Boys in the Street

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Mentire ai tuoi genitori a quattordici anni è piuttosto da ribelli. Harry però non sta mentendo per fare qualcosa di incosciente o pericoloso; non sta fumando, non sta bevendo e non sta rubando le caramelle dal negozio all'angolo. No, Harry ha solo detto a suo padre di essere agli allenamenti di calcio quando in realtà è dietro gli spogliatoi, con un giocatore di calcio.

I loro corpi sono pressati l'uno contro l'altro mentre le loro labbra si muovo goffamente insieme, i due ragazzi sono giovani e non hanno la minima idea di come si baci, l'unica cosa che sanno è che piace ad entrambi.

"Non ci vedrà nessuno, vero?" Harry si scansa leggermente per chiedere mentre il suo cuore accelera spaventosamente al pensiero, Louis gli passa delicatamente le mani tra i capelli facendo cenno di no con il capo.

"Siamo nascosti. E poi a chi interessa se la gente ci vede?" Chiede. Harry manda giù la saliva nervosamente e si fa più stretto tra le braccia del ragazzo.

"Mio padre non lo deve sapere," sussurra per poi sorridere quando Louis gli lascia un altro piccolo bacio sulle labbra.

"Va bene, però andiamo lo stesso a vedere quel film venerdì, giusto?" Louis chiede e il sorriso di Harry cresce ancora di più al sentirne parlare, è il suo primo appuntamento in assoluto ed è molto più che eccitato dal poter condividere questa esperienza con Louis.

"Sì, mia mamma ha detto che posso venire, la tua ci riaccompagnerà a casa quando sarà finito?" Chiede Harry e Louis annuisce.

"Sì. Ora baciami, stupido, devi essere a casa nel giro di venti minuti" Louis ride. Harry si limita ad obbedire, amando il modo in cui Louis gli si stringe intorno, come se non volesse mai lasciarlo andare.

Harry torna a casa poco dopo e viene accolto da sua madre in cucina, suo padre non è ancora tornato e Gemma è sicuramente chiusa in camera sua. Il riccio va dritto nella sua stanza e si sdraia sul letto. Scrive a Louis per fargli sapere che è arrivato a casa senza problemi e sorride quando vede che il ragazzo gli risponde a distanza di pochi secondi. Non riesce a credere a quanto gli piaccia il liscio, a quanto gli faccia riempire il cuore d'amore.

Quando sua mamma lo chiama per la cena, Harry capisce immediatamente che c'è qualcosa che non va. Suo padre non gli sorride come fa di solito, non gli chiede nulla riguardo al suo finto allenamento e non gli chiede cos'ha imparato durante la giornata. Gemma e sua madre siedono silenziose attorno al tavolo e nessuno sembra notare la presenza di Harry.

"Cos'è successo?" Si preoccupa il ragazzo e finalmente suo padre alza lo sguardo su di lui.

"Non eri agli allenamenti né oggi, né ogni altra volta" lo accusa e Harry riesce solo a fissarlo con gli occhi sgranati. Non sa cosa dire, è meglio ammetterlo o pensare ad un'altra bugia?

"Cosa?" Harry riesce a buttare fuori alla fine e suo padre sbatte la mano sul tavolo facendo sussultare il resto della famiglia.

"Mi hai mentito! Hai mentito a tutti noi! Tu sei l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno!" Tuona il padre e Harry si rannicchia su se stesso mentre Anne si gira verso suo marito e lo sgrida per il suo comportamento.

"Come devo rispondere quando i miei amici mi dicono che mio figlio bacia i ragazzi per strada, Anne? Io non voglio questo, non voglio che mio figlio sia un frocio" sputa fuori e Harry vorrebbe buttarsi a terra e piangere. Sente il telefono vibrargli in tasca e sa che probabilmente è Louis che gli scrive qualche cosa carina allegandoci tante faccine.

"Tu sarai gentile, è tuo figlio e lo amerai sempre e comunque" dice Anne di rimando mentre lui sospira guardando il ragazzo.

"Non voglio mai più sentir parlare di questa storia. Siediti e mangia ora" ordina e Harry si accascia sulla sedia, riempiendosi la bocca di cibo per finire in fretta, così che possa tornare di sopra a piangere.

Boys in the Street || Larry traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora