Il giorno dopo ritornai a scuola, molto tranquillamente. Quel giorno Lizy non c'era, mi aveva messaggiato la sera prima dicendomi che stava male.
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Al suono della campanella c'era sempre il solito caotico caos. Mentre mi avviai verso la mia classe mi sentii tirare il braccio destro. E non so come, ma ad un tratto mi ritrovai rinchiusa nel bagno dei maschi insieme a lui. Si proprio lui, Jeson.
All'inizio mi guardò con uno sguardo malizioso e malintenzionato.
Io: Jeson ma che fai? Dovremmo essere in classe ora!
Jeson: ah, finalmente hai scoperto il mio nome eh...
Io: si, ma ora che vuoi?
Jeson: ho voglia di te piccola...
Si avvicinò stringendomi a se.
Io:...ehm, Jeson non ora, ti prego, ti prometto che sarò tua dopo le lezioni.
Jeson: ...okay.
Rimanemmo a guardarci per un paio di secondi, poi sgattaiolai fuori dal bagno.
Rimasi là, davanti alla porta per poco meno di 10 secondi. Poi non resistetti più e rientrai.
Jeson, un po sorpreso di rivedermi mi disse: ma non te ne volevi andare in classe?
Io risposi, senza pensarci: ho bisogno di un tuo bacio!
Prima che lui potesse rispondermi presi a baciarlo intensamente. Lui sorpreso, ma anche molto felice, mi prese in braccio e mi sollevò dalle gambe, per poi iniziare a levarmi la maglietta. Ci baciammo ancora un po, poi decise di togliermi anche il reggiseno.
Jeson: oddio, piccola mi fai impazzire. Ti giuro che prima o poi ti scopo!
Io: perché, non vorresti già farlo ora?
Jeson: non ho il preservativo con me, ma posso farti un'altra cosa.
Prima che rispondessi mi fece scendere dalle sue braccia e senza preavviso mi iniziò a sfilare i pantaloni facendomi rimanere in mutande.
Tremavo.
Poi lui si sfilò la maglia e lì giuro che se non mi fossi controllata, sarei svenuta. Aveva un fisico indescrivibile...tipo jdjsvsjanjbsjs😍 davvero, una tartaruga da sballo!🙊
Dopo io rimasi nuda, perché mi sfilò anche le mutandine.
Dopo iniziò a baciarmi intensamente prima a stampo e poi con la lingua. Poi scese verso il collo e poi verso il mio seno.
Jeson mi riprese in braccio poggiandomi sul bordo del lavandino del bagno e iniziò a toccarmi scivolando verso la mia intimità.
Jeson: se fa tanto male dimmelo piccola...
Prima che gli potessi dare un okay infilò un dito. Gemetti.
Jeson:...tanto male piccola?
Io: no, ti prego continua! Dissi, ansimando.
Poi ne infilò due. Gemetti dinuovo, ma questa volta urlando il suo nome.
Jeson: ah si, piccola, gemi il mio nome.
Questa volta ne infilò tre. Io gemetti ancora di più e ansimai urlando il suo nome ancora più forte.
Jeson: aaah si piccola gemi, gemi per me.
Io: oh Jeson.
Poi ad un tratto un brivido attraversò la mia schiena e un formicolio mi stuzzicò i piedi.
Io: oh, Jeson, sta arrivando!
Jeson: ah si piccola...
Si, alla fine arrivò. Il mio primo orgasmo.🙊🙊 Era una sensazione stranissima ma anche bellissima. Sentivo un grande senso di vuoto che era stato riempito. E anche un grande senso di soddisfazione.
Io: ora vorrai qualcosa in cambio vero?
Jeson: no piccola, non oggi.
Io: come non oggi?
Jeson: senti, questo venerdì vieni a casa mia alle 17. I miei non ci saranno fino alle 21. Ti vorrei mostrare un paio di cose.
Io: ma non so neanche dove abiti.
Jeson: allora vediamoci a Cyrcle Square. Poi andremmo insieme a casa mia.
Io: va bene, allora.
Jeson: non vedo l'ora tesoro. Ora rivestiti.
La campanella della prima ora suonò improvvisamente. Noi due uscimmo dal bagno, senza farci vedere ovviamente, e ci avviamo nelle nostre classi.
Beh, che dire...sto ragazzo mi fa andare letteralmente fuori di testa. Non so se per lui sia lo stesso, ma l'unica cosa che so è che questa cosa mi piace, ed è proprio questo che mi stupisce di me. Non so cosa ha di diverso lui, Jeson. Non so cosa hanno di diverso i suoi occhi color nocciola.