Appena la linea di caricamento finì il video partì sul mio cellulare.
Eravamo io e le mie tre migliore amiche.
Amy alzò il suo bicchiere per immortalare il momento.
"A Daisy...che finalmente si è laureata" aveva urlato a scuarciagola per sopraffare la musica in quella discoteca affollata.
"A Daisy" le facemmo coro io e Heter, mandando giù in un solo sorso il nostro drink.
Il video andava avanti, mentre noi quattro festeggiavamo senza pause.
E cosa si può fare in una discoteca se non ballare e bere? Nulla. Esatto. Infatti ballammo e bevemmo. Forse anche troppo.
Fermammo il video mentre ubriache uscivamo dalla discoteca. Era tardi, e le strade erano vuote.
Il video ripartì, ma adesso stavamo davanti ad una casa diroccata. Le assi di legno che un tempo la sostenevano in piedi erano ormai marcite e probabilmente state mangiate da qualche insetto. Il tetto era ormai pericolante. Sarebbe potuto crollare tutto da un momento all'altro. Ma sembrava ci fosse qualche cosa a tenerla tutta unita...
"Questa sarebbe la casa maledetta" disse Daisy completamente ubriaca, sorretta da Heter.
" Si...è questa quella fottuta casa" disse Amy che stava riprendendo.
Ora ero io quella inquadrata. Mi reggevo a malapena in piedi a colpa del tasso alcolico in circolo nel mio corpo, visibilmente troppo alto.
Un coniglio bianco ci passò davanti e io, incapace di agire senzientemente, lo seguì.
Gli corsi dietro avvicinandomi sempre di più a quella casa dall'aspetto tetro.
Il video andava avanti, e di sottofondo si sentivano soltanto l'eco delle risate delle mie amiche.
Ma tutto divenne silenzioso quando qualcosa mi afferrò e mi trascinò in un cespuglio.
"Alice!" urlò Amy.
Un tonfo e il video finì.
Aprì gli occhi. Il freddo della sera era scomparso. Mi trovavo in una stanza, legata ad una sedia davanti ad un tavolo.
-Così siete finite qui, eh?-
Cercai il mio cellulare, ma non lo trovavo...
Seduto su una sedia davanti a me vi era un ragazzo con uno smoking verde e una cravatta rossa.
I suoi occhi castani era puntati su di me mentre sorrideva. Un sorriso beffardo.
Si passò una mano nei capelli neri mentre fissava il telefono.
-Mi piace questo, è proprio un bel telefono-
Provai a muovermi, ma era inutile..
Tirò fuori un paio di patenti. Le nostri patenti.
- Chi abbiamo qui...Amy e Alice dalla California.Ci divertiremo insieme...-
-Bastardo!- urlò Amy.
Mi voltai, anche lei era lì, nella mia stessa situazione. seduta e pallida, senza la più minima idea di cosa stesse succedendo.
-Scusa, cosa hai detto?-
Il suo sorriso si spense lasciando spazio ad un ghigno di rabbia.
-Tappati quel cesso, OK?O per caso vuoi fare la fine della tua amichetta?-
Girò la sedia che si trovava vicino a lui.
Daisy era li che mi fissava... Solo che i suoi occhi erano vuoti. Bianchi. Rigirati. Non aveva nessuna espressione sul volto. era bianca come se tutto il colore roseo le fosse stato rubato.