Quando entrai in classe, alla seconda ora, non solo i miei compagni mi rivolsero occhiatacce strane, ma anche il professore di italiano...
"Jefferson, guardi che non mi piace per niente questo suo comportamento. I miei colleghi mi hanno riferito del suo modo di rispettare le lezioni. Ora si sieda! E le consiglio di seguire in silenzio la lezione se non vuole passare guai."
Io non gli risposi e andai al mio posto. Ma cosa mi stava succedendo? Io non sono così. È solo il mio secondo giorno di scuola, e mi ritrovo quasi a scopare con uno sconosciuto in bagno e a saltare le ore di lezione. Non posso crederci, io sono sempre stata la studentessa modello, la secchiona della classe, la cocca dei prof...ma le cose cambiano da quanto vedo.
È solo colpa sua, si tutta colpa di Jeson, con quei suoi maledetti occhi che sono come delle reti da pesca, quando ti acchiappano non ti lasciano più andare. Però io nei suoi occhi ci vedo l'universo e l'universo non è poco. Pff, io e le mie fantasie. Sono proprio una ragazza stupida. Sono convinta che lui non prova le stesse cose che provo io...o forse si. Ad un tratto mi ritrovai a pensare un po troppo ad alta voce ed il prof mi richiamò di nuovo.
"Signorina Jefferson, ma che fa? Si mette a parlare da sola adesso?"-disse.
Tutta la classe scoppiò a ridere. Io mi facevo sempre più piccola. In momomenti come questi vorrei spararire letteralmente dalla faccia della terra. Ero immersa in un imbarazzo terribilmente sgradevole.
Io come al solito me ne restai zitta, non rispondo mai ai professori.
"Visto che è tempo di cambiamenti perché non fai chiudere la bocca al quel brutto pelato" disse il mio subconscio. Beh, dopo tutto una piccola risposta non gli avrebbe fatto male no? Quindi gli dissi: "non stavo parlando da sola, pensavo solo un po ad alta voce..."
"Non si permetta di controbattere!"-mi rispose sdrammatizando.
Poi non so cosa mi passò per l'anticamera del cervello, ma decisi di rispondergli ancora.
"Beh, io controbatto quanto voglio"-dissi non troppo rigida.
"Come scusi?"-iniziò ad alzare la voce...
"Ho detto che controbatto quanto voglio!"-la alzai anch'io.
"Non si permetta neanche per scherzo! Con chi crede di parlare? Con suo padre?!"-mi rispose molto arrabbiato.
"Almeno io il padre c'è l'ho ancora!"-strillai io.
Oh cazzo, ma questa da dove mi è uscita??😨
E il professore, inbufalito, mi urlò: "Subito in presidenza! Brutta maleducata che non sei altro!"
Io ancora più arrabbiata gli risposi: "altrimenti?"
Lui senza più controllo si alzò dalla sua sedia, venne verso di me, mi tirò per un braccio e molto violentemente mi buttò fuori dalla classe spindengomi e dicendo: "Fuori dalla mia classe, schifosa pezzente!" facendomi anche cadere a terra.
Io scoppiai a piangere, non tanto per avermi fatto trappare i miei jeans preferiti, ma soprattutto per la rabbia che ora provavo e anche per avermi trattato così.
Mentre ero a terra passò di lì Jeson, che molto probabilmente era stato sbattuto fuori anche lui, e quando mi vide mi corse in contro.
Jeson: ei piccola, perché sei a terra?
...io non risposi...
Jeson: aspetta, ma tu stai piangendo..
Io: tanto a te che importa.
Jeson: a me importa eccome.
Io: va via!
Jeson: non posso lasciarti qua da sola a piangere. Ora vieni con me.-mi disse porgendomi la mano.
Mi aiutò ad alzarmi e disse: vieni, andiamo in bagno.
Io: ma ti sembra il momento giusto per fare quelle cose? Ma cosa hai in testa?
Io: ei, calmati! Volevo solo accompagnarti in bagno per farti pulire la faccia!-disse seccato.
Poi mi guardò per un attimo e continuò: "sappi che io faccio così solo con te!"
Poi se ne andò.
Io: aspetta...-lo bloccai mettendogli una mano sulla spalla. Lui si girò di scatto mi prese in braccio e mi trascinò (un'altra volta) dentro al bagno dei ragazzi.
Io: ou, ma che stai facendo? Mettimi giù!
Jeson: solo se stai zitta e non urli.
Io mi bloccai e lui poco dopo mi porse giù. Ci guardammo negli occhi più a lungo del solito. Poi io gli chiesi: Jeson, tu cosa provi per me?
Lui per un attimo restò in silenzio poi mi rispose: "sciaccuati la faccia, hai il trucco un po sbavato". Lá crollai a pezzi. Lizy aveva ragione. Morto di figa del cazzo. E io stupida che gli vado dietro. Io gli risposi molto secca: "Te lo ficcherei su per il culo il trucco sbavato".
Lui rispose: "mi piace quando ti incazzi, sei stupenda".
Io: "Jeson, cosa cazzo stai dicendo??!"
Jeson: "sto dicendo che credo di essermi innamorato di te Kimberly, e dico sul serio. Io non mi innamoro molto facilmente, credimi! Io le prendo e basta. Ma tu no, tu sei diversa. Con te potrei sfogare ogni mia fantasia erotica, ma non solo, potrei fare tutte quelle cose che non ho mai immaginato potrei fare. Ti potrei coccolare, abbracciarti...
E insieme completammo la frase: "...baciarti". E poi lì, sì, per l'ennesima volta ci siamo baciati, ma non come la prima o come la seconda volta. Questa volta era un bacio vero, pieno d'amore e passione. Penso che venerdì perderò la verginità con lui. Questa è totalmente una pazzia. Secondo giorno di scuola: innamorata pazza di un sedicenne con gli occhi color nocciola e un percing sul sopracciglio.
Ci fermammo solo per prendere fiato e in quella pausa dissi: "Jeson, questo venerdì, a casa tua, voglio perdere la verginità con te".
Lui: "dici davvero piccola?"
Io: "Sì dico davvero"
Jeson: "oddio non vedo l'ora...ma ce la farai a resistere oggi è solo martedì, perché so che sei vogliosa."
Io: "così sarà ancora più bello ed eccitante!"
Jeson: "oh cazzo, piccola mi fai impazzire!"
E riprendemmo a baciarci con foga.
Restammo in bagno per 20 minuti per compiacere le nostre lingue, poi uscimmo, ci sedemmo sulle panchine che c'erano nel cortile della scuola, e restammo ad aspettare che la campanella suonasse.
¤¤¤¤¤¤Helloooo, It's me...😂okay basta!🙈
HO FATTO UN CAPITOLO UN PO PIÙ LUNGO DEL SOLITO,MA SPERO VI PIACCIA. Forse penserete che la storia che sto scrivendo sia tutta un po, diciamo...bho, non so se avete capito.😅😅😅😂😂Comunque no, non è centrata tutta su quelle robe lì, perché ci sarà un finale a sorpresa 🎉☺🎊
QUINDI, DITEMI UN PO VOI...CONTINUO OPPURE NO?
COMMENT...😘💕👇👇👇😉