Una seconda opportunita...per vivere.

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Narratore.
Sono passati due giorni da quando i Sibuna avevano saputo la storia di Victor. E ora dopo due giorni i ragazzi non sapevano se fidarsi o no di Victor, poichè poteva essere ancora lo stesso Victor di sette anni prima, chi poteva dirlo?
Gli unici a fidarsi di lui erano Nina e Fabian, gli altri avevano molti dubbi. Solo una persona poteva scoprirlo, solo una persona poteva riuscire a capire se Victor fosse davvero cambiato o stesse solo fingendo e quella persona era Patricia; colei era in grado di vedere la sua anima e in questo modo era in grande di capire se era oscura o luminosa. Solo lei poteva capirlo, lei che in sette anni non aveva fatto altro che esercitarci, scoprendo ogni giorno un potere nuovo dopo tutto i suoi poteri erano infiniti e ne avrebbe avuti sempre di nuovi.

Nella stanza di Eddie e Fabian.

Patricia dormiva con Eddie nella vecchia camera di colui, o almeno provava a dormire erano le sei del mattino e lei non riuscivo piu a prendere sonno, la notte prima aveva fatto incubi su incubi, e ormai la parola dormire le faceva paura.
Guardava Nina e Fabian dormire abbracciati, poichè erano nella stessa stanza. "Sono cosi carini" pensò Patricia, finchè il suo sguarso non si poso su Eddie, che dormiva sopra il suo petto, sorridendo. Gli accarezzo i capelli e gli fece ricadere la testa sopra il cuscino, cosi da potersi alzare; dopo di che sgattagliolo fuori, e cominciò a salire le scale. Doveva sapere se poteva fidarsi di Victor, non avrebbe più aspettato.
Busso alla porta; mentre Victor dormiva con la testa poggiata sulla scrivania, il quale subito si sveglio e gli disse di entrare. Patricia era confusa forse doveva fidarsi di lui, forse... era tutto un forse, e Patricia odiava i forse, proprio per questo adesso più che mai, era decisa a sapere la verita, voleva fidarsi non voleva più essere ingannata.
Entro nell'ufficio di Victor chiudendo la porta alle sue spalle, e si sedette davanti a lui.
P: Devo parlarti.
Riusci a dire con un filo di voce.
V: Dimmi.
P: Tu sai chi sono?
Victor la guardo perplesso non campendo la domanda delle ragazza, finche gli occhi di colei divvenero azzurri come quelli della madre (Hathor).
Victor rimase scioccato da cio che vide, e in pochi secondi capì che lei, proprio lei, colei che puniva sempre, colei che non ascoltava mai era il legame di unione, la rara guardiana che per tanto tempo aveva cercato. Fu in quel momento che capi che non era un cosa se si era innamorata dell'osiriano e viceversa; era tutto scritto, ma lui era stato tanto stupido da non saperlo leggere.
La guardiano si alzo dalla sedia e si avicino a lui, gli prese le mani e lo guardo negli occhi.
Era arrivato il momento, Patricia doveva sapere la verita.
Entro dentro di lui e vide una grande luce, ma anche qualcosa di oscuro, ma non era male, poiche il male e nero, era una luce griggia chiara che forse avrebbe potuto far diventare luce, una volta scoperto il motivo. Guardo di nuovo quella parte oscura, e capì quello era senso di colpa. Ma perchè Victor si sentiva in colpa? Questa era la domanda che si faceva, e che poco dopo gli chiese.
P: Perchè ti senti in colpa.
Victor abbasso la testa come per svuggire a quella domanda, ma subito dopo rispose.
V: Perchè ferirò Trudy. Quando morirò lei soffrirà, e sarà tutta colpa mia.
P: Chi ha detto che devi morire?
V: L'ho gia detto, non voglio essere immortale...
P: Senti facciamo un patto quando troveremo gli oggetti, io farò un rituale e ti unirò a Trudy, in questo modo tu morirai quando verra l'ora di Trudy. Cosi trascorerete gli anni che ti mancano insieme a lei con felicitá e cosi morirai sensa sensi di colpa.Cosi avrai una seconda opportunita per vivere. Ti va bene?
Patricia gli ofri la sua mano, e colui la strinse immediatamente.
V: Sono d'accordo.
Disse sorridendo. La ragazza lo guardó di nuovo negli occhi per vedere la suo anima, e vide luce quella parte oscura era scomparsa.
P: Ci sono riuscita.
Urla felice.
V: A fare cosa?
Disse Victor confuso.
P: Ho eliminato il dolore che c'era dentro di te.
Disse sorridendo e abbracciando colui che sette anni prima odiava.
Finche non senti un strano rumore, cosi si allontanò da Victor e vide che alla finestra c'era un corvo reale che volava.
P: Corbier?
V: Si. Si chiama Corbier ma non e il corvo impagliato che avevo anni fa. Dicemo che quello lo seppellito. Questo corvo me l'ha regalato Trudy.
P:Ah...ok. Adesso io vado. Dopo pranzo cominciamo a cercare gli indizi.
V: Va bene. Auguri.
P: Per cosa?
V: Trudy mi ha detto che sei in attesa.
P: Ah... quello. Si. Grazie.
Patricia apri la porta e scese le scale, doveva raccontare tutto ai Sibuna.

Vi piace? L'ho fatto in terza persona. Che ne pensate? Victor avrá un altra opportunitá e finalmente i sibuna si possono fidare. Ricomincia il mistero.
Ciao, ciao.
Patricia.

Il nostro futuro. (Sequel di Peddie e Fabina)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora