah'

Ho bisogno di te. || Alberico De Giglio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora