UN NUOVO INIZIO.

190 4 3
                                    

Mi presento, sono Kimberly Jefferson, ho 14 anni vado al liceo classico, abito a Seattle con mia sorella maggiore Jade di 23 anni e mi sono trasferita da poco.
Ora abito in periferia, prima abitavo in centro. Mi sono dovuta trasferire perché i miei genitori hanno perso il lavoro e quindi non hanno potuto piu pagare le spese elevate. Hanno trovato un buon lavoro in Canada e vi ci sono trasferiti. Ora abito in una vecchia casa in periferia. Ho un piccolissimo bagno con a malapena una doccia, un lavandino e un gabinetto. La mia stanza é minuscola: giusto un letto e un armadio. Poi non parliamo della camera di mia sorella. In salotto abbiamo un piccolo cucinino, con un lavello e un gas, senza neanche un forno. Poi abbiamo un divano a 3 posti e una televisone vecchia. Viviamo nella miseria, con nemmeno 50€ in tasca alla settimana.
Mia sorella si é trovata un piccolo lavoro part-time, ma guadagna pochissimo, giusto 30€ alla settimana. Noi con quei soldi dobbiamo mangiare, comprarci vestiti, pagare i miei libri di scuola e l'affitto. Ci ritroviamo con poco più di 200 € al mese. E l'affitto é alto, anche se viviamo in una schifosa topaia. Ammonta a 250€ ogni due mesi. E poi quest'anno scuola nuova, libri nuovi. E per quelli altri 200€. Siamo messe male, davvero molto male. Per fortuna mamma e papà ogni mese ci spediscono 50€ a testa, per me e mia sorella e 1 volta ogni 3 settimane ci vengono a trovare.
****
10/11/2015
Oggi é il mio 1° giorno al nuovo liceo classico. Prima frequentavo quello del centro. So vestirmi bene con i pochi vestiti che ho. Per l'occasione ho messo una felpa nera con scritto "STRONG" e dei jeans skinny strappati blu, insieme alle mie Stan Smith bianche. Arrivata mi sono diretta dentro, senza sapere niente di nulla. Nel cortile c'erano tanti ragazzi e ragazze, alcuni si baciavano, altri chiacchieravano, dei gruppetti litigavano e tante ragazze si facevano Selfie. Ma quando entrai ci fu il silenzio piu assoluto, con tutti gli occhi puntati su di me. A rompere il ghiaccio fu il suono della campanella. E qui si scatenó un putiferio. Tutti correvano di qua e di là, come un branco di tori imbufaliti. Boom! Caddi a terra. Per fortuna non mi feci nulla. Qualcuno mi aveva spinta. Ei tu, chi cazzo ti credi di essere?-dissi io.
I miei occhi incrociarono i suoi. Un bellissimo ragazzo, dall'aria di un killer, capelli scuri, occhi color nocciola, con un piercing sul sopracciglio vestito di nero.
Lui non mi rispose. E se ne andó al seguito dei suoi amici(tutti uguali a lui).
Ei, non prendertela troppo, fa sempre cosi. Dai, ti aiuto ad alzarti...-una voce angelica mi rispose. Mi girai e vidi una splendida ragazza: alta, mora e riccia. Con occhi verdi e labbra sottili, da cui spuntava un bellissimo sorriso. Mi porgeva la mano.
Grazie...-dissi timidamente. Lei mi tiró su.
Lei: comunque piacere, io mi chiamo Lizy Mckennedy e tu?
Io: Kimberly Jefferson piacere mio.
Lei: ehm...tu sei nuova di qui vero?
Io: gia. Ora credo che io debba andare nell'ufficio della preside. Ma non so dove sia.
Lei: vieni con me. Ti faccio vedere dove si trova.
Io: grazie, sei molto gentile.
Lei: andiamo allora!
.......
Cosi arrivammo nell'ufficio della preside. Entrammo e mi accompagnó nella mia classe. La 1°E. Io e Lizy eravamo insieme perfortuna!!! Presentazioni, italiano, matematica, letteratura e poi finalmente intervallo. Lizy mi ha fatto visitare tutta la scuola.
Io: Lizy inizia pure ad andare in classe io ti raggiungo dopo. Devo andare al bagno.
Lei: va bene...tanto sai gia dov'é, stai attenta ai tipi di 3°.
Io: si tranquilla.
Lei: ci vediamo in classe allora...
Okay...dovevo solo scendere le scale, girare a destra e arrivare alla fine del corridoio. Non mi poteva succedere nulla di terribile.
Scendo le scale, TUTTO OKAY, giro a destra, TUTTO OKAY, mentre percorrevo il corridoio vidi due che si baciavano, erano una di 1° e uno di 3° credo. Aspetta ma é il tipo di stamattina, oddio.
Mi misi a correre, entrai in bagno e mi chiusi dentro. Feci i miei bisogni, aspettai 5 minuti e poi uscii.
Ma non servii a niente. Quando uscii mi ritrovai davanti lui, si prorio lui, il tipo di stamattina. Mi si congeló il cuore. Io cercai di oltre passarlo. Feci destra- sinistra per un paio di volte, ma lui non si voleva spostare.
Io: scusa, mi fai passare? Dovrei tornare in classe.
Lui: tu non vai da nessuna parte...
Mi si congeló il cuore una seconda volta.
Lui mi prese per i fianchi e mi trascinó dentro, chiuse la porta e mi disse:- ora sei in trappola Jefferson.
Io: cosa?! Come fai a sapere come mi chiamo? E sai che questo é il bagno delle ragazze?
*feci un passo indietro*
Lui: sai, ho sentito parlare di te, tu sei la nuova...
Io: e tu il tipo "don giovanni". *non so come ho avuto il coraggio di dire quelle parole**feci due passi indietro*
Lui: cosa?! *disse in tono provocatorio*
Io: no niente...* feci un altro passo indietro e lui avanzó versi di me*
Lui: piccola sgualdrina non ti permettere piu capito??? *lui mi prese i polsi e mi sbatté al muro*
Io: no, no...lasciami andare, cosa vuoi da me, io non ti ho fatto nulla, lasciami altrimenti urlo! *il mio respiro si fece pesante*
Lui: sai...ti volevo chiedere scusa per stamattina...*mi stritoló i polsi*
Io: é questo il tuo modo di chiedere scusa?
I nostri corpi erano vicinissimi, talmente tanto che potevo sentire il suo amichetto, che piano piano si faceva importante.
Lui: si!!!
Lui mi strinse ancora ti piu i polsi, aveva una forza incredibile.
Io: aaaaah, ah, aiaaaah...*lui lo prese come un orgasmo*
Lui: ah si piccola mi fai eccitare!!
Io: lasciami porca puttana!
Lui allentó la presa e mi diede un bacio sul collo.
Mi fece calmare all'istante.
Poi mi diede un bacio sulla guancia.
Lui: se ti lascio, mi prometti che non scappi e che non urli....*lo disse con amore*
Io annuii. Lui mi lasció i polsi(ormai rossi) e mi mise le mani sui fianchi.
Lui: voglio un tuo bacio bambolina!
Lui prese a baciarmi, io arrossi senza che lui se ne accorgesse.
Man mano che il bacio si faceva piu intenso lui mi infilava le mani sotto la maglia. A dirla tutta a me piaceva. Aveva un tocco molto delicato e ci sapeva fare, molto bene... Arrivó al mio reggiseno, me lo slacció. Mi stava per togliere anche la felpa quando...
Io: no fermati, così é troppo.
Lui: solo una leccatina piccola....
Mi tolse la felpa.
Con i baci scese fino al seno. Poi inizió a leccare piano piano sui capezzoli.
Resistii per un po ma poi...
Io: aaah, aaaaaaah, ah, basta mi stai facendo bagnare...*oddio l'ho detto*
Lui: okay bambolina....
Ci guardammo.
Lui: sai...sei la 1° fin ora che mi fa eccitare per davvero.
Io: davvero?
Lui: si...amore.
Io: amore? *lo guardai sbalordita*
Lui: si. Senti, che ne dici se a scuola ci detestiamo a piu non posso e a letto ci amiamo come pazzi...
Io: tipo... NEMICI A SCUOLA,
AMICI A LETTO.
Lui: esatto. Quindi per te va bene?
Io: va bene.
Lui: okay ora rivestiti e torniamo in classe.
Io: si...
Questa idea non mi dispiaceva per niente. Lui era bravissimo e lo sarei diventata anche io. 1°giorno, prima pazzia.
E ora cosa racconto a Lizy? Niente, ecco, non le racconto nulla, almeno finché non é diventata una cosa seria e poi non la conosco ancora molto bene, quindi é meglio di no.
Dopo gli diró che lo faremmo sempre a casa mia tanto Jade non ce mai....O forse...no no, meglio a casa sua, la mia non si puo neanche definire casa. Se l'avrebbe vista poi si sarebbe trasferito pure lui.
...e cosi...NEMICI A SCUOLA, AMICI A LETTO.
Ma aspettate un attimo come si chiama il mio amico-nemico? Cazzo! Non sapevo nemmeno come si chiamava che merde che siamo, anzi che sono. Vabbeh, quando avró tempo glielo chiederó...
Mi sono vestita e alla fine siamo tornati io nella mia classe e lui nella sua.

NEMICI A SCUOLA, AMICI A LETTO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora