•Una notte di fuoco• Capitolo tre.

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'Ire non provocarmi troppo perché sennò sai cosa succede, piccoletta.'

'E se io lo facessi apposta?'

'Mhhh ti punirei con qualcosa.'

'Mhh, daaai andiamo a divertirci coi drink.'

'Okaaay piccola.'

Dopo un'ora eravamo ubriachi al bancone dei drink, e continuavamo ad ordinarne, sempre più forti.

'Ahah, mai lo sai che sei stupendooo!'

'Ovvio che lo sooo!'

'Baciamiiiiii daiii.'

'Che?'

'Mi stai guardando da un'ora, ora fallo.'

'Lo faccio in una camera, qui no.'

Alberico's pov

Mi svegliai la mattina dopo, verso le 10, con un bigliettino di Ire sulla pancia.

'Ti ho salvato il mio numero sul cellulare, scrivimi scemo.

Comunque bella nottata eheh. Irexx'

Una domanda mi sorgeva spontanea: Che avevamo fatto questa notte?

MI ricordo di averla portata in una stanza, ma ero troppo ubriaco per capire o ricordare cosa avessimo fatto.

Me: 'Weee Ire, ho un cazzo di mal di testa? Ma aspetta, che abbiamo fatto stanotte?'

Ire mia: 'Albe hai presente la cosa con cui ti svergini?Ecco.'

Me: 'Seria?'

Ire mia: 'Ehm credo proprio di sì, credo proprio che ne dovremmo parlare.'

Me: 'Sì, dove?'

Ire mia: 'Casa mia, tanto Riccardo oggi non c'è.'

Me: 'Okaaaaay, ndo' abiti?'

Ire mia: 'Via degli Ulivi 33, di Bari. Ti aspetto, muoviti scemotto mio.'

Me: 'Arrivo piccolina.'

Irene's pov

Dovevo andare a prepararmi, oggi Riccardo era uscito per cercarsi un lavoro, in modo da guadagnare dei soldi per mantenerci.

Mi feci la doccia, mi misi uno shorts bianco di jeans, un crop top nero e le vans nere alte, mi truccai con l'eyeliner e il mascara e sentii suonare il campanello.

Andai ad aprire e mi ritrovai davanti lui.

Stefano.

Ho bisogno di te. || Alberico De Giglio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora